Italiana che vive in Germania confronta i prezzi del Lidl tra i due paesi: il verdetto è chiaro

Quando si parla di spesa quotidiana, il confronto tra Italia e Germania diventa sempre un tema caldo. A sollevare la curiosità questa volta è stata la tiktoker @ipassidiauri, italiana che vive stabilmente in Germania e che, durante le sue vacanze in Sardegna, ha deciso di confrontare i prezzi del Lidl nei due Paesi. Il risultato? Differenze evidenti, a volte sorprendenti, che raccontano molto più di una semplice etichetta sullo scaffale.

Yogurt e formaggi: differenze sottili ma importanti

Il primo prodotto preso in esame da Auri è lo yogurt greco. In Italia un singolo vasetto da 200 grammi costa 1,19€, mentre in Germania due vasetti da 150 grammi ciascuno arrivano a 1,39€. Se si guarda alla quantità totale, il prezzo tedesco risulta di poco più conveniente. Situazione diversa per il Grana Padano DOP grattugiato fresco: nel nostro Paese una confezione da 200 grammi costa 3,40€, mentre in Germania una confezione da 125 grammi arriva a 3,29€. In questo caso, il prodotto italiano offre un miglior rapporto qualità-prezzo e Lidl in Germania alza il prezzo per via dei costi di trasporto.

Prodotti base della dispensa: pasta, latte e tonno

La comparazione continua con gli alimenti che non mancano mai nelle cucine italiane. Il latte a lunga conservazione da un litro costa 0,95€ in Italia e 0,99€ in Germania, una differenza davvero minima. Diverso il discorso per la pasta: un chilo di tortiglioni in Italia costa 0,95€, mentre in Germania lo stesso formato si trova a 0,79€. Un dato curioso, visto che la pasta è considerata il simbolo della tradizione italiana. Entrambe sono a marchio Lidl.

La pasta della Lidl in Germania costa meno rispetto a quella italiana.
La pasta della Lidl in Germania costa meno rispetto a quella italiana.

Grande attenzione anche al tonno in scatola. In Italia, una confezione singola da 150 grammi costa 1,59€, mentre in Germania la stessa tipologia di prodotto costa 1,39€ ma con ben 50 grammi in più. Un dettaglio che rende evidente il vantaggio tedesco su questo prodotto molto richiesto nelle dispense di entrambe le nazioni.

Frutta e verdura: prezzi a confronto tra Italia e Germania

Il verdetto diventa ancora più interessante quando si osservano i banchi di frutta e verdura. In Italia, due chili di patate costano 4€, mentre in Germania due chili e mezzo arrivano a 3,60€. Situazione invertita per una busta da un chilo di piselli surgelati, che costa 1,79€ nel nostro Paese ma ben 2,39€ in Germania.

Le banane hanno un prezzo simile ma leggermente più basso in Germania: 1,29€ al chilo contro 1,39€ in Italia. Le zucchine invece risultano più convenienti nei supermercati italiani, con un prezzo medio di 1,50€ al chilo, contro i 1,90€ in Germania. Un equilibrio che mostra come ogni prodotto segua dinamiche diverse in base a disponibilità locale, trasporti e abitudini di consumo.

Carne e prodotti freschi: l’Italia resta più conveniente

Infine, Auri ha voluto analizzare il costo della carne, alimento centrale in entrambe le cucine. Un chilo di petto di pollo costa 8€ in Italia, mentre in Germania raggiunge i 10€. Una differenza netta, che conferma come i prodotti freschi abbiano un prezzo mediamente più alto oltre confine.

Dalla sua comparazione emerge un quadro chiaro: in Germania alcuni prodotti confezionati e di largo consumo possono risultare più convenienti, mentre in Italia i freschi, in particolare verdure e carne, rimangono competitivi. La tiktoker ha sottolineato che tutti i prodotti analizzati erano fuori dalle offerte promozionali, rendendo il confronto ancora più attendibile.

Il verdetto di Auri e le riflessioni dei consumatori

Ogni Paese ha i suoi punti di forza. Se in Germania pasta e tonno hanno prezzi vantaggiosi, in Italia il pollo e le zucchine risultano più accessibili. Questo confronto ha acceso un vivace dibattito sui social: molti italiani all’estero hanno confermato esperienze simili, sottolineando come la spesa cambi radicalmente a seconda del Paese in cui si vive. Tuttavia, considerando le differenze minime in termini di costo del 'carrello' ma quelle salariali non proprio minime, probabilmente vivere in Germania è più conveniente che in Italia. Il verdetto di Auri è chiaro: "Un tempo fare la spesa costava meno che in Germania, ora non più". L'inflazione ha colpito duramente il nostro paese e i salari non sono cresciuti, abbassando il cosiddetto potere d'acquisto.

Qualcuno prova a difendere la propria bandiera: in Germania, il prezzo della pasta può sembrare sorprendentemente basso, ma forse perché gli standard qualitativi sono più bassi. In Italia la qualità dei prodotti freschi resta un elemento centrale e spesso più vantaggioso. In entrambi i casi, i supermercati come Lidl rimangono punti di riferimento per chi cerca convenienza, anche se ogni carrello racconta una storia diversa a seconda del Paese in cui viene riempito. Qui il video completo della nostra connazionale:

@ipassidiauri Direi che non c’è più tutta questa differenza rispetto a qualche anno fa 🫣 . . #ipassidiauri #germaniaamodonostro #italianiallestero #italianiingermania #lidl ♬ suono originale - travelfamily

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