Su RaiPlay c'è un film che tiene il pubblico col fiato sospeso ed è attualmente il più visto dagli italiani: si trova al primo posto nella classifica della piattaforma di streaming.
Tra i titoli più visti su RaiPlay c’è un film che ha conquistato il pubblico grazie alla sua trama avvolgente e alla tensione psicologica che non lascia scampo. Si tratta di La doppia vita di Madeleine Collins, thriller del 2021 diretto da Antoine Barraud. In testa alla classifica della piattaforma, la pellicola ha riportato l’attenzione sul fascino dei film europei capaci di raccontare drammi intimi e complessi senza ricorrere a eccessi spettacolari. Al centro della storia c’è Virginie Efira, attrice belga ormai amatissima dal pubblico francese e internazionale. La sua interpretazione dà corpo e anima a una donna divisa tra due mondi, due famiglie e due identità che rischiano di crollarle addosso.
Il film più visto su RaiPlay lascia tutti col fiato sospeso: gli italiano lo stanno apprezzando
La protagonista si chiama Judith Fauvet. Nella sua vita in Francia appare come una donna realizzata: traduttrice professionista, moglie di Melvil, un apprezzato direttore d’orchestra, e madre di due figli. Un ritratto di normalità, dietro al quale si nasconde però un segreto inquietante. Oltre confine, in Svizzera, Judith si reinventa completamente. Qui assume l’identità della sorella defunta e vive con Abdel, un uomo che ama profondamente, accudendo la piccola Ninon come fosse sua figlia. Due case, due ruoli, due affetti che non dovrebbero mai incontrarsi.

Per mantenere questa doppia esistenza, Judith costruisce un labirinto di menzogne. Giustifica le sue assenze con viaggi di lavoro, sfrutta documenti falsi e si muove tra confini e segreti con la freddezza di chi sa di rischiare tutto. Ma le crepe non tardano ad arrivare. I figli, sempre più sospettosi, iniziano a percepire l’incoerenza dei suoi comportamenti. Abdel fatica ad accettare una relazione che appare fragile e sospesa. Intanto, coincidenze sempre più pericolose spingono Judith verso l’inevitabile caduta. Il peso della menzogna si fa insostenibile, e la donna si ritrova intrappolata in una rete che lei stessa ha creato. Quando la verità emerge, le conseguenze sono devastanti e mostrano con crudezza il prezzo del vivere nell’inganno.
Un thriller psicologico che colpisce al cuore
Quello che rende La doppia vita di Madeleine Collins un film diverso dai soliti thriller è il modo in cui affronta il tema dell’identità. Non ci sono inseguimenti o colpi di scena costruiti a tavolino, ma una tensione lenta, che cresce a ogni sguardo e a ogni parola non detta. La regia di Antoine Barraud gioca con atmosfere hitchcockiane, con ambienti eleganti ma carichi di inquietudine, e con un ritmo che trascina lo spettatore in un vortice emotivo. Lo spettatore si trova a vivere l’angoscia della protagonista, oscillando tra empatia e giudizio.
Virginie Efira offre una performance magnetica. Riesce a rendere credibile una donna che ama sinceramente entrambe le sue famiglie, pur sapendo di tradire tutti. Il suo volto diventa il riflesso di una lotta interiore continua, tra desiderio di libertà e paura di perdere tutto. Il film affronta questioni che vanno oltre la semplice vicenda personale. Si parla di fragilità dei legami familiari, della necessità di sentirsi amati e riconosciuti, ma anche del limite sottile tra verità e menzogna.
Il personaggio di Judith rappresenta una donna intrappolata dalle proprie scelte, che finisce per costruire un castello di bugie destinato a crollare. È una metafora potente di quanto sia difficile conciliare ruoli e aspettative diverse, senza sacrificare una parte di sé. La doppia vita non è solo un inganno agli altri, ma diventa soprattutto una prigione interiore. Barraud lo racconta con sguardo lucido, senza indulgere in moralismi, ma mostrando quanto possa essere devastante vivere sotto una falsa identità.
Perché guardarlo su RaiPlay
Il successo su RaiPlay non sorprende. La doppia vita di Madeleine Collins cattura fin dai primi minuti e tiene alta l’attenzione fino al finale. Non è un film da guardare distrattamente, ma un’opera che richiede attenzione e che lascia dietro di sé domande e riflessioni. Chi ama i thriller psicologici troverà una storia elegante e profonda.
Chi preferisce i drammi familiari scoprirà una narrazione intensa, capace di scavare nei sentimenti più nascosti. Il risultato è un equilibrio raro tra tensione narrativa e introspezione. Il primato nella classifica di RaiPlay dimostra che il pubblico italiano apprezza sempre di più film che sanno unire qualità, recitazione di livello e storie capaci di restare impresse.
