"Il grano Kamut è un inganno di marketing", esperto di pubblicità spiega perché

“Il grano Kamut è un inganno di marketing”: l’affermazione gira sui social e riapre un tema cruciale per chi acquista farine “alternative”. In molti credono che Kamut® indichi un cereale a sé; in realtà il marchio Kamut® certifica una specifica filiera del grano khorasan (specie Triticum turgidum ssp. turanicum), coltivata con standard precisi e protetta da un trademark registrato. Oggi parliamo di marketing alimentare, farine 00 e grani antichi, con nomi ed evidenze alla mano.

Kamut® non è un cereale: è un marchio registrato per il grano khorasan

Kamut® nasce come marchio registrato negli Stati Uniti nel 1990 a tutela di una filiera di khorasan, con regole su purezza varietale, coltivazione biologica, proteine e selenio. Il fondatore è l’agricoltore e biochimico Bob Quinn, che con la famiglia ha impostato un programma di licenze per chi usa il nome in etichetta. Il dato non è opinabile: la registrazione federale del marchio (n. 1601175) risale al 12 giugno 1990, mentre il sito ufficiale spiega che “KAMUT” garantisce grano khorasan non ibridato e sempre biologico.

Il brand racconta anche l’origine della narrativa: nel 1949 un aviatore statunitense riceve 36 chicchi di un “grano gigante” che “sarebbero” provenuti da una tomba egizia; da lì la coltivazione nel Montana e, decenni dopo, la decisione di proteggere il nome con un marchio. È la famosa storia del “grano del faraone”, utile a far ricordare il prodotto, ma la specie resta quella: khorasan. Per l’Europa, il presidio del marchio è affidato a Kamut Enterprises of Europe (Belgio), che tutela licenze e uso corretto del nome.

La leggenda del “grano del faraone” e perché confonde i consumatori

Chi fa comunicazione lo sa: uno storytelling potente semplifica, fissa un’immagine e spesso sposta la percezione. È qui che l’esperto di pubblicità Max Corona (autore del progetto “Storie di Brand”) entra nel dibattito: nei suoi contenuti social ha definito il “Kamut un inganno di marketing”, perché molti pensano al Kamut come a una specie e non come a una marca. L’equivoco nasce dalla leggenda egizia, dal suono “antico” del nome e da claim sul “grano dei faraoni”.

Il brand, dal canto suo, chiarisce che “KAMUT” viene attribuito come parola dell’antico egiziano e che la denominazione serve a preservare un certo khorasan coltivato con standard predefiniti. Tradotto: non esiste un “grano Kamut” botanicamente distinto; esiste il khorasan in natura e il Kamut® come filiera certificata. Anche i tribunali hanno protetto l’uso del marchio contro utilizzi impropri, segno che la marca – e non la specie – sta al centro della questione.

Kamut non è un tipo di cereale, ma un brand registrato
Kamut non è un tipo di cereale, ma un brand registrato

Serve anche una precisazione tecnica che spesso manca nelle narrazioni online: il grano khorasan contiene glutine. Chi vive con celiachia o sensibilità al glutine non può usarlo come sostituto gluten-free. La qualità del glutine e la tollerabilità percepita variano da persona a persona, ma il punto normativo resta chiaro.

Come scegliere bene in etichetta: “khorasan” ≠ “Kamut®”

Quando farai la spesa, leggi l’ingrediente e separa specie e marca:

  • “Grano khorasan” indica il cereale (specie botanica). Può provenire da varie filiere, con qualità diverse.
  • “KAMUT® khorasan wheat” indica la filiera certificata dal marchio: biologica, con requisiti su purezza, proteine, selenio e licenza d’uso del nome.

Se vuoi aumentare fibre e micronutrienti, preferisci la dicitura “integrale” e verifica che il primo ingrediente sia davvero il cereale integrale (non una miscela dove l’integrale compare in fondo). Per il khorasan puoi trovare khorasan integrale o KAMUT® integrale a seconda della filiera. Ricorda infine che la materia prima del Kamut® viene coltivata soprattutto in Stati Uniti e Canada e poi commercializzata anche in Europa tramite la società belga del gruppo; in Italia la domanda di paste e farine “specialty” (tra cui farro e Kamut®) risulta in crescita da anni.

FAQ su Kamut®, grano khorasan, farina 00

Kamut® è un cereale? No. È un marchio registrato che certifica una filiera di grano khorasan coltivato con standard specifici.

“Kamut” significa davvero “grano” in egiziano? Il brand riporta questa etimologia citando un dizionario di egittologia; la comunità linguistica discute da tempo le corrispondenze con i geroglifici antichi. In ogni caso, a scaffale parliamo di un marchio, non di una specie autonoma.

Khorasan/Kamut® contiene glutine? Sì, come gli altri frumenti. Non è adatto a chi deve evitare il glutine.

Farina 00: fa male? La normativa la definisce come la più raffinata per tenore di ceneri. Le linee guida suggeriscono di privilegiare i cereali integrali per l’apporto di fibre e micronutrienti; la 00 può rientrare in una dieta equilibrata, ma non copre gli stessi fabbisogni della versione integrale.


Fonti e approfondimenti

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