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La fama di Nusr-Et, la catena di ristoranti fondata da Nusret Gökçe, meglio conosciuto come Salt Bae, continua a far discutere. Nonostante le critiche per i prezzi stellari, le chiusure negli Stati Uniti e le immancabili polemiche, il brand resta uno dei più chiacchierati al mondo. In attesa dell’apertura del primo Nusr-Et a Milano, un content creator italiano ha deciso di vivere l’esperienza nel locale che ha dato il via al mito: la storica sede di Istanbul.
Jana, il food creator napoletano che ha provato Nusr-Et Istanbul
Il protagonista di questa esperienza è Jana, nome d’arte di Gian Andrea Squadrilli, food creator napoletano appassionato di cucina molto seguito sui social. Jana si è recato a Istanbul per assaggiare i piatti del primo ristorante di Salt Bae, il luogo in cui nacque la celebre “spolverata di sale” che ha reso Gökçe una star virale mondiale. Non ha voluto strafare, come racconta ai suoi follower, evitando i piatti eccessivi come la carne ricoperta d’oro o le costosissime bistecche immerse nel burro, preferendo piatti più semplici e accessibili.
La scelta è ricaduta su un controfiletto, un hamburger, alcune fritture e il tradizionale baklava con gelato alla vaniglia, uno dei dolci simbolo della cucina turca. Un’esperienza dal sapore autentico, che permette di capire meglio l’essenza del brand prima ancora che arrivi in Italia.
Cosa ha ordinato e come ha trovato i piatti
Il controfiletto è stato giudicato “succoso e tenero, buono ma non buonissimo”, leggermente carente di sapore rispetto alle aspettative. Meglio è andata con l’hamburger, descritto come “molto succoso” e condiviso con la persona che lo accompagnava. "Probabilmente la cosa più buona che ho mangiato qui", ha fatto sapere.
Tra le sorprese, il fiore di cipolla fritto, simile agli onion rings ma con una consistenza particolare: “ricorda le patate fritte miste a onion rings”, ha raccontato Jana. Meno convincente invece la porzione di patatine al tartufo, dove il sapore del tartufo è risultato “poco notevole”.

A chiudere la cena, il baklava con gelato alla vaniglia, servito con un piccolo show da parte del cameriere, accompagnato da una musica ritmata con coltello e forchetta: un rituale che ormai caratterizza l’esperienza Nusr-Et e che strappa sempre un sorriso ai clienti. Anche questo piatto è stato definito "molto buono".
Lo scontrino della cena: quanto costa mangiare da Nusr-Et a Istanbul
Il vero punto caldo quando si parla di Nusr-Et resta lo scontrino. Nel caso di Jana, la spesa complessiva è stata di circa 50 euro a persona. Nel dettaglio: il controfiletto ha avuto un prezzo di 38 euro, l’hamburger 12 euro, il fiore di cipolla e le patatine al tartufo 5 euro ciascuno. Da bere, una San Pellegrino a 3,80 euro, mentre il dolce ha avuto un costo di 6,15 euro.
Un conto che, se confrontato con le cifre astronomiche che spesso circolano sui social per i ristoranti Nusr-Et, risulta tutto sommato contenuto, soprattutto considerando che si tratta della sede storica di Istanbul.
Nusr-Et Milano: l’attesa per la prima apertura italiana
L’esperienza di Jana anticipa quello che presto vivranno anche gli italiani. Dopo anni di indiscrezioni e rinvii, Nusr-Et Milano aprirà le porte all’interno di Casa Brera, esclusivo hotel del gruppo Marriott situato nel cuore della città, a due passi dal Duomo e dal Teatro alla Scala. L’annuncio è arrivato direttamente da Salt Bae sui social, con un post che lo ritraeva mentre firmava l’accordo con Giuseppe Statuto, proprietario dell’immobile.
L’arrivo a Milano è già stato salutato da una pioggia di commenti di vip internazionali, da José Mourinho a Kakà, da Conor McGregor a Hakan Calhanoglu. Resta da capire quale sarà la reazione del pubblico meneghino di fronte a prezzi che in molti giudicano esorbitanti. Di certo, l’apertura non passerà inosservata e porterà con sé un enorme impatto mediatico.
