Meglio una passeggiata lunga o corta con il tuo cane? La risposta dell'addestratore

Passeggiata con il cane, qualità contro quantità. Chi vive con un cane ha già provato tutto: uscite rapide per i bisogni, giri più lunghi per sgranchire le zampe, incontri con altri cani, esplorazioni lente a naso basso. Molti pensano che “più cammini, più il cane è felice”. L’addestratore spagnolo che gestisce il profilo TikTok @adiestramiento_n.humedas va in un’altra direzione: meglio una passeggiata di qualità, ricca di esplorazione olfattiva, che un’ora tirata senza pause. Questa la sintesi del suo video:

“Molti credono che una passeggiata lunga sia positiva, ma non è così. La chiave è la qualità, non la quantità. La durata non è importante. Un cane che cammina per un’ora senza esplorare, senza annusare qua e là, senza trascorrere qualche minuto in libertà, non se la sta godendo: sta solo seguendo un percorso imposto dal padrone. Al contrario, una passeggiata in cui ha il tempo di annusare, esplorare come vuole lui, fermarsi, socializzare o giocare, può essere un’esperienza migliore. L’olfatto è la principale fonte d’informazione del cane: gli permette di leggere il mondo, calmarsi e sentirsi sicuro. Cambia ragionamento: non si esce per camminare e basta, si esce per esplorare il suo mondo, al suo ritmo”.

Passeggiata cane: perché la lunghezza non basta (conta l’olfatto)

La scienza del comportamento conferma ciò che gli educatori cinofili ripetono da anni: l’olfatto guida l’esperienza del cane. Attività basate sul fiuto (“nosework”, piste, ricerca di odori) migliorano il benessere, riducono lo stress e favoriscono un atteggiamento più ottimista.

Sembra un'informazione banale ma non lo è: la passeggiata è del cane, non tua, quindi segui il suo ritmo. Se vuole fermarsi ad annusare, lasciaglielo fare.
Sembra un'informazione banale ma non lo è: la passeggiata è del cane, non tua, quindi segui il suo ritmo. Se vuole fermarsi ad annusare, lasciaglielo fare.

Tradotto nella vita quotidiana: una passeggiata più corta ma ricca di odori, micro-esplorazioni e soste di annusata vale più di chilometri senza libertà di scelta. Anche i programmi universitari di environmental enrichment includono la stimolazione sensoriale fra i pilastri del benessere canino. In pratica, lascia spazio al naso: il cane torna a casa più appagato e mentalmente stanco.

Come si costruisce una “passeggiata di qualità” (checklist pratica)

Per trasformare il giro di routine in una vera esperienza, imposta obiettivi chiari e rispetta il ritmo del cane. Ecco una scaletta che funziona in città e nei parchi:

  • Segmenta l’uscita: 5–10 minuti di “sniff-walk” libero (condotto morbido, il cane sceglie dove annusare), 10–15 minuti di camminata fluida, 3–5 minuti di calma e ricontatto, poi di nuovo sniffing. Cicli brevi tengono alta la qualità.
  • Varia i contesti olfattivi: siepi, cortecce, erba alta, grate, muretti. Lo stesso quartiere “cambia” ogni giorno per il naso del cane.
  • Inserisci micro-esercizi: un richiamo, un “fermo”, due passi al piede, uno scambio di gioco. Pochi minuti allenano l’autocontrollo senza spegnere l’esplorazione.
  • Socializza con criterio: saluti brevi e volontari con cani compatibili; niente “forzature” con soggetti tesi o invadenti.
  • Strumenti giusti: pettorina ad “H” e long line dove consentito, così da garantire sicurezza e libertà controllata.

Durata della passeggiata: da cosa dipende davvero (razza, età, meteo, salute)

Non esiste un numero sacro di minuti. Gli intervalli più citati (30–120 minuti totali al giorno) servono solo come cornice elastica: contano stato fisico, condizione corporea, età, temperatura e morfologia. Cani giovani e atletici reggono uscite più lunghe e dinamiche; soggetti senior, cuccioli, cani in sovrappeso o con patologie articolari lavorano meglio su sessioni più brevi, spezzate e dense di olfatto. L’esercizio regolare aiuta la gestione del peso, ma non deve sforare il margine di sicurezza.

Capitolo caldo e brachicefali (Bulldog, Carlino, ecc.): la gestione diventa ancora più prudente. Queste razze rischiano il colpo di calore e faticano a dissipare calore durante l’attività. In estate o nelle ore più calde, riduci intensità e durata, sposta le uscite a mattina presto o sera, privilegia percorsi ombreggiati, porta acqua, valuta di saltare la camminata sportiva a favore di sniffing calmo in zone fresche. Anche con cani “normocefali”, vale la regola d’oro: se aumentano ansimo, andatura incerta o si fermano spesso, scala subito.

Sicurezza e contesto: poche regole che fanno la differenza

Una bella passeggiata non ignora le regole di sicurezza. In campagna o in aree naturali resti sui sentieri, richiami il cane prima di attraversare zone sensibili, raccogli le deiezioni e fai attenzione a rifiuti o oggetti taglienti. In città controlli il calore dell’asfalto con il dorso della mano, eviti marciapiedi brucianti nel tardo pomeriggio estivo, usi luci e elementi riflettenti se esci al buio. Se il contesto non consente sniffing libero (traffico, affollamento, eventi), inserisci pit stop olfattivi mirati: una aiuola tranquilla, una striscia di verde laterale, un viale meno battuto.

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