Qual è la vera differenza tra olio d'oliva e olio extravergine? La risposta del personal trainer

Michele La Mura, personal trainer molto attivo su Instagram, non parla solo di squat e crunch. Nei suoi video si dedica spesso anche all'alimentazione sana, affrontando argomenti che generano ancora troppa confusione. Uno degli ultimi reel virali lo vede protagonista con una bottiglia in mano e una domanda semplice: che differenza c’è tra olio d’oliva e olio extravergine di oliva?

Domanda apparentemente banale, ma dalle risposte che girano in rete si capisce che molti non hanno le idee chiare. “Vedo ancora troppa confusione”, dice Michele. E in effetti ha ragione: al supermercato i due prodotti sono spesso esposti fianco a fianco, ma il prezzo cambia e la qualità pure.

Olio d’oliva: da dove arriva davvero? La differenza con l'extravergine è enorme

L’olio d’oliva raffinato – quello che sull’etichetta trovi come “olio d’oliva” e basta – deriva da olive di scarto. La Mura lo spiega senza mezzi termini: “Sono quelle cadute per terra. Sì, sono le olive marce, prese da terra e mediante processi di correzione mischiate con quelle che si usano per l’extravergine”.

Il prodotto finale subisce processi chimici di raffinazione per eliminare odori sgradevoli, acidità e difetti organolettici. Per migliorarne il sapore, i produttori ci aggiungono una piccola percentuale di olio extravergine. Ma il risultato resta lo stesso: “A livello nutrizionale fa letteralmente pena”, sentenzia il personal trainer. In sostanza: non è tossico, ma nemmeno benefico. È povero di nutrienti, spesso più infiammatorio e molto meno controllato rispetto alla versione extravergine.

La Mura è categorico: preferire l'olio extravergine, sempre, comunque e ovunque.
La Mura è categorico: preferire l'olio extravergine, sempre, comunque e ovunque.

Passiamo all’altro protagonista della tavola mediterranea: l’olio extravergine di oliva. Qui cambia tutto. È ottenuto solo da olive sane, raccolte al momento giusto e spremute a freddo, senza l’uso di sostanze chimiche. Deve rispettare parametri rigidi sia a livello chimico che sensoriale: niente difetti, solo qualità. Michele La Mura non ha dubbi: Scegliete sempre l’extravergine. È ricco di polifenoli, acidi grassi monoinsaturi (quelli buoni), e ha vere proprietà antiossidanti”. Ed è proprio questa la differenza che conta davvero, specialmente per chi segue uno stile di vita sano.

Olio extravergine vs olio d’oliva: il confronto diretto

Nella didascalia del video, La Mura inserisce un utile elenco che riassume i punti chiave:

    •  Olio extravergine di oliva
      Deriva solo da olive sane, raccolte al momento giusto
      Spremuto a freddo, senza difetti chimici o sensoriali
      Ricco di sostanze benefiche per l’organismo
      Controllato e naturale

 

  •  Olio d’oliva (raffinato)
    Ottenuto da olive fermentate, danneggiate, ammuffite o cadute a terra
    Trattato chimicamente per correggere odori e sapori
    Nutrizionalmente povero, più infiammatorio, meno trasparente nei controlli

Il consiglio dell’esperto: leggi sempre l’etichetta

Saper distinguere i due tipi di olio è fondamentale, soprattutto per chi segue una dieta sana e pratica attività fisica. L’olio extravergine costa di più, è vero, ma dietro quel prezzo c’è un processo produttivo molto più rispettoso dell’alimento e del tuo corpo. Inoltre, specialmente chi vive da solo, lo compra letteralmente una o al massimo due volte l'anno se ne consuma in grandi quantità. Quando fai la spesa, controlla bene l’etichetta: se c’è scritto solo “olio d’oliva”, stai acquistando un prodotto raffinato. Se invece leggi “olio extravergine di oliva”, allora puoi stare tranquillo: è la scelta giusta, anche secondo il tuo personal trainer.

 

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