Italiani percorrono la via dei Samurai in Giappone: esperienza surreale tra Tokyo e Kyoto

Ecco una tappa meravigliosa e quasi surreale in Giappone per vivere un vero e proprio salto nel passato.

Camminare lungo la Via dei Samurai, tra Magome e Tsumago, significa davvero lasciarsi alle spalle il presente per immergersi in un tempo lontano, fatto di silenzi, natura e antiche tradizioni. Questo tratto della Nakasendo, la strada che collegava Kyoto a Edo (l’odierna Tokyo), è uno dei percorsi più suggestivi del Giappone, un corridoio naturale e culturale che custodisce l’anima autentica del periodo Edo.

La Nakasendo era una delle cinque grandi arterie volute dallo shogunato per collegare la capitale con il resto del Paese. Qui passavano i samurai, i daimyō e i mercanti, costretti a viaggiare periodicamente per mantenere i legami di fedeltà con il potere centrale. Ogni dieci chilometri sorgevano le stazioni di posta, veri e propri centri di vita e di scambio, dove i viaggiatori potevano riposare, mangiare e socializzare. Magome e Tsumago, due di queste città di posta, sono oggi conservate come piccoli scrigni, capaci di riportare alla luce lo spirito di un’epoca in cui la strada era il cuore pulsante della vita quotidiana.

Passeggiando tra le stradine lastricate, circondate da case di legno e botteghe tradizionali, si ha la netta sensazione che il tempo si sia fermato. Non ci sono insegne luminose, né automobili a interrompere l’armonia. Al loro posto, lenti rumori di passi sul selciato e il profumo del tè che arriva da piccole locande.

Giappone
La via dei Samurai in Giappone. Fonte: Instagram

La natura che accompagna il cammino

Il sentiero che unisce Magome a Tsumago si snoda per circa otto chilometri, un percorso accessibile anche a chi non è particolarmente allenato, ma che sa regalare emozioni profonde. Si cammina attraverso boschi di cedri altissimi, lambendo corsi d’acqua che scorrono limpidi e attraversando piccoli ponti di legno che sembrano usciti da un dipinto antico. Ogni curva svela un paesaggio nuovo, un angolo che invita alla contemplazione.

Ciò che rende questa esperienza unica è il silenzio: un silenzio vivo, rotto solo dal canto degli uccelli e dal fruscio delle foglie. È come se la natura stessa custodisse le memorie dei samurai e dei pellegrini che hanno calcato questo suolo secoli fa.

Durante il cammino, ci si può imbattere nelle storiche case da tè, che ancora oggi offrono ristoro gratuito ai viandanti. È un gesto che rimanda direttamente al passato, quando l’ospitalità era parte integrante del viaggio. Entrare in una di queste dimore, sorseggiare una tazza di tè caldo e osservare le pareti di legno scurite dal tempo significa compiere un piccolo rituale, un atto che riconnette il viaggiatore alla dimensione più intima e spirituale della Nakasendo.

Un’esperienza sospesa nel tempo tutta da vivere

Chi sceglie di percorrere la Via dei Samurai non intraprende soltanto una camminata, ma vive un’esperienza surreale, sospesa tra storia e natura. Non è raro provare la sensazione di essere parte di un film ambientato nel Giappone del XVII secolo, con l’immaginazione che corre ai samurai in marcia o ai monaci erranti in cerca di rifugio.

Tra Tokyo e Kyoto, due metropoli simbolo della modernità nipponica, esiste dunque un angolo che sfugge al tempo, un frammento di Giappone rimasto intatto. Percorrerlo significa riscoprire la lentezza, il rispetto per il paesaggio e la bellezza semplice di un mondo che ancora oggi riesce a emozionare.

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