Italiana svela 4 piatti da provare alle Isole Canarie se vuoi mangiare come una persona del posto

Alle Isole Canarie, ogni anno arrivano migliaia di turisti italiani, attratti dal clima mite, dalle spiagge vulcaniche e dai paesaggi mozzafiato. Ma quando si tratta di cibo, molti finiscono per scegliere piatti “internazionali”, facili da trovare ovunque. D'altronde, le multinazionali hanno investito qui, aprendo fast food, cafè e in generale ristoranti con piatti che piacciono un po' a tutti. Eppure, la cucina tipica canaria offre sapori autentici che raccontano la storia e la cultura di queste isole, geograficamente più vicine al Marocco che alla Spagna continentale.

Una content creator italiana, che vive stabilmente tra Tenerife e Fuerteventura, ha pubblicato un video virale sul profilo TikTok @todacanarias, in cui rivela 4 piatti da provare assolutamente se si vuole mangiare come una vera persona del posto. Secondo lei, la cucina delle Canarie è “semplice, genuina e gustosa”, fatta di ingredienti locali e tradizioni antiche.

Papas arrugadas con mojo: il piatto più iconico delle Canarie

Si chiamano papas arrugadas e sono piccole patate locali bollite in acqua molto salata, servite con mojo, una salsa che può essere verde (al coriandolo e aglio) o rossa (al peperone e paprika). Questo piatto rappresenta una vera istituzione gastronomica nelle isole e viene spesso servito come antipasto o contorno nei ristoranti tradizionali. Il segreto delle papas arrugadas sta nella buccia: la salatura intensa e la cottura fanno sì che la patata si raggrinzisca e diventi croccante all’esterno e morbida all’interno. Il mojo, poi, aggiunge quel tocco di piccantezza e acidità che rende il tutto irresistibile.

Le patate piccole con due salsine sono un piatto tipico delle Isole Canarie
Le patate piccole con due salsine sono un piatto tipico delle Isole Canarie

Gofio: l’ingrediente ancestrale che non manca mai

Il gofio è una farina di cereali tostati (spesso mais o orzo) che fa parte della dieta canaria da secoli. Veniva usato già dagli aborigeni guanci, prima dell’arrivo degli spagnoli. Ancora oggi, i canari lo usano ovunque: mescolato nel latte a colazione, nelle zuppe, nei dolci o addirittura come base per piatti principali. A detta di molti, il gofio ha un gusto particolare, rustico, quasi affumicato. Non piace a tutti al primo assaggio, ma è impossibile non notarne la presenza nei menù più autentici dell’arcipelago.

Sancocho canario: il piatto della domenica

Il sancocho canario è un piatto di pesce tipico delle feste e dei pranzi domenicali in famiglia. Viene preparato con pesce salato (di solito cherne o cernia), bollito e servito con patate, gofio e mojo. È un piatto forte, dai sapori decisi, che racconta l’essenza della cucina canaria fatta di ingredienti poveri, ma sapientemente combinati. La content creator lo descrive come “un piatto semplice ma dal gusto potentissimo”. Se si vuole provare il vero sancocho, bisogna evitare i ristoranti turistici e puntare sui piccoli locali delle zone interne.

Bienmesabe: il dolce che conquista tutti

Il nome dice tutto: bienmesabe significa “mi piace tanto” e chiude spesso i pranzi più tradizionali delle Canarie. Si tratta di una crema dolce a base di mandorle, miele e uova, spesso servita con gelato alla vaniglia o torte casalinghe. È uno di quei dolci che difficilmente si dimenticano. Dolce, denso, profumato, il bienmesabe è l’emblema della pasticceria tradizionale canaria. Ideale per chi ama i sapori pieni e le ricette fatte con pochi ingredienti, ma tanto amore.

Dove mangiare cucina tipica canaria: i consigli locali

Chi cerca ristoranti tipici alle Canarie deve uscire dalle zone turistiche. Secondo la tiktoker italiana, a Tenerife il segreto sono i guachinches: piccole trattorie a conduzione familiare, spesso situate nella zona nord dell’isola, in paesi come La Orotava o Tacoronte, a ridosso dei vigneti. I guachinches servono piatti tradizionali a prezzi modici e utilizzano ingredienti locali, molti dei quali coltivati o pescati sul posto.

Su Gran Canaria, invece, vale la pena salire verso l’entroterra. Località come Tejeda o Teror offrono ancora esperienze gastronomiche autentiche, lontane dalle catene e dai menù pensati per i turisti. In questi paesini si trovano ristoranti che cucinano come una volta, con ricette tramandate di generazione in generazione.

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