Influencer decreta: "Questo è l'aeroporto peggiore d'Europa", evitalo

Un aeroporto tra i più trafficati dalle compagnie low cost europee finisce sotto accusa, e la sentenza arriva da una cittadina non europea, la content creator argentina @giannicersosimo, seguita da migliaia di utenti per i suoi video di viaggio. Poche ore fa, ha pubblicato un contenuto che non lascia spazio a dubbi: l’aeroporto di Parigi Beauvais è il peggiore d’Europa.

Un giudizio netto, sostenuto da un elenco dettagliato di criticità condivise da moltissimi passeggeri. Eppure, ogni anno, migliaia di persone transitano da questo scalo. Il motivo? Le tariffe ultra convenienti delle low cost, che lo promuovono come uno degli scali principali per raggiungere la capitale francese. Ma quanto è realmente vicino a Parigi? La risposta lascia di stucco.

Parigi Beauvais: lontano, scomodo e... chiuso di notte

Gianni, che nel video ha un’espressione a metà tra l’ironico e il rassegnato, parte subito col primo punto critico: la posizione geografica. “Anche se lo vendono come Parigi, non è a Parigi e non è nemmeno vicino. Dista più di 90 chilometri dal centro e, ascoltami bene, il trasferimento può durare anche più di due ore”, dichiara nel video pubblicato su TikTok.

L’unico collegamento economico è l’Aeromobil, un bus navetta che costa 17 euro a tratta. Esistono i taxi, certo, ma affrontare 90 km in taxi in una delle capitali più care d’Europa può facilmente superare i 150 euro. Una cifra che smonta in partenza il risparmio del biglietto aereo e che fa propendere il 90% dei passeggeri per l'autobus.

La influencer ha descritto l'aeroporto come piccolo, scomodo, lontano dal centro e affollato, specie d'estate.
La influencer ha descritto l'aeroporto come piccolo, scomodo, lontano dal centro e affollato, specie d'estate.

Ma c’è di più. A differenza di altri aeroporti europei che restano aperti h24, Beauvais chiude di notte. Gianni lo racconta senza mezzi termini: “Hai un volo che parte all’alba? Dimenticati di dormire in aeroporto. Qui chiudono e mandano via tutti. Che faccia caldo o freddo, che piova o grandini, rimani fuori dall'edificio”.

Struttura essenziale, servizi ridotti al minimo

Chi riesce ad arrivare in tempo e ad accedere al terminal si trova davanti una struttura definita “piccola e scomoda”. I problemi elencati dalla content creator non sono pochi: pochi posti a sedere, quasi nessuna presa elettrica disponibile per caricare smartphone o laptop, una scarsa offerta di ristorazione e impianti di climatizzazione non sempre funzionanti. Una situazione che peggiora nei mesi estivi, quando lo scalo diventa un imbuto: code interminabili, personale poco disponibile e regole molto severe da parte delle compagnie low cost. “Se arrivi giusto in tempo, probabilmente rimani fuori. E scordati che lo staff francese ti aiuti con un sorriso se succede qualcosa”, aggiunge Gianni nel suo video.

La chiusura? Amara quanto tagliente, per quanto fattuale: “Questo aeroporto, durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato una base militare. E si nota.”

Nei commenti scoppia il dibattito: peggio Beauvais o Charleroi?

La clip è diventata virale, con migliaia di visualizzazioni e centinaia di commenti. Tanti utenti confermano le criticità dello scalo di Parigi Beauvais, raccontando esperienze simili. Altri invece spostano l’attenzione su un altro aeroporto europeo spesso preso di mira: Bruxelles Charleroi.

Anche Charleroi, infatti, viene indicato come “venduto come Bruxelles ma lontanissimo dalla città”, con strutture essenziali, assenza di collegamenti notturni e terminal che chiudono nelle ore notturne. Il punto, però, resta lo stesso: le low cost scelgono aeroporti secondari per pagare meno imposte e garantire tariffe stracciate. Ma il prezzo da pagare, spesso, ricade tutto sul viaggiatore. Se hai nei piani un viaggio a Parigi e sei una persona che ama le comodità, spendi 20€ in più e atterra a 'Charles de Gaulle'.

Lascia un commento