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Lavorare nelle miniere in Australia è diventato negli ultimi anni un vero e proprio trend tra chi cerca un impiego ben pagato e con spese praticamente azzerate nel paese oceanico. Non si parla soltanto del classico lavoro da picconatori in galleria, perché le aziende che gestiscono le miniere assumono anche personale per la cucina, per le pulizie e persino per bar e mense. La sicurezza resta un punto fermo, i controlli sono rigidi e chi decide di intraprendere questa avventura riceve vitto, alloggio e persino il volo pagato dall’azienda. Non sorprende che sempre più italiani e in generale expat abbiano iniziato a guardare con interesse a questa possibilità.
Lavorare nelle miniere in Australia: stipendi alti e poche spese
I motivi che spingono tanti giovani non-australiani a trasferirsi nelle aree remote dell’Australia sono chiari. Gli stipendi sono alti, soprattutto nei weekend quando le tariffe orarie crescono, e le spese personali sono ridotte al minimo perché tutto viene coperto dall’azienda. Questo significa che gran parte del guadagno può essere messo da parte. Certo, i turni sono lunghi e spesso intensi, ma la prospettiva di tornare a casa con un gruzzolo importante rende il sacrificio molto più leggero.
I contratti possono essere di alcune settimane oppure estendersi per due o tre mesi, non sempre consecutivi. Si tratta di un lavoro discontinuo, ma che offre una flessibilità che per molti rappresenta un vantaggio. La concorrenza, però, è cresciuta nell'era post-Covid: sempre più stranieri tentano di entrare in questo mondo, attratti dalle prospettive economiche.
L’esperienza di un italiano nelle miniere australiane
Tra chi ha deciso di raccontare la propria esperienza c’è anche un content creator italiano conosciuto online come @king_delle_banane. In un video diventato virale sui social ha mostrato senza filtri la sua ultima busta paga, generando grande curiosità. Un gesto di trasparenza che ha messo in luce in modo concreto quanto può guadagnare chi lavora nelle miniere australiane.

Nel dettaglio, il ragazzo ha spiegato di aver lavorato cinque giorni consecutivi per un totale di 55 ore. I suoi turni sono iniziati di mercoledì e terminati la domenica, con giornate da 11 ore ciascuna. La paga oraria base, definita “day shift”, era di 37,90 dollari australiani (circa 21,60 euro). Le ore serali, invece, classificate come “night shift” perché superano le 17, sono state pagate leggermente di più: 40,70 dollari australiani (23,20 euro).
Quanto si guadagna davvero
Alla fine della settimana, il totale lordo è arrivato a 2.098 dollari australiani (circa 1.195 euro). Tolte le tasse, calcolate al 15%, l’importo netto è stato di oltre 1.780 dollari (1.014 euro). Più di 1000€ per cinque giorni di lavoro, senza spese di alcun tipo: non male. Dividendo la cifra per i cinque giorni effettivamente lavorati, il risultato supera i 350 dollari al giorno (199 euro). Lo stesso content creator ha sottolineato che, se avesse lavorato per un’intera settimana, avrebbe portato a casa circa 2.500 dollari netti (1.425 euro).
Si tratta di cifre che, rapportate alla mancanza di spese quotidiane per cibo e alloggio, permettono di accumulare risparmi molto più velocemente rispetto ad altri lavori tradizionali. Non a caso, i social sono pieni di testimonianze di giovani che raccontano come abbiano potuto mettere da parte cifre consistenti in pochi mesi.
Un lavoro che affascina sempre più italiani
Il fascino delle miniere australiane, quindi, non riguarda soltanto l’aspetto economico. C’è anche la possibilità di vivere un’esperienza insolita, in contesti naturali spettacolari e con persone provenienti da ogni parte del mondo. Certo, bisogna mettere in conto la fatica, la lontananza da casa e la discontinuità dei contratti, ma molti scelgono comunque di provarci.
Il caso di @king_delle_banane non è isolato: altri italiani hanno già raccontato come abbiano trovato in Australia non solo un lavoro ben retribuito, ma anche un modo per cambiare la propria vita quotidiana. Alla fine, ciò che rimane è una somma consistente in banca e un’esperienza unica da portare con sé per sempre.
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