Grandi applausi al Festival di Cannes per questo film in onda stasera in tv: da non perdere.
Un uomo che usa il proprio fascino come arma. Una Parigi di fine Ottocento che diventa teatro di seduzione, intrighi e ambizione. Questa è l’anima di Bel Ami – Storia di un seduttore, il film drammatico del 2012 diretto da Declan Donnellan e Nick Ormerod, tratto dal celebre romanzo di Guy de Maupassant pubblicato nel 1885.
A dare volto al protagonista c’è Robert Pattinson, allora in piena fase di trasformazione da idolo della saga di Twilight a interprete capace di ruoli più complessi. Qui veste i panni di Georges Duroy, un giovane ex militare che conosce bene la povertà, ma che non ha alcuna intenzione di restarne vittima. Georges è affascinante, carismatico e dotato di uno sguardo capace di conquistare chiunque. Decide di sfruttare queste doti per scalare rapidamente la società, avvicinando donne ricche e influenti del bel mondo parigino.
Stasera in tv un grande capolavoro: applausi anche al Festival di Cannes
Il film va in onda stasera, 24 agosto 2025, su Rai Storia (canale 54 del digitale terrestre), in prima serata, precisamente alle 21.10. Il soprannome “Bel Ami” nasce proprio da questa sua capacità di incantare. Non è soltanto un uomo bello e seducente, ma un calcolatore che trasforma il desiderio altrui nella propria arma di ascesa. Il film, in questo senso, mette in scena un racconto di potere e corruzione morale, dove il sesso diventa la via più rapida per conquistare prestigio e denaro. La pellicola fu acclamata anche al Festival di Cannes.

Accanto a Pattinson troviamo tre attrici straordinarie, ognuna con un ruolo fondamentale nella scalata del protagonista. Uma Thurman interpreta Madeleine Forestier, donna intelligente e ambiziosa, che diventa per Georges una sorta di guida e al tempo stesso una sfida. Christina Ricci è Clotilde de Marelle, più fragile, più emotiva, ma ugualmente determinante nella vita del seduttore. Kristin Scott Thomas porta sullo schermo Virginie Rousset, aristocratica tormentata e vulnerabile, catturata dal magnetismo di un uomo che sa come muoversi tra le pieghe dei sentimenti altrui.
La Parigi rappresentata nel film è sontuosa, elegante, ma anche crudele. Dietro i salotti raffinati e gli abiti sfarzosi si nasconde una società corrotta, dove l’ambizione cancella ogni scrupolo morale. I registi hanno scelto di dare grande rilievo alla dimensione psicologica dei personaggi. Non ci si limita a raccontare una scalata sociale, ma si esplora l’animo umano, fatto di desideri, meschinità e contraddizioni. È un affresco che, pur ambientato nell’Ottocento, parla ancora al presente.
Il romanzo di Maupassant denunciava gli intrecci tra stampa, politica e potere, svelando quanto fosse fragile il confine tra etica e interesse personale. Il film sceglie una via più intima, concentrandosi sul tormento interiore e sull’ambiguità morale del protagonista. Georges Duroy non è un eroe romantico, ma un uomo che incarna l’avidità e il desiderio di affermazione a ogni costo.
Perché vale la pena vederlo
Una curiosità che rende ancora più interessante la visione riguarda alcune scelte produttive. Molte comparse sono veri abitanti di Roma, città dove il film è stato girato in parte per ricostruire le atmosfere parigine. Un dettaglio che aggiunge autenticità alle scene di massa. Inoltre, il film venne accolto con grande attenzione al momento della sua uscita, confermando la versatilità di Robert Pattinson come attore capace di andare oltre i ruoli che lo avevano reso famoso.
Bel Ami – Storia di un seduttore è una pellicola che mescola sensualità e critica sociale. È un viaggio in un’epoca che sembra lontana, ma che continua a parlare del presente, mostrando quanto il desiderio di potere e l’uso delle relazioni personali possano essere attuali. La seduzione diventa un linguaggio universale, capace di superare i secoli e di raccontare l’eterno gioco tra apparenza e verità.
Chi guarda questo film non trova solo una storia d’amore e tradimenti. Trova una riflessione su cosa significhi davvero conquistare il potere, e su quanto ci si debba corrompere per mantenerlo. La bellezza diventa un’arma, ma anche una condanna. Georges Duroy incarna il sogno e l’incubo di un mondo dove tutto può essere comprato, a patto di saper sedurre.
