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Con 20 euro in tasca, in un mercato dell’Ecuador si può davvero riempire la dispensa. La content creator Victoria Toscano lo ha dimostrato in un video girato a Santo Domingo de los Tsáchilas, città famosa per i suoi grandi mercati agricoli. La ragazza mostra una banconota da 20 dollari americani – circa 18 euro al cambio attuale – e racconta cosa riesce a comprare.
Perché i prezzi sono così convenienti
A Santo Domingo arrivano i camion carichi di frutta e verdura destinati a rifornire gran parte dei supermercati e dei negozi di tutto l’Ecuador. È qui che i prodotti costano meno, perché acquistati direttamente all’ingrosso, spesso dai contadini. Per un cittadino locale i prezzi sono già accessibili, ma per un europeo o un americano risultano addirittura irrisori. Non dimentichiamo che l’Ecuador ha un PIL pro-capite tra i più bassi del Sud America, quindi la percezione del denaro cambia radicalmente.
Un carrello pieno di frutta e verdura fresca
Il tour di Victoria comincia con un casco di barbabietole, almeno quindici pezzi, pagato appena 2 dollari (1,80 €). Subito dopo mostra un broccolo, dal prezzo incredibile: 70 centesimi di dollaro, cioè 0,61 €. Con poco più di un euro si porta a casa un melone cantalupo medio, mentre quello più grande, dalle dimensioni simili a quelle di un’anguria media, viene venduto a 2,50 $ (2,18 €).

La lista continua con ingredienti tipici della cucina andina. Una bustina da 200 grammi di mote – il mais bianco gigante usato per zuppe e stufati – costa 75 centesimi (0,65 €). Per 1 dollaro (0,87 €) si può invece comprare una bustina di chocho, un particolare fagiolo andino ricco di proteine, spesso servito nelle insalate. E ancora: un sacco di cipolle da oltre un chilo e tre tuberi di camote (patata dolce) arrivano insieme a 1,50 $ (1,30 €).
Avocado, papaya ed esotici taxo
L’avocado, amatissimo anche in Europa, in Ecuador costa pochissimo: con 1 dollaro (0,87 €) se ne comprano tre prezzi. Con lo stesso importo si porta a casa un chilo di spinaci freschi, oppure tre peperoncini verdi. Impressionante anche il prezzo di un frutto quasi impossibile da trovare in Italia: il tomate de arbol, conosciuto come “tamarillo”: sette pezzi a 1 dollaro. Mezzo chilo di fragole fresche costa altrettanto, così come 4 taxo (1 $). Quest’ultimo è un frutto tropicale delle Ande, simile al maracuja, dalla polpa profumata e leggermente acidula, perfetta per succhi e dolci.
L’abbondanza non finisce qui: 2,3 chili di yuca (radice molto usata fritta o bollita) costano appena 1 dollaro. Con la stessa cifra si prendono mezzo chilo di arance grandi o una papaya gigante. Ancora più sorprendente è il prezzo dell’ananas: solo 50 centesimi di dollaro (0,43 €).
Le proteine non mancano
Non solo frutta e verdura. Al mercato di Santo Domingo si trovano anche uova in grandi quantità. Victoria mostra un vassoio con 60 uova, pagato 3,25 $ (2,83 €). Una cifra che in Europa basterebbe, nella migliore delle ipotesi, per una dozzina scarsa. Con questo acquisto, il paniere diventa completo: proteine animali, carboidrati, verdure e frutta.
Alla fine, facendo i conti, Victoria riesce a riempire borse e zaini con quantità enormi di alimenti freschi e genuini. Tutto questo con una spesa di circa 20€, poiché sfora il budget di circa 4 dollari, portandolo quindi a poco più di 20€. L’esperienza mostra non solo la differenza di costo della vita tra l’Ecuador e l’Europa, ma anche la ricchezza di un mercato tradizionale, dove i prodotti hanno ancora il sapore autentico della terra.
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