Cile, entra in un supermercato e mostra cosa si compra con un'ora di stipendio

Diego Ordenes, conosciuto su Instagram come diewolf.cl, ha deciso di raccontare in prima persona la realtà dei salari minimi nel suo Paese d’origine. Nato e cresciuto in Cile, ma trasferitosi in Irlanda, dove gli stipendi sono più alti ma il costo della vita è decisamente più elevato, Diego è tornato a Santiago per le vacanze estive e ha registrato alcuni contenuti che hanno suscitato grande curiosità.

Il salario minimo in Cile e cosa permette di acquistare

Nel 2025 il salario minimo cileno corrisponde a 529.000 pesos, circa 470-550 euro (il rapporto tra pesos ed euro è parecchio ondivago), per un impiego di 44 ore settimanali. In termini orari significa guadagnare 2.770 pesos, poco più di 2,47 euro. Per dimostrare cosa significhi davvero vivere con questo livello di reddito, Diego ha scelto di entrare in un supermercato e di comprare soltanto ciò che un’ora di lavoro consente di portare a casa.

Il risultato è stato sorprendente per chi non conosce la realtà locale. Con meno di 3.000 pesos, infatti, ha potuto acquistare:

  • Un chilo di riso in offerta a 1.000 pesos (circa 0,89€).
  • Una confezione di salsa di pomodoro “Pomarola” a 820 pesos (0,74€).
  • Due pacchi di spaghetti da mezzo chilo a 1.000 pesos (0,45€ ciascuno).

“Nient’altro. Questo è quello che posso comprare con un’ora di stipendio in Cile”, ha commentato Diego, sottolineando come molti connazionali lamentino un potere d’acquisto ancora troppo basso.

Il costo della vita in Cile rispetto all’Europa

I dati del 2025 mostrano come il costo della vita in Cile sia mediamente più basso rispetto a quello europeo. A Santiago, ad esempio, vivere costa circa il 27% in meno rispetto all’Italia. I prezzi dei generi alimentari oscillano fra il 15% e il 60% in meno: latte, pane, carne e frutta risultano sensibilmente più economici.

Un pasto in un ristorante di fascia media costa tra i 6 e i 10 euro, mentre una notte in un hotel a tre stelle si aggira intorno ai 64 euro. Nonostante i salari siano inferiori a quelli europei, la proporzione con le spese quotidiane consente a molti cileni di mantenere una vita relativamente sostenibile.

Un chilo di riso in offerta in CIle costa 0.89€
Un chilo di riso in offerta in CIle costa 0.89€

Salari, PIL e potere d’acquisto nel 2025

Il salario minimo attuale è in crescita rispetto agli anni passati, e gli stipendi medi in settori qualificati superano i 2.000.000 CLP, equivalenti a oltre 2.000 euro lordi. Il PIL pro capite PPP dovrebbe raggiungere quota 30.140 dollari entro la fine del 2025, uno dei valori più alti dell’America Latina.

Nonostante questi dati incoraggianti, la disuguaglianza sociale continua a rappresentare una sfida. Il potere d’acquisto reale è frenato dall’inflazione, che dopo i picchi tra il 2022 e il 2024 si dovrebbe stabilizzare attorno al 3-3,5% annuo. Molte famiglie riescono comunque ad accedere a beni e servizi a prezzi competitivi rispetto ad altri Paesi latinoamericani.

Prospettive economiche e qualità della vita

Le tendenze macroeconomiche del 2025 indicano una fase di ripresa. La crescita del PIL è sostenuta dalla domanda interna e da investimenti pubblici in infrastrutture, istruzione e sanità. Grazie agli accordi di libero scambio, i consumatori possono accedere a prodotti internazionali a costi più bassi.

Per chi vive in Cile, la quotidianità resta sostenibile, soprattutto in confronto con molte realtà europee. Tuttavia, la distribuzione del reddito e la pressione inflazionistica continuano a pesare sulla qualità della vita. Il caso mostrato da Diego Ordenes nel supermercato diventa così emblematico: un’ora di lavoro non basta per riempire il carrello, ma fotografa con precisione il rapporto fra salari e beni di prima necessità.

Cile 2025: opportunità e limiti

Il Cile rimane un Paese in cui il costo della vita appare abbordabile per chi guadagna stipendi medi o alti, soprattutto se confrontato con l’Europa. Per i lavoratori al salario minimo, invece, il margine di spesa resta ridotto. L’esperimento sociale di Diego dimostra che, pur con prezzi più bassi, il potere d’acquisto non sempre si traduce in benessere reale per tutti i cittadini.

Fra crescita economica, stabilità politica e nuove opportunità di mercato, il Cile continua a rappresentare un caso interessante in America Latina. Tuttavia, l’equilibrio tra redditi e spese rimane la chiave per capire fino a che punto un Paese possa garantire una qualità della vita soddisfacente ai propri cittadini. Un video dall'impostazione simile era stato registrato in Germania, mostrando una differenza significativa in termini di quantità di prodotti acquistabili lavorando 60 minuti.

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