In Svizzera è possibile mangiare gratis, legalmente: come funziona

In Svizzera, dove il costo della vita è tra i più alti al mondo, l'idea di mangiare gratis è particolarmente allettante. Recentemente, un video di Jordi, un content creator spagnolo, ha fatto il giro del web, mostrando come sia possibile mangiare senza spendere un centesimo grazie a un'iniziativa che sta prendendo piede in molte città europee: i frigoriferi solidali.

Che cos’è un frigorifero solidale?

I frigoriferi solidali, conosciuti anche come community fridges o frigo di quartiere, sono spazi pubblici dove chiunque può donare cibo in eccesso ancora commestibile o ritirarlo gratuitamente. Il concetto è semplice: si crea un punto di incontro dove le persone possono aiutarsi a vicenda, evitando lo spreco alimentare e fornendo un supporto a chi ha bisogno. Questi frigoriferi sono gestiti da volontari, che si assicurano che tutto funzioni in modo ordinato e sicuro.

Nel video virale di Jordi, quest'ultimo visita tre diversi frigoriferi solidali in Svizzera. In uno trova solo della frutta, in un altro un singolo melone non più freschissimo, ma nel terzo trova un vero tesoro: un frigorifero pieno di panini e insalate confezionate, oltre a una scatola di donuts (ciambelle) di un noto marchio. Il cibo è prossimo alla scadenza, ma ancora perfettamente commestibile, e questo rende l'iniziativa ancora più importante. L'idea è che, anziché sprecare il cibo, si dia una mano a chi ha bisogno di un pasto.

Come funziona un frigorifero solidale?

Il funzionamento di un frigorifero solidale è molto semplice e non richiede registrazioni o controlli. Chiunque può portare cibo in eccesso (sempre se ancora commestibile) e lasciarlo nel frigorifero o nella dispensa. Allo stesso modo, chiunque, soprattutto chi è in difficoltà economiche, può prendere liberamente ciò che trova. Generalmente, i volontari si occupano della gestione quotidiana, assicurandosi che il cibo sia ben conservato e che il frigorifero rimanga pulito.

A sinistra il melone, a destra un frigo pieno di cibo (prossimo alla scadenza).
A sinistra il melone, a destra un frigo pieno di cibo (prossimo alla scadenza).

Le regole per la sicurezza alimentare sono fondamentali: ad esempio, si accettano solo cibi confezionati o facilmente identificabili (come insalate o panini confezionati), mentre è vietato lasciare carne cruda o cibi avariati. La maggior parte dei frigoriferi solidali ha un sistema di regolamentazione per evitare che vengano lasciati cibi pericolosi o difficili da identificare.

Diffusione dei frigoriferi solidali in Europa

Il fenomeno dei frigoriferi solidali ha preso piede in tutta Europa, con alcuni paesi che sono stati pionieri in questo campo. La Germania è uno dei luoghi dove questo concetto è nato, con il primo frigo solidale installato a Berlino nel 2014. Da allora, l'iniziativa si è diffusa in numerose altre città tedesche. La Spagna è stata un altro paese importante, con la nascita del primo frigo solidale a Galdakao, nei Paesi Baschi. La Francia ha creato una rete chiamata Frigos Solidaires, che conta decine di frigoriferi a Parigi e in altre città. Anche il Regno Unito ha una vasta rete di oltre 450 community fridges, molti dei quali supportati da grandi catene alimentari come Sainsbury's.

In Svizzera, l'iniziativa è stata promossa dal progetto Madame Frigo, che ha installato oltre 170 frigoriferi pubblici in tutta la nazione, soprattutto nelle città, e che viene gestito da una rete di volontari. Questo tipo di iniziativa ha anche radici in paesi come Olanda e Belgio, ma la sua diffusione è più limitata rispetto ai paesi appena citati.

Il fenomeno in Italia e nei paesi meno diffusi

In Italia, il fenomeno dei frigoriferi solidali è in crescita, ma ancora lontano dall'essere un'abitudine diffusa come in altri paesi. Le città più attive in questo senso sono Torino, Bari e Milano, ma la rete nazionale e il coordinamento strutturato sono ancora in fase di sviluppo. A differenza di nazioni come la Francia o la Spagna, l'Italia non ha ancora un forte supporto istituzionale per queste iniziative, anche se sempre più ONG e associazioni locali stanno lavorando per cambiare questa situazione.

Nei paesi scandinavi e in molti paesi dell'Est Europa, la presenza di frigoriferi solidali è ancora molto limitata, spesso legata a singole iniziative cittadine. Questo può essere dovuto alla forte presenza di welfare statale in queste regioni, che spesso copre i bisogni alimentari delle persone in difficoltà.

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