Italiana che vive in Giappone elenca 5 cose che "odia" del paese

Vivere in Giappone è un sogno per molti. La burocrazia e gli ostacoli linguistici lo rendono un po' complicato, ma c'è chi ci riesce. Una content creator italiana, Samantha Frison, ha deciso di condividere le sue impressioni in merito a quello che non va nel paese del Sol Levante. In un recente video, la Frison ha elencato cinque aspetti che "odia" del Giappone, pur ammettendo che il paese rimane il suo posto preferito al mondo. La sua sincerità ha fatto riflettere molti sui lati meno conosciuti della vita in Giappone, che può sembrare idilliaca ma non è priva di difficoltà. Ecco un'analisi delle sue confidenze.

1) La lingua: una barriera rilevante, anche nel 2025

Chiunque abbia visitato il Giappone sa bene quanto possa essere difficile comunicare in inglese. La lingua giapponese non è solo complessa, ma la percentuale di giapponesi che parlano una lingua straniera è sorprendentemente bassa. Secondo Samantha, anche a Tokyo, che è la città più internazionale del paese, la situazione non è delle migliori, sebbene stiano aumentando coloro che parlano la lingua franca per eccellenza del mondo occidentale.

Fuori dalla capitale, la difficoltà aumenta notevolmente. “L’80% dei giapponesi non è mai uscito dal Giappone”, racconta la content creator, spiegando che questo è uno dei motivi principali della scarsa diffusione dell'inglese, oltre al fatto che i sistemi di scrittura siano totalmente diversi. Sebbene strumenti come Google Traduttore possano in parte aiutare, la vera difficoltà sta nel leggere scritte o cartelli stradali, che sono quasi tutti in giapponese. Comunicare in Giappone va ben oltre l’ordinare un piatto di ramen: è una sfida quotidiana.

2) Il cibo “alla lunga stanca”

Il cibo giapponese è conosciuto e amato in tutto il mondo per la sua qualità e unicità. Eppure, anche questo aspetto ha i suoi lati negativi, secondo Samantha. Sebbene la Frison ammiri la cucina nipponica, ammette che “alla lunga stanca”.

Il cibo giapponese è delizioso ma profondamente diverso da quello italiano e, per questo, mangiarlo 7 giorni su 7 per mesi interi può essere difficile per un italiano, specie nei primi mesi
Il cibo giapponese è delizioso ma profondamente diverso da quello italiano e, per questo, mangiarlo 7 giorni su 7 per mesi interi può essere difficile per un italiano, specie nei primi mesi

Le abitudini alimentari giapponesi sono molto diverse da quelle italiane e, per quanto il cibo sia incredibile, a un certo punto viene naturale sentire la mancanza dei piatti di casa. “Esistono ristoranti italiani in Giappone”, afferma, “ma non saranno mai come quelli in Italia”. La difficoltà sta nel fatto che, pur apprezzando la cultura culinaria locale, l’abitudine di mangiare sempre gli stessi piatti può diventare monotona nel tempo.

3) Tatemae: la finta gentilezza giapponese

Uno degli aspetti più sorprendenti per chi vive in Giappone è il concetto di tatemae, ovvero il comportamento formale e di facciata che i giapponesi adottano nelle interazioni quotidiane. Samantha spiega che in Giappone è comune avere due personalità: una formale e una informale. Quando entri in un negozio o in un ristorante, ti accoglie sempre un personale ultra-gentile, ma questo comportamento spesso sembra artificiale. La Frison precisa che, pur apprezzando questa cortesia da turista, viverla quotidianamente, da residente, può risultare stancante. A lungo andare, l’autenticità delle interazioni diventa una questione di desiderio: “forse in Italia sarebbe diverso”, suggerisce la tiktoker, dove il contatto con il personale pubblico è più genuino e meno formale.

4) Gli Stereotipi: Le Idee Errate Sui Stranieri

Un altro punto che Samantha solleva riguarda gli stereotipi diffusi tra i giapponesi verso le ragazze straniere. Secondo la content creator, molti giapponesi, purtroppo, hanno idee errate sulle donne occidentali. Ad esempio, se una ragazza straniera saluta un giapponese con un abbraccio o un bacio sulla guancia, è probabile che venga etichettata come “facile”. La Frison racconta anche che, se un giapponese abbraccia una ragazza straniera, potrebbe interpretarlo come un segno di interesse romantico. In questo contesto, è difficile capire se l’attrazione di un giapponese sia genuina o dettata solo dal fascino di stare con una persona straniera. Samantha suggerisce che, se si vuole relazionarsi con un giapponese, è fondamentale fare attenzione a come si vengono percepiti i gesti, che spesso possono essere fraintesi.

5) Tokyo: Una Città Costosa e Difficile da Navigare

Nonostante Tokyo sia una delle metropoli più affascinanti al mondo, la vita quotidiana in città presenta una serie di sfide, e una di queste è il costo della vita. Samantha descrive Tokyo come una città in cui trovare un alloggio è una vera impresa, paragonandolo alla difficoltà di cercare casa a Manhattan. Gli appartamenti sono pochi e molto richiesti, con una competizione feroce per ogni opportunità. La tiktoker avverte che, durante l’alta stagione turistica, la situazione si aggrava. Inoltre, la città è enorme e spostarsi da un punto all’altro può richiedere molto tempo, con la metro che chiude a mezzanotte. Un altro aspetto problematico è il costo dei taxi, che può arrivare a costare anche 50 euro per uno spostamento di media durata all’interno della città.

Nonostante queste difficoltà, Samantha Frison ha dichiarato di continuare ad amare il Giappone, anche se ammette che vivere lì comporta adattamenti e sacrifici. Questi aspetti "negativi" non sono sufficienti a farle perdere il legame con il paese, ma sono importanti da conoscere per chi desidera trasferirsi o visitare il Giappone a lungo termine.

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