Indice dei contenuti
Trent'anni e non sentirli... almeno finché non piangi nel lettino! Il piccolo Thaddeus Daniel Pierce è appena venuto alla luce, ma il suo curriculum ha già un record da far impallidire anche Benjamin Button: è nato da un embrione congelato nel lontano 1994. Sì, hai letto bene. L’embrione aveva già "in Utero" dei Nirvana nelle cuffie (metaforicamente parlando) quando è stato crioconservato. Ora è ufficialmente il bambino più vecchio del mondo ad essere nato.
Da “congelato” a cullato: il viaggio surreale dell'embrione di Thaddeus
Lindsey, 35 anni, e Tim Pierce, 34, residenti in Tennessee, cercavano da anni di diventare genitori. La risposta è arrivata dal passato, grazie a un programma di adozione di embrioni chiamato Snowflakes, gestito da Nightlight Christian Adoptions. Ma a scrivere il primo capitolo di questa storia incredibile è stata Linda Archerd, oggi 62 anni, che nel 1994 aveva creato quattro embrioni insieme al suo ex marito tramite fecondazione in vitro (IVF).

Uno di quegli embrioni è diventato sua figlia, oggi trentenne. Gli altri tre sono rimasti in un freezer criogenico per decenni, mentre Linda – dopo il divorzio – continuava a pagare ogni anno per tenerli in vita. “Era la cosa giusta da fare”, ha detto Linda al MIT Technology Review, rifiutando l’idea di distruggerli o donarli anonimamente. “È il mio DNA, è il fratello di mia figlia”. Alla fine, Linda ha trovato il modo di scegliere a chi donare gli embrioni. È così che le vite di due famiglie si sono incrociate: una donna con un passato crioconservato e una coppia alla ricerca di un futuro da costruire.
Il parto da Guinness: nato nel 2025, concepito negli anni ’90
La gravidanza di Lindsey è stata seguita dal team della Rejoice Fertility IVF Clinic, dove l’obiettivo è chiaro: trasferire ogni embrione ricevuto, indipendentemente dall’età. E con Thaddeus, la missione è riuscita. “Non volevamo entrare nel Guinness, volevamo solo un bambino”, ha raccontato Lindsey. Il bambino è nato a fine luglio 2025, in piena salute e con una storia che ha già fatto il giro del mondo. Linda, la madre biologica dell’embrione, non ha ancora incontrato il neonato ma ha dichiarato di vedere già somiglianze con la figlia nata dallo stesso ciclo di fecondazione trent’anni prima.
“È tutto così surreale”, ha commentato. E come darle torto? Quando l’embrione fu congelato, Bill Clinton era presidente, i cellulari avevano l’antenna e Netflix era ancora un’idea lontana.
Bambini da record: dai 5 anni ai 70, la nascita può sorprendere sempre
Thaddeus non è l’unico caso di nascita fuori dagli schemi. La storia recente (e meno recente) è piena di episodi sorprendenti. Uno su tutti? Lina Medina, la madre più giovane mai registrata: una bambina peruviana che nel 1939 ha partorito a soli 5 anni e 8 mesi a causa di una rara forma di pubertà precoce. Una storia che ha dell’incredibile, documentata e discussa ancora oggi nei testi di medicina.
Dall’altro lato dell’anagrafe, Rajo Devi Lohan, in India, ha dato alla luce una bambina nel 2008 all’età di 70 anni, grazie alla fecondazione assistita. Il suo caso ha acceso il dibattito sui rischi e le implicazioni etiche delle gravidanze in età avanzata.
I figli nati da genitori anziani, in particolare quando il padre ha superato i 50-60 anni, presentano un rischio aumentato di mutazioni genetiche de novo, come confermato da uno studio pubblicato su Nature Genetics (2012). Anche la madre, con l’avanzare dell’età, può influire sulla probabilità di complicanze ostetriche e genetiche.
Dalla prematurità estrema alle gravidanze fuori tempo massimo
Se da una parte ci sono gli embrioni congelati per decenni, dall’altra ci sono i casi di neonati venuti al mondo con un anticipo impressionante. Come Rumaisa Rahman, nata nel 2004 dopo solo 25 settimane e 6 giorni di gestazione, con un peso di 230 grammi. Grazie ai progressi della terapia intensiva neonatale, Rumaisa è sopravvissuta ed è cresciuta sana.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno nascono oltre 15 milioni di prematuri nel mondo, con oltre 1 milione di decessi legati alle complicazioni. I nati prima della 28° settimana vengono classificati come “prematuri estremi” e necessitano di cure altamente specializzate.
All’opposto, ci sono i parti post-termine, ovvero dopo la 42° settimana di gravidanza. Non sono rari ma possono comportare rischi, motivo per cui i medici spesso decidono di indurre il parto per tutelare la salute del neonato e della madre.
Record e stranezze: quando nascere è un’avventura
Non mancano i casi degni di un film. Nadya Suleman, meglio conosciuta come “Octomom”, ha partorito otto bambini in un solo parto nel 2009. E nel 2021 una donna in Mali ha dato alla luce nove gemelli con un solo cesareo, tutti vivi e in buona salute.
E poi ci sono i gemelli... nati in anni diversi. È successo nel 2021-2022 in California, con un parto avvenuto a cavallo della mezzanotte di Capodanno: uno nato il 31 dicembre, l’altro il 1° gennaio. Una probabilità stimata in un caso su due milioni.
Thaddeus, con i suoi trent’anni “prima della nascita”, si inserisce di diritto in questa lista di bambini record. speciali nel vero senso della parola. Non ha ancora parlato, ma ha già fatto storia. E mentre il mondo si chiede cosa significhi essere genitori di un embrione nato nel millennio sbagliato, lui dorme tranquillo. Probabilmente sognando i Backstreet Boys.
