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Anastasia Pezzella, content creator italiana appassionata di viaggi, ha deciso di raccontare la sua esperienza in un luogo che spesso rimane ai margini delle rotte turistiche europee: la Moldavia. Con i suoi 2,8 milioni di abitanti, questa nazione situata tra Romania e Ucraina ha una popolazione di poco più numerosa di quella della sola Roma, che ne conta circa 2,7 milioni (ufficiali...). Un dato che fa comprendere quanto il Paese sia raccolto e, allo stesso tempo, ricco di tradizioni locali. Ma ciò che ha catturato maggiormente l’attenzione della viaggiatrice è stata l’esperienza dentro un supermercato moldavo, dove le abitudini di consumo appaiono molto diverse rispetto a quelle italiane.
Le stranezze di un supermercato moldavo
Quando Anastasia è entrata per la prima volta in un supermercato della Moldavia, non ha potuto fare a meno di notare subito alcune particolarità. La prima riguarda le salse e i condimenti: non sono confezionati in vetro o barattoli, bensì in bustine di plastica con un piccolo tappo sull’estremità, simili a quelle che in Italia contengono succhi o frullati per bambini. Un dettaglio che sorprende chi è abituato ai classici contenitori di maionese o ketchup, il cui contenuto va 'schiacciato' o preso col cucchiaino.

La seconda stranezza riguarda il latte. In Italia lo troviamo quasi sempre in bottiglie di plastica o nei bricchi di cartone, mentre in Moldavia è ancora diffusa la vendita in buste di plastica prive di tappo o aperture richiudibili. Una soluzione economica, ma poco pratica per chi è abituato a conservare il latte senza versarlo in un contenitore separato.
Birre da record e bottiglie sorprendenti
Un altro elemento che ha lasciato senza parole la content creator è stata la quantità e il formato delle birre moldave. Tra gli scaffali, Anastasia ha trovato una bottiglia di plastica da 2,5 litri dal colore scuro, che inizialmente le è sembrata una bevanda gassata misteriosa. Solo dopo ha scoperto che si trattava della Caraiman, una birra molto diffusa in Moldavia. Il prezzo? Circa 2€. Nei Paesi dell’Est Europa, infatti, la birra in plastica è piuttosto comune, mentre in Italia è quasi impossibile trovare contenitori diversi da lattine e bottiglie di vetro.

Accanto alla Caraiman, spiccava anche la Finch, una birra dal colore aranciato, contenuta in bottiglie trasparenti da 1,5 litri. Questi formati sorprendono chi proviene da un Paese come l’Italia, dove solitamente una bottiglia di birra non supera i 66 centilitri.
Dolci freddi in formato insolito
Non potevano mancare le curiosità dal banco frigo. In Moldavia i gelati spesso non vengono venduti in vaschette o confezioni singole, ma in veri e propri “salsicciotti” da tagliare con il coltello. Una soluzione che ricorda più un salume che un dolce estivo. Anastasia ha voluto provare due alternative meno estreme: un gelato su stecco al gusto Dubai Chocolate e un altro senza stecco, dalla forma simile a un Mochi, sempre al cioccolato. Dopo averli assaggiati, la viaggiatrice ha ammesso che non l’hanno conquistata del tutto, confermando quanto i gusti locali possano differire da quelli italiani.
Costo della vita in Moldavia: il più basso d’Europa
Oltre alle stranezze dei supermercati, la Moldavia ha attirato l’attenzione di Anastasia per un altro motivo: il costo della vita. Diverse classifiche internazionali confermano che il Paese si colloca tra i più economici d’Europa. Questo si riflette sui prezzi quotidiani, spesso impensabili per un italiano abituato al caro-vita.
- Trasporto pubblico: appena 0,30 € per una corsa semplice.
- Pernottamenti: da 15 € per un ostello, 40-50 € per un hotel a 3 stelle, fino a 80-120 € per un 4-5 stelle.
- Ristorazione: un menu al McDonald’s costa circa 5 €, mentre in un ristorante di fascia media si spendono 12-15 € a pasto.
- Sigarette: circa 3 € al pacchetto, un prezzo ben diverso da quello italiano.
Acquistare una birra da 2,5 litri con soli 2 euro o cenare fuori con meno di 15 euro rappresenta una realtà quotidiana per i moldavi. Un’esperienza che agli occhi di molti italiani sembra quasi incredibile, soprattutto se rapportata al livello dei prezzi nelle nostre città.
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