Ecco come lavare frutta e verdura con un metodo naturale infallibile secondo l'esperta: bastano solo 2 ingredienti.
Anche quando la frutta e la verdura provengono da agricoltura biologica, la loro superficie può nascondere insidie invisibili, spesso sottovalutate. Lo ricorda la naturopata Linda Martinelli, che in un video condiviso sui social ha svelato il suo rituale per lavare con consapevolezza ciò che ogni giorno arriva sulla nostra tavola. Ciò che si vede a occhio nudo, spesso non è tutto. Anche l’apparente purezza di una mela appena colta può celare residui atmosferici, tracce di inquinamento, metalli pesanti, batteri da trasporto e perfino colla lasciata dalle etichette. Una superficie lucida può nascondere cere naturali o trattamenti post-raccolta che, se non eliminati, finiscono direttamente nel nostro organismo. Ed è proprio per contrastare questa invisibile contaminazione che Martinelli propone un rimedio tanto semplice quanto efficace mostrando la sua miscela fatta in casa, completamente naturale.

La formula della pulizia consapevole con solo 2 ingredienti
Il suo metodo parte da una scelta ben precisa: niente prodotti chimici. L’obiettivo è detergere senza aggiungere sostanze artificiali, rispettando la natura del cibo. Il cuore del trattamento è un ammollo in acqua tiepida, un passaggio spesso trascurato ma cruciale. L’acqua tiepida, spiega l’esperta, ha il vantaggio di aprire delicatamente i pori della buccia, favorendo il rilascio di sostanze indesiderate. Non è né fredda né calda, ma ha la temperatura giusta per sciogliere i residui più ostinati senza compromettere la freschezza del prodotto. Questa temperatura intermedia permette anche al bicarbonato e all’olio essenziale di agire in modo più profondo.
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Il secondo ingrediente fondamentale è il bicarbonato di sodio. Presente in quasi tutte le cucine, ha proprietà neutralizzanti e sgrassanti, capaci di eliminare acidi, impurità e cere anche da frutta e verdura biologiche. Una sola cucchiaiata disciolta in una bacinella è sufficiente per igienizzare con efficacia. L’ingrediente più sorprendente: l’olio essenziale di limone. Solo poche gocce. tre o quattro, purché pure, certificate e ad uso alimentare bastano per aggiungere alla miscela un effetto purificante e sgrassante unico. Questo olio non solo elimina i residui liposolubili, ma contribuisce anche a migliorare la qualità del cibo, esaltandone l’aroma naturale. Ma attenzione: non si tratta di un olio profumato qualsiasi. Gli oli per diffusione, infatti, non sono adatti a questo scopo e non devono essere usati in alcun caso a contatto con gli alimenti.
Un rituale che salva il cibo (e la salute)
Dopo l’ammollo di dieci minuti, la frutta e la verdura vanno risciacquate abbondantemente sotto acqua corrente. A questo punto, è importante tamponarle delicatamente con un panno in cotone o carta assorbente, prima di riporle in contenitori di vetro a chiusura ermetica, magari con un foglio di carta sul fondo per assorbire l’umidità in eccesso. Questo semplice gesto aiuta a conservare i prodotti freschi e croccanti per 5-6 giorni, riducendo notevolmente lo spreco. Martinelli consiglia di effettuare questa procedura subito dopo la spesa, trasformando un’abitudine frettolosa in un momento di cura e attenzione. In un’epoca in cui il cibo arriva da filiere sempre più lunghe e complesse, lavare bene frutta e verdura non è solo una questione di igiene: è un atto di consapevolezza, un modo per prendersi cura della propria salute fin dal primo gesto.
