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Un “passaporto” europeo a soli 4 euro? Sì, esiste davvero, ma non serve per volare da nessuna parte. L’idea arriva da Vevčani, un piccolo villaggio nel sud-ovest della Macedonia del Nord che da oltre trent’anni ci tiene a mantenere viva la propria identità di “repubblica indipendente”. L’iniziativa è diventata una vera attrazione turistica, al punto che un recente video del content creator statunitense Alan Barr ha fatto il giro del web raccontando la sua esperienza d’acquisto.
Barr ha mostrato come, visitando Vevčani, sia possibile entrare in un negozio e comprare un passaporto con tanto di timbro ufficiale della “Repubblica” per appena 4 euro. Non si tratta ovviamente di un documento valido per attraversare frontiere o per identificarsi in aeroporto: è un souvenir simbolico che certifica il passaggio in una micronazione non riconosciuta dall’ONU, ma orgogliosa della propria storia.
La nascita della “Repubblica di Vevčani”
Per capire perché questo minuscolo centro abbia deciso di stampare i propri passaporti bisogna tornare indietro al 1987. All’epoca la Macedonia faceva ancora parte della Jugoslavia e le autorità centrali avevano progettato di deviare le sorgenti d’acqua di Vevčani verso la città di Struga. L’acqua era (e resta) una risorsa fondamentale per la comunità, e gli abitanti insorsero con determinazione.

Bloccarono le strade, eressero barricate e si dichiararono pronti alla secessione pur di difendere le loro sorgenti. La protesta durò mesi e costrinse il governo a rinunciare al progetto. Fu uno dei primi episodi di resistenza popolare al potere centrale jugoslavo, e lasciò un segno profondo nell’identità del paese.
Dall’acqua all’indipendenza simbolica
Con la dissoluzione della Jugoslavia, nel settembre 1991, la Macedonia ottenne l’indipendenza. Pochi giorni dopo, Vevcani decise di proclamarsi a sua volta “repubblica indipendente”, in modo goliardico ma organizzato: il referendum interno vide la quasi totalità degli abitanti favorevole, con soli 36 voti contrari su circa 2.000 residenti.
Da allora il villaggio ha mantenuto viva questa indipendenza simbolica, creando bandiera, moneta e passaporto. Non si tratta di documenti riconosciuti ufficialmente, ma di veri e propri oggetti da collezione per i turisti, venduti nei negozi locali e accompagnati spesso da un timbro che attesta la visita.
Un turismo curioso e colorato
Oggi Vevcani è un comune autonomo all’interno della Macedonia del Nord, e ha trasformato questa storia di protesta in un potente strumento di promozione turistica. I passaporti souvenir sono uno degli acquisti più popolari, insieme alle banconote della “moneta” locale, che ritraggono spesso scene satiriche o simboli della comunità.
Ma il vero evento che attira visitatori da tutta Europa è il Carnevale di Vevcani. Questa celebrazione, che mescola tradizioni popolari, satire politiche e maschere grottesche, si svolge ogni anno e mantiene intatto lo spirito ribelle del paese. Durante il Carnevale, la micronazione mostra il suo volto più ironico e irriverente, continuando a prendere in giro ogni tipo di autorità.
