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Nicola Jiang, content creator marchigiano di origini cinesi, ha trascorso alcuni giorni a Bari per raccontare la cucina tipica pugliese. Nei suoi video ha spesso dato spazio alle specialità locali e, prima di ripartire, ha deciso di concedersi un pranzo a base di pesce fresco in uno dei luoghi più frequentati della città: l’Osteria del Porto, zona Torre a Mare. Una tappa che gli ha permesso di provare alcuni piatti simbolo della tradizione barese e di condividere con i suoi follower lo scontrino finale.
Riso, patate e cozze: il piatto della tradizione barese
Tra le ricette che Jiang non voleva assolutamente perdere, c’era il riso con cozze e patate, una pietanza simbolo del capoluogo pugliese, che esiste da svariati decenni. Entrato nel locale pochi minuti prima dell’apertura, ha trovato già una piccola fila di clienti in attesa. Dopo qualche minuto, è riuscito a ordinare. Dal suo scontrino si legge che il riso costa 8 euro, un prezzo che non appare esagerato se rapportato alla freschezza degli ingredienti e al fatto che venga preparato espresso.
Lo stesso Jiang racconta: “Buonissimo, si vede che è tutto fresco e che è stato preparato al momento. La cozza dà un odore di mare al piatto, le patate ci sono a pezzi interi, tutto molto cremoso”. Parole che sottolineano la qualità della materia prima e il rispetto per la ricetta originale.
I crudi di mare: ostriche, cozze e scampi
Accanto al piatto tradizionale, il content creator ha ordinato anche un piatto di crudi di mare, pagato 24 euro. Un prezzo che può sembrare importante, ma che riflette l’elevata qualità dei prodotti. La prima ad essere assaggiata è stata l’ostrica, definita “freschissima”. Subito dopo è passato alle cozze: una pelosa e una normale dal guscio rosso. Di quest’ultima ha sottolineato il “forte sapore di umami”.
L’umami è uno dei cinque gusti fondamentali, insieme a dolce, salato, amaro e acido. Identificato per la prima volta in Giappone, indica un sapore intenso, ricco, legato alla presenza naturale di glutammato in alcuni alimenti. Proseguendo l’assaggio, Jiang ha provato quella che credeva fosse una vongola, ma che i suoi follower hanno subito corretto: in realtà era un “tartufo di mare”, chiamato a Bari “noce bianco”.

Il giro di crudi è continuato con un grosso gambero, definito “viscido ma dolcissimo”, e con uno scampo, descritto come “una gelatina”. Un giudizio che rende bene la consistenza tenerissima del crostaceo appena servito. Infine, non poteva mancare un piattino particolare di seppioline tagliate, che i baresi chiamano “tagliatelle”, ma che con la pasta non hanno nulla a che fare.
Il regalo delle cassiere: la seppia ripiena
Il pranzo non si è fermato al solo ordine. Riconosciuto dalle cassiere dell’Osteria del Porto, Jiang ha ricevuto in omaggio un piatto extra: una seppia ripiena di pane, servita con un contorno di patate, oltre a un piatto di cozze con pomodoro e pane. Un gesto che dimostra l’ospitalità del locale e che ha reso l’esperienza ancora più autentica.
Prezzi, qualità e il tema delle posate di plastica
Molti utenti, commentando il video, hanno discusso dello scontrino finale di 38€. Alcuni hanno ritenuto i prezzi molto alti, soprattutto per il fatto che le portate vengono servite con posate di plastica. Guardando lo scontrino, emergono alcuni dati: 6 euro per un bicchiere di vino bianco (servito in plastica) sono effettivamente una cifra elevata; 24 euro per un piatto di crudi freschissimi non sono invece fuori mercato; 8 euro per il riso, patate e cozze rientrano in una fascia media, né economica né eccessiva.
Tuttavia, il fatto che prima ancora dell’apertura il locale vi fosse già una fila di clienti racconta un’altra verità: la qualità del prodotto viene riconosciuta e ripagata.
@nicolajiangSe sto piatto non lo trovavo, non me ne andavo via da Bari!!🤣♬ suono originale - Nicola Jiang
