Da Woody Allen a Galileo Galilei: 10 citazioni che hai sempre sbagliato

Sui social le citazioni di celebrità funzionano da sempre. Sono brevi, immediate e danno l’illusione di poter racchiudere in poche parole l’essenza di un pensiero geniale. Ma non tutto quello che leggiamo sotto le foto di Facebook o nei post su Instagram corrisponde alla realtà. Alcune frasi sono state attribuite ad autori sbagliati, altre sono state semplificate o addirittura inventate di sana pianta. La content creator @giuliacarladecarlo, in un video diventato virale, ha raccolto le 10 citazioni più famose che in realtà non appartengono a chi crediamo. Preparati: da Oscar Wilde a Galileo Galilei, molte sorprese stanno per crollare.

Oscar Wilde e la frase “Sii te stesso”

La citazione “Sii te stesso: tutti gli altri sono già stati presi” compare ovunque, soprattutto nei post motivazionali. Eppure Oscar Wilde non l’ha mai scritta. Non esistono fonti né nei suoi testi né nei suoi discorsi. È un’invenzione moderna, forse perché ben si adatta all’immagine ironica e anticonformista dello scrittore irlandese. Ma chi cerca l’originale rimane deluso: nessuna prova storica.

Woody Allen o Ionesco?

Dio è morto, Marx è morto e pure io non mi sento tanto bene” sembra perfetta per Woody Allen, maestro di battute ciniche. In realtà il vero autore è Eugène Ionesco, uno dei padri del teatro dell’assurdo. Lo scrisse in un contesto teatrale, con ben altro significato rispetto a una battuta da cabaret. I social, però, hanno deciso di consegnarla al regista newyorkese.

Galileo Galilei e il celebre “Eppur si muove”

Tra le citazioni storiche più amate c’è il famoso “Eppur si muove”. Tutti lo collegano a Galileo Galilei, costretto all’abiura davanti all’Inquisizione. Ma non esiste alcun documento che confermi che il fisico toscano abbia mai pronunciato queste parole. La frase compare per la prima volta oltre un secolo dopo, grazie allo scrittore Giuseppe Baretti, che scrisse un libro in sua difesa. Non è chiaro quale fosse la sua fonte.

La content creator ha stilato un'interessante Top 10 delle citazioni sbagliate più diffuse sui social, nella forma o nell'autore.
La content creator ha stilato un'interessante Top 10 delle citazioni sbagliate più diffuse sui social, nella forma o nell'autore.

Sherlock Holmes non ha mai detto “Elementare, Watson”

Se c’è una frase legata al detective creato da Arthur Conan Doyle, è sicuramente “Elementare, Watson”. Peccato che nei libri originali non compaia mai in quella forma. Nel racconto Il caso dell’uomo deforme, Watson dice “Semplice” e Holmes risponde “Elementare”. Da lì, nel tempo, è nata la formula che tutti conoscono, diventata slogan universale.

Coubertin e il mito del “L’importante è partecipare”

Anche lo sport ha la sua citazione sbagliata. La frase “L’importante non è vincere ma partecipare” viene spesso attribuita a Pierre de Coubertin, padre dei Giochi Olimpici moderni. Ma in realtà l’idea era stata formulata prima da Ethelbert Talbot, vescovo della Pennsylvania, durante un sermone nel 1908. Coubertin l’ha solo resa celebre.

“Panta rei” e il malinteso su Eraclito

Tatuaggi, post, persino t-shirt: “Panta rei” viene citata come se fosse la massima più famosa di Eraclito. In verità il filosofo non ha mai scritto quelle due parole. È Platone, nel Cratilo, a ricordare che Eraclito sosteneva che tutto scorre e tutto cambia. Da qui la semplificazione che conosciamo oggi, ma nelle opere scritte di Eraclito non compare nessun "Panta rei".

Einstein e la follia

Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi” viene ripetuta come se fosse farina del sacco di Albert Einstein. Invece appartiene a Rita Mae Brown, scrittrice americana, che la inserì nel romanzo Morte improvvisa del 1983. Stesso destino per un’altra frase erroneamente attribuita al fisico tedesco: “Se l’ape scomparisse, all’uomo resterebbero quattro anni di vita”. Mai scritta da lui.

Maria Antonietta e le brioches

Non hanno pane? Che mangino brioche” è una delle frasi più celebri della storia, sicuramente la più celebre per quanto concerne la Rivoluzione francese. Spesso viene collegata a Maria Antonietta, ma non esiste alcuna prova. Jean-Jacques Rousseau scrisse parole simili nelle Confessioni, ben 14 anni prima della nascita della regina di Francia. Una fake news ante litteram.

Massimo D’Azeglio e l’Italia da fare

Il politico piemontese avrebbe detto: “Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani”. La realtà è più complessa. Nei Miei ricordi, Massimo D’Azeglio scrisse che l’Italia era stata fatta, ma non si erano ancora formati cittadini con “alti e forti caratteri”, anzi si andava "sempre di più verso il polo opposto". Una riflessione articolata, ridotta col tempo a uno slogan più diretto.

Mark Twain o Benjamin Wade?

Infine, la frase “Il Paradiso per il clima, l’inferno per la compagnia” viene da anni legata a Mark Twain. In realtà la pronunciò Benjamin Wade, politico statunitense dell’Ottocento. La versione originale era leggermente più lunga, ma il concetto rimane lo stesso: il clima in Paradiso sarà pure perfetto, ma l’Inferno promette una compagnia migliore.

Dieci citazioni, dieci storie diverse. Alcune nascono da semplificazioni, altre da errori tramandati per secoli. E sui social, dove una frase azzeccata diventa virale in pochi minuti, l’attribuzione corretta conta poco. Ma conoscere la verità dietro questi aforismi rende il loro fascino ancora più grande.

@giuliacarladecarlo 🎯 Quante volte hai condiviso una frase pensando fosse di Einstein… e invece non lo era? In questo video ti svelo 10 citazioni famosissime che circolano ovunque ma sono attribuite alla persona sbagliata. Un viaggio tra storia, cultura pop e… qualche colpo di scena che ti farà rivedere i tuoi post motivazionali preferiti. #storytelling #iprofditiktok #curiosità #booktokitalia #giuliacarladecarlo ♬ suono originale - Giulia Carla - Storie e miti

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