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Il corpo umano cambia, si adatta, evolve. Lo ha sempre fatto e continuerà a farlo. Basta guardarsi indietro per capirlo: 100.000 anni fa eravamo molto diversi da oggi, e tra altri 10.000 anni probabilmente saremo ancora più irriconoscibili. A raccontarlo, con il loro solito stile brillante e virale, sono Alessandro e Alessandro, i due tiktoker che gestiscono il seguitissimo profilo Lo Schelegatto. Sui social parlano di curiosità, stranezze e domande che tutti ci poniamo almeno una volta nella vita. Stavolta, il tema è uno di quelli che tocca davvero tutti: il corpo umano e la sua evoluzione futura.
Partendo da fonti scientifiche e studi accreditati nel campo dell’anatomia evolutiva, i due creator hanno elencato le 5 parti del corpo umano che scompariranno nei prossimi millenni. Alcune stanno già scomparendo oggi. Altre impiegheranno migliaia di anni, ma il destino sembra segnato.
Denti del giudizio: già oggi il 35% delle persone non li ha più
Un tempo servivano eccome: i denti del giudizio aiutavano i nostri antenati a masticare radici, carne cruda e alimenti duri. Oggi non servono più. I dati lo dimostrano: il 35% dei nati negli ultimi decenni non sviluppa più i denti del giudizio. Secondo uno studio condotto dall'University of Otago (Nuova Zelanda), entro 10.000 anni questi denti scompariranno completamente. È una conseguenza diretta dell’evoluzione e della nostra dieta moderna, sempre più morbida e lavorata. Non servono più e il corpo, semplicemente, li sta eliminando. Non è fantascienza, è biologia.
Peli del corpo: verso una pelle sempre più liscia
Il paragone è curioso, ma efficace: “Noi siamo come i maiali, no? Un tempo erano cinghiali. Poi, addomesticati, hanno perso i peli”, raccontano Alessandro e Alessandro. Il riferimento è proprio al nostro rapporto con i peli corporei. Le scimmie ne hanno molti, noi sempre meno. La direzione è chiara. Secondo il Dipartimento di genetica dell’Università di Stanford, i peli stanno perdendo la loro funzione biologica. Non servono più per proteggerci dal freddo (ci sono vestiti), né per mimetizzarci (viviamo in città). È quindi probabile che spariranno completamente tra circa 20.000 anni.
Oggi la densità di peli varia moltissimo da individuo a individuo e da area geografica a area geografica. Ma la tendenza globale è quella verso una pelle sempre più glabra, e non solo per motivi estetici.
Il coccige: la coda che non serve più
Il coccige è una di quelle parti del corpo che tutti abbiamo, ma di cui pochi conoscono l’origine. In realtà, è un vero e proprio residuo della coda che i nostri antenati, milioni di anni fa, avevano. Oggi il coccige non ha più alcuna funzione significativa. Alcuni ricercatori dell’Università del Missouri hanno osservato che, in alcuni neonati, iniziano a comparire vertebre fuse in modo differente, segno che il coccige si sta lentamente integrando con le altre ossa. La previsione? Nel corso dei prossimi millenni questa parte sparirà del tutto, diventando un’altra testimonianza fossile della nostra evoluzione.

Il mignolino del piede: destinato a scomparire
Chi non ha mai sbattuto contro un mobile il mignolino del piede, urlando dal dolore? Eppure, potremmo essere tra le ultime generazioni a provarlo. Secondo una recente analisi pubblicata sul Nature Genetics, il quinto dito del piede si sta rimpicciolendo da generazioni. E il motivo è semplice: non serve più a mantenere l’equilibrio come un tempo. I nostri antenati camminavano a piedi nudi su superfici irregolari, arrampicandosi su alberi e affrontando terreni accidentati. Oggi le nostre scarpe fanno tutto quel lavoro. In poche migliaia di anni, il mignolino potrebbe sparire, lasciandoci con piedi a quattro dita. Curioso, no?
Capezzoli maschili: servono davvero?
Probabilmente la parte del corpo che meno si capisce: i capezzoli degli uomini. Perché ci sono, se non producono latte e non hanno una funzione riproduttiva o evolutiva diretta? A rispondere è un team della Johns Hopkins University, che ha analizzato lo sviluppo embrionale: uomini e donne condividono lo stesso “stampo” genetico nelle prime settimane, poi avviene la differenziazione sessuale. Ma i capezzoli restano. Gli scienziati ipotizzano che, nell’arco di 100.000 anni, anche questa caratteristica potrebbe venire eliminata dalla selezione naturale. Troppo presto per verificarlo oggi, ma i segnali ci sono. Se una funzione non serve, il corpo — nel lungo periodo — tende a eliminarla.
