Stasera torna in tv un film veramente da rivedere con l'iconico Alessandro Preziosi: ha emozionato milioni di telespettatori e tornerà a farlo anche in quest'occasione.
Stasera la televisione ripropone un titolo che ha saputo unire spettacolo, spiritualità e grandi interpretazioni. Si tratta di “Sant’Agostino”, la miniserie diretta da Christian Duguay con protagonista Alessandro Preziosi, capace di regalare al pubblico italiano un ritratto intenso e moderno di una delle figure più importanti della storia cristiana. Non un semplice film, ma una produzione internazionale in due episodi da circa cento minuti ciascuno, realizzata da Rai Fiction insieme a Lux Vide, Rai Trade, Eos Entertainment e Grupa Filmowa Baltmedia.
Quando venne trasmessa per la prima volta su Rai 1, il 31 gennaio e il 1° febbraio 2010, la serie conquistò subito il pubblico. In media fu seguita da oltre sette milioni di spettatori, un risultato che ne decretò il successo e che la rese uno dei titoli più apprezzati della stagione televisiva. Il segreto di questo consenso sta nella capacità di mescolare una regia dinamica, una sceneggiatura coinvolgente e interpretazioni che hanno dato profondità a personaggi storici e spirituali
Stasera in tv torna Alessandro Preziosi: ha emozionato tutti i telespettatori
Stasera, invece, andrà in onda in forma ridotta, come un film da circa un'ora e mezza. Sarà possibile vederlo su Tv2000, canale 28 del digitale terrestre, intorno alle 21.30. La vicenda prende avvio nel 430 d.C., durante l’assedio di Ippona da parte dei Vandali. Agostino, ormai anziano e interpretato da Franco Nero, rivive la propria vita attraverso una lunga serie di flashback che riportano lo spettatore alle tappe fondamentali della sua esistenza. È qui che entra in scena Alessandro Preziosi, chiamato a dare volto e voce a Sant’Agostino giovane e adulto.
La sua interpretazione si concentra soprattutto sulle inquietudini, i dubbi, le passioni e i contrasti interiori che hanno segnato il percorso del santo. Lo spettatore assiste così a un adolescente brillante e ambizioso a Tagaste, nell’Africa romana, deciso a primeggiare come avvocato e oratore. Si passa poi alla giovinezza segnata dalle passioni terrene, dall’amore per la vita mondana, dall’adesione al manicheismo e da un rapporto complesso con la madre Monica.

Il personaggio di Monica, interpretato con intensità da Monica Guerritore, rappresenta una colonna portante della miniserie. La sua fede incrollabile, le sue preghiere e la sua vicinanza sono infatti presentate come il motore segreto della futura conversione del figlio. Questo legame madre-figlio, raccontato con delicatezza ma anche con forza emotiva, diventa uno degli elementi più potenti della narrazione.
La svolta decisiva arriva a Milano, quando Agostino incontra Sant’Ambrogio e si confronta con le sue parole. È qui che avviene la conversione, un passaggio che nella miniserie non è solo spirituale ma anche profondamente umano. Alessandro Preziosi riesce a rendere sullo schermo la fragilità di un uomo che crolla sotto il peso dei propri dubbi, ma che trova nella fede un nuovo senso di vita.
Perché vale la pena vederlo
Il racconto non si ferma però alla sfera privata. Sant’Agostino diventa vescovo e si trova a combattere battaglie teologiche e politiche, come quelle contro i donatisti. La regia sceglie di mostrare questi momenti alternando le scene d’azione al flusso interiore del protagonista, creando un ritmo che cattura l’attenzione dello spettatore. Non si tratta di una biografia storica nel senso più rigido, ma di una rappresentazione romanzata, capace comunque di restituire la grandezza e la modernità del pensiero agostiniano.
Le riprese effettuate in Tunisia conferiscono respiro e autenticità alle ambientazioni, mentre la fotografia e la scenografia ricreano atmosfere suggestive che contribuiscono a rendere la narrazione visivamente affascinante. Il risultato è una miniserie che riesce a parlare a un pubblico ampio, non solo a chi è interessato alla storia religiosa, ma anche a chi cerca una vicenda umana intensa e universale.
Alessandro Preziosi, parlando del suo ruolo, ha più volte sottolineato come per lui interpretare Sant’Agostino abbia significato raccontare un uomo dalla “giovinezza dissipata” e tormentata, capace però di trasformarsi e di compiere un percorso radicale verso la verità. Questo lato umano, fatto di fragilità e passioni, è ciò che rende la miniserie ancora oggi attuale e coinvolgente. Se apprezzate l'attore, non potete perdere un thriller emozionante con lui protagonista.
Vale la pena rivedere “Sant’Agostino” perché non propone un racconto distaccato e didascalico, ma una storia che riguarda tutti: quella di un uomo che cerca risposte, che cade e si rialza, che combatte contro se stesso prima ancora che contro il mondo esterno. Il conflitto tra ragione e sentimento, la ricerca di senso, il rapporto con il bene e il male sono temi che attraversano ogni epoca e che restano vivi anche oggi.
