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Negli Stati Uniti, e in particolare in stati come California, Texas, Florida e New York, il costo della vita è alto da decenni, ma è diventato altissimo negli ultimi anni. L’inflazione, che ha colpito duramente il Paese negli ultimi tre anni e mezzo, ha fatto lievitare i prezzi dei beni di consumo. Ma quando l’aumento dei costi si intreccia con prodotti di altissima qualità e con catene esclusive, nascono supermercati accessibili soltanto ai ricchi.
A raccontarlo è stato Christian Galbiati, content creator italiano che vive a Los Angeles. Nel suo ultimo video, girato all’interno di Erewhon Market, uno dei supermercati più famosi e costosi della California, ha mostrato prezzi che definire “da capogiro” non è esagerato. Con tono ironico, Galbiati ha sottolineato che per fare la spesa quotidiana lì bisognerebbe guadagnare almeno un milione di dollari l’anno. Una provocazione, certo, ma con dati alla mano.
Erewhon, il supermercato dei vip di Los Angeles
Il nome Erewhon è ormai sinonimo di lusso e benessere nel settore alimentare. Nato come piccolo negozio di prodotti naturali, oggi è diventato un fenomeno culturale negli Stati Uniti, con punti vendita frequentati da celebrità, imprenditori e influencer. Il marchio punta su alimenti “organici”, spesso presentati come prodotti esclusivi, e su un marketing che unisce lifestyle e status symbol.
In questo contesto, i prezzi risultano altissimi rispetto alla media nazionale. Non parliamo solo di articoli particolari, ma anche di beni comuni come latte, uova e frutta, venduti a cifre che per molti americani del ceto medio sembrano inimmaginabili. Proprio questo contrasto alimenta la curiosità attorno al supermercato e, al tempo stesso, le critiche di chi lo considera l’emblema delle disuguaglianze economiche.
Prezzi che fanno discutere: dagli alimenti base ai prodotti gourmet
Galbiati ha elencato diversi esempi concreti. Un gallone di latte organico (pari a 3,78 litri) costa 21 dollari, mentre una confezione da 12 uova biologiche viene venduta a 15 dollari. Dolci come i macaron francesi raggiungono i 9 dollari per tre pezzi, e una semplice fetta di pizza con pepperoni (il salame piccante americano) e burrata arriva a 10 dollari.

I prezzi diventano ancora più sorprendenti con piatti pronti e sushi. Sei nigiri di salmone seared (cioè scottati leggermente con la fiamma per esaltarne il sapore, impreziositi da granella di pistacchio) costano 20 dollari. Un sushi sandwich viene venduto a 21 dollari, mentre una lasagna vegana alla curcuma raggiunge la stessa cifra. Anche una semplice chicken salad da 380 grammi non scende sotto i 21 dollari.
Nemmeno la frutta sfugge a questo listino stellare: un quarto di anguria costa 7 dollari. E questo è solo un assaggio di ciò che si trova sugli scaffali.
Dal cibo agli accessori: il marchio come status symbol
Oltre agli alimenti, Erewhon ha trasformato i propri prodotti a marchio in veri e propri oggetti di culto. Una borraccia brandizzata costa 42 dollari, mentre un semplice cappellino con il logo ufficiale viene venduto a 82 dollari. Esatto. Si tratta di accessori che non offrono solo funzionalità, ma diventano segni distintivi di appartenenza a una certa élite.
Un altro esempio è la bottiglia di acqua Ophora, in vendita a 22 dollari nonostante fosse scontata. Questo prodotto viene considerato pregiato perché sottoposto a un particolare processo di purificazione e ossigenazione, che lo rende diverso dalle comuni acque minerali. Il marchio lo pubblicizza come un elisir di benessere, destinato a chi vuole distinguersi anche nella scelta dell’acqua che beve.
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