Il creatore di contenuti, Francesco Zini, è stato nel ristorante stellato dell'ex giudice di MasterChef, Antonia Klugmann: ecco che cosa ha mangiato e il conto finale.
Un’esperienza gastronomica che non si dimentica facilmente. L’influencer Francesco Zini, conosciuto su Instagram come @francesco_zini, ha raccontato la sua visita al ristorante stellato di Antonia Klugmann, volto noto al grande pubblico anche per il periodo in cui è stata giudice di MasterChef Italia. Il locale si trova a Dolegna del Collio, in provincia di Gorizia, immerso nella natura del Friuli-Venezia Giulia, ed è diventato negli anni un punto di riferimento per chi ama una cucina raffinata ma soprattutto attenta al tema della sostenibilità.
Zini ha sottolineato come l’ambiente del ristorante lo abbia colpito fin da subito. Non solo per l’eleganza degli spazi, ma per il clima intimo e raccolto che avvolge i commensali, regalando una sensazione di familiarità non comune nei ristoranti stellati. A fare la differenza, secondo lui, è la filosofia che guida la chef Klugmann, capace di trasformare ingredienti semplici e stagionali in piatti sorprendenti, capaci di emozionare e incuriosire.
Va al ristorante dell'ex giudice di MasterChef Klugmann: tutto quello che ha mangiato
Come da tradizione nei locali di questo livello, il pasto è iniziato con i grissini, vero biglietto da visita della cucina. L’offerta del ristorante prevede due percorsi degustazione, uno da sette e uno da dieci portate, ma esiste anche la possibilità di ridurre ulteriormente il menu, togliendo alcune preparazioni. Francesco e i suoi compagni di tavolo hanno scelto il percorso più lungo, desiderosi di vivere fino in fondo l’esperienza pensata dalla chef.
La sequenza dei piatti è stata un vero viaggio sensoriale. Si parte da un pane preparato con farina di riso e fiori di zucchina, che ricordava la leggerezza di una crêpe, per poi proseguire con una zucchina friulana passata in padella e accompagnata da due salse diverse: una a base di friggitelli e robiola, l’altra con noccioline. Un inizio che già racchiudeva la cifra stilistica della Klugmann, ovvero l’attenzione ai prodotti del territorio unita a combinazioni di gusto insolite ma perfettamente bilanciate.
La degustazione è continuata con un piatto che ha sorpreso Zini per delicatezza e originalità: fragola in umido, cotta nel suo brodo, arricchita da un pesto di erbe di campo e una foglia di ortica. Una proposta che rompe le regole, portando il frutto in un contesto salato. Poco dopo è arrivato un pane raffermo, passato sul ferro e servito con una salsa ottenuta da pane e acqua, semi di finocchio e vino bianco. Preparazioni che sembrano umili ma che, nelle mani di una chef come Klugmann, diventano autentiche esperienze di gusto.
I ricci di mare e lumaca: esperienza da provare
Tra i piatti che hanno conquistato l’influencer spiccano le cozze servite con basilico e acqua di parmigiano, un accostamento tanto inatteso quanto elegante, e i ravioli di pomodorino verde con una leggera grattugiata di liquirizia. Non sono mancati piatti di mare dal sapore intenso, come la mazzancolla cotta al barbecue e ricoperta con lardo, servita insieme a rucola cruda e cotta. A colpire molto Zini sono stati anche i ravioli di lingua accompagnati da acqua al sambuco e maionese al dragoncello, esempio perfetto di come la cucina possa unire tecnica e creatività.
Il percorso ha riservato anche momenti più audaci, come il piatto con ricci di mare e lumaca, dal sapore deciso ma meno estremo di quanto l’influencer si aspettasse. Ancora più sorprendente è stata l’animella fritta con melanzana, portata che ha diviso i palati ma che dimostra la volontà della chef di spingersi oltre la comfort zone degli ospiti.
I dolci e il conto finale: quanto ha speso
La parte dolce del menu ha lasciato Zini entusiasta. Prima una gelatina ai fiori con crema chantilly, aceto e miele, poi un gelato al fagiolo con rosmarino e carrube, che si è rivelato una delle sorprese più apprezzate della serata. Infine, la piccola pasticceria con noce, tartufino alle erbe e un curioso prezzemolo zuccherino ha concluso un percorso che ha saputo unire poesia e tecnica.

Il conto finale è stato di 319 euro in due, una cifra che Francesco ha giudicato onesta considerando la qualità della proposta e l’esperienza complessiva. Non un dettaglio da poco, visto che spesso i ristoranti stellati sono percepiti come irraggiungibili. Qui, invece, il rapporto qualità-prezzo sembra convincere anche chi li racconta sui social.
Per Zini la cena da Antonia Klugmann è stata una vera scoperta, un viaggio nel gusto e nella natura del Friuli che merita di essere raccontato. La sostenibilità, il rispetto delle stagioni, la valorizzazione degli ingredienti semplici e locali diventano strumenti per creare un’esperienza che non ha nulla di scontato. Non è soltanto alta cucina, ma un modo di raccontare il territorio e la sua anima attraverso il piatto.
