Massimiliano Gallo presenta il suo primo film da regista: mostra una Napoli del tutto inedita, tra sogni, riscatto e teatro.
Massimiliano Gallo ha scelto la Mostra del Cinema di Venezia per firmare il suo debutto da regista. Dopo una lunga carriera da attore apprezzato, l’artista napoletano ha presentato il suo film La Salita, un progetto intenso che nasce da una vicenda realmente accaduta negli anni Ottanta. L’opera, sostenuta dalla Film Commission Regione Campania, è un omaggio alla cultura, al teatro e soprattutto a Eduardo De Filippo, figura centrale nella storia raccontata.
Massimiliano Gallo, il primo film da regista: Napoli sullo sfondo di una storia vera
Il film porta lo spettatore a Napoli nel 1983, quando il bradisismo provoca la chiusura del carcere femminile di Pozzuoli. Le detenute vengono trasferite temporaneamente al carcere minorile di Nisida, creando una convivenza complessa e difficile. Proprio in quel contesto entra in scena Eduardo De Filippo, da poco nominato senatore a vita. L’attore e drammaturgo decide di intervenire con il suo impegno civile, ristrutturando il teatro interno e fondando scuole di recitazione e scenografia. Non si limita a insegnare: porta la sua compagnia a Nisida e realizza il primo spettacolo teatrale all’interno di un carcere minorile italiano.

La scelta di raccontare questa storia non è casuale. Gallo sottolinea il valore del teatro come strumento di riscatto e salvezza, capace di offrire nuove prospettive a chi vive ai margini. La Salita si muove tra la durezza della realtà carceraria e la possibilità di un futuro diverso, acceso dalla passione per l’arte. È un racconto di speranza che si intreccia con la tradizione culturale partenopea e con il ruolo fondamentale della cultura come motore di rinascita sociale.
Il cast è ricco di interpreti di rilievo. Ci sono Roberta Caronia, Alfredo Francesco Cossu, Mariano Rigillo, Antonio Milo, Shalana Santana, Gianfelice Imparato, Maurizio Casagrande e lo stesso Massimiliano Gallo. Le musiche originali portano la firma di Enzo Avitabile, che ha donato al film non solo una colonna sonora, ma un vero pezzo del suo cuore, come lo stesso regista ha sottolineato in un emozionato post sui social.
Il debutto alla regia: "È un'emozione"
La produzione vede il coinvolgimento di Panamafilm, FAN e Rai Cinema, con la distribuzione affidata a Fandango. Un lavoro corale che ha unito professionalità diverse: dalla fotografia di Davide Sondelli alla scenografia di Giada Esposito, fino ai costumi di Eleonora Rella. Gallo ha voluto ringraziare pubblicamente tutti i collaboratori, sottolineando come questo esordio sia stato possibile solo grazie a una squadra compatta e appassionata.
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Per Massimiliano Gallo questo debutto segna una tappa cruciale. Dopo sette anni a Venezia come attore, con nove film presentati, stavolta l’emozione è stata diversa. Nelle sue parole traspare la consapevolezza di una sfida nuova, affrontata con entusiasmo e rispetto. "È un’emozione, una sensazione strana", ha scritto, "Ora ci vado perché sono al mio debutto come regista per questo film che ho amato tanto e sento mio".
Con La Salita il regista apre un dialogo tra memoria e attualità. Raccontare un episodio poco noto degli anni Ottanta significa ricordare come la cultura possa davvero incidere nella società. L’impegno di Eduardo De Filippo diventa un simbolo ancora attuale: l’idea che il teatro non sia solo intrattenimento, ma una forma di educazione, di recupero, di rinascita.
Per il pubblico italiano, La Salita rappresenta un’occasione preziosa per scoprire una pagina nascosta della nostra storia recente e per apprezzare il talento registico di un artista che ha deciso di mettersi in gioco in una nuova veste. Massimiliano Gallo, con questo esordio, dimostra che la passione e la dedizione possono trasformare un’idea in un racconto potente. Non è solo un film: è un atto d’amore per Napoli, per la sua tradizione culturale e per la forza rigeneratrice dell’arte.
