Eduardo Scarpetta intenso in questo nuovo film: un amore diverso da tutti

VAS con Eduardo Scarpetta: il film che porta sul grande schermo il dolore invisibile degli hikikomori.

Il cinema italiano sta per accogliere un titolo che promette di lasciare il segno. “VAS”, diretto da Gianmaria Fiorillo e interpretato da Eduardo Scarpetta, affronta un tema delicato e attuale: quello degli hikikomori, i giovani che scelgono di vivere isolati dal mondo esterno, chiusi nelle proprie stanze. Non si conosce ancora la data precisa di uscita, ma la distribuzione è affidata a Piano B Distribuzioni e l’attesa è già alta.

Il film si presenta come un dramma sentimentale che unisce introspezione psicologica e riflessione sociale. Non è soltanto la storia di due ragazzi, ma un racconto che tocca la fragilità emotiva della nostra epoca. “VAS” si distingue per la sua capacità di dare voce a un fenomeno spesso ignorato e di trasformarlo in una narrazione che arriva dritta al cuore dello spettatore.

Eduardo Scarpetta al cinema: una storia che vi lascerà qualcosa dentro

La protagonista è Camilla, interpretata da Demetra Bellina. Ha 25 anni e vive a Milano, ma la sua vita è molto particolare. A causa dell’agorafobia, trascorre le giornate chiusa nel suo appartamento, lontana dal contatto umano. Ogni interazione con il mondo passa attraverso uno schermo. Camilla trova un rifugio nella scrittura online, dando vita a racconti che spesso riflettono la sua interiorità più nascosta.

Tra i testi che condivide, spicca la storia di una relazione virtuale tra una ragazza e un misterioso Matteo. Un giorno, però, la fantasia si mescola con la realtà. Camilla riceve un messaggio proprio da un ragazzo che si chiama Matteo, interpretato da Edoardo Scarpetta. La loro conoscenza comincia a prendere forma e la linea sottile tra ciò che Camilla immagina e ciò che vive davvero diventa sempre più fragile. Per il momento non si ha una data, ma solo il mese: il film uscirà nei cinema a novembre.

scarpetta scena
Eduardo Scarpetta in una scena del film prossimamente al cinema

Il significato del titolo

Il nome del film, “VAS”, non è casuale. Si tratta della Visual Analogue Scale, uno strumento medico usato per misurare l’intensità del dolore. Gianmaria Fiorillo utilizza questa metafora per portare sullo schermo non il dolore fisico, ma quello emotivo. Camilla è una giovane che sente il peso di un dolore interiore, difficile da quantificare e da spiegare, proprio come accade a tanti hikikomori.

Il film mostra come il dolore psicologico possa diventare un muro invisibile che separa dal mondo. Allo stesso tempo, racconta il bisogno universale di contatto, di comprensione e di amore, anche quando sembra impossibile varcare la soglia della propria stanza. Se Scarpetta vi piace, c'è una serie tv che non dovreste assolutamente perdere.

Perché vale la pena vederlo

“VAS” non è un semplice dramma sentimentale. È un’opera che parla di tutti noi, anche se non viviamo l’esperienza dell’isolamento totale. Ogni spettatore può riconoscersi nelle paure, nelle insicurezze e nella difficoltà di comunicare che Camilla rappresenta. La forza del film sta nella capacità di rendere visibile un dolore invisibile e di dare dignità a chi ne è intrappolato.

Eduardo Scarpetta, nel ruolo di Matteo, offre un’interpretazione che si annuncia intensa e sfaccettata. Dopo il successo ottenuto con altri lavori, l’attore conferma la sua versatilità scegliendo un personaggio che richiede sensibilità e profondità emotiva. Al suo fianco, Demetra Bellina regala un ritratto autentico di una giovane donna che lotta con i propri limiti e cerca un varco per tornare a vivere.

La regia di Gianmaria Fiorillo aggiunge valore a una storia già potente. Con uno sguardo attento alle sfumature e una narrazione che non giudica, il regista riesce a trasmettere empatia e a far riflettere. Non si tratta solo di raccontare la condizione degli hikikomori, ma di interrogare lo spettatore sulla solitudine contemporanea e sulle nuove forme di comunicazione che, pur mettendoci in contatto, spesso amplificano le distanze.

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