Indice dei contenuti
Una content creator spagnola, Ariane Hoyos, durante un viaggio in Scozia ha deciso di mettere alla prova il suo coraggio davanti a uno dei piatti più iconici e controversi della tradizione scozzese: l’haggis. Non un cibo qualunque, ma una preparazione che affonda le radici nella storia del Paese e che ancora oggi rappresenta una sfida per molti turisti. Il video pubblicato online ha già catturato l’attenzione, perché mostra un piatto che, ascoltando o leggendo gli ingredienti, non è in alcun modo adatto agli stomaci deboli.
La prova di Ariane Hoyos e la prima reazione
Nel suo video, Ariane apre la presentazione con parole chiare: “Polmone, fegato e cuore della pecora, tutto cucinato letteralmente dentro lo stomaco dell’animale: vi presento l’Haggis, il piatto tipico più famoso di tutta la Scozia”. Dopo aver infilzato con la forchetta un piccolo pezzo, l’assaggio non la sorprende in negativo. Anzi, esclama: “Wow, è buono. Il sapore è molto forte, però buono. È anche piccante, non me lo aspettavo”.

Subito dopo prova un po’ di purè di patate e rape, accompagnati da una salsa al whisky: “Buono, molto buono, il whisky lo rende ancora più particolare”. La sua reazione mostra come un piatto spesso temuto dai turisti possa invece regalare sensazioni inaspettate.
Cos’è davvero l’haggis
L’haggis è un insaccato tradizionale preparato con frattaglie di pecora – cuore, fegato e polmoni – a cui vengono aggiunti cipolla, fiocchi d’avena, strutto, spezie e sale. Il tutto viene mescolato con brodo e, in origine, cotto nello stomaco dell’animale. Oggi, però, per motivi igienici e pratici si utilizza spesso un involucro sintetico. Questo piatto viene servito quasi sempre con purè di patate, chiamate “tatties”, e purè di rape, note come “neeps”. A completare il rituale gastronomico non può mancare un bicchierino di whisky, che intensifica i sapori. La preparazione dell’haggis non è un’invenzione recente: già nei secoli scorsi veniva consumato dai pastori scozzesi, ed è rimasto fino a oggi uno dei simboli più riconoscibili della cucina nazionale.
La Burns Night e la tradizione scozzese
Ogni 25 gennaio in Scozia si celebra la Burns Night, la serata dedicata al poeta nazionale Robert Burns. Durante questo evento, l’haggis diventa protagonista assoluto: viene portato in sala con una vera e propria cerimonia, accompagnato da cornamuse e da versi del celebre “Address to a Haggis” scritto da Burns stesso. È in questa occasione che la tradizione gastronomica si intreccia con la cultura e la poesia, trasformando un semplice piatto in un rito collettivo. Partecipare a una Burns Night permette di vivere una delle esperienze più autentiche e caratteristiche della Scozia.
Lo scherzo del “wild haggis” e l’umorismo scozzese
Accanto alla tradizione gastronomica, come spiega anche la content creator nel video, esiste anche un lato più leggero e ironico. Da decenni gli scozzesi amano scherzare con i turisti parlando del cosiddetto “wild haggis”, un animale immaginario che popolerebbe le Highlands. Secondo la leggenda, avrebbe le gambe di lunghezza diversa su ciascun lato del corpo, caratteristica che gli permetterebbe di correre sulle montagne senza mai cadere. I visitatori meno informati vengono invitati a “cacciare” questa creatura nei boschi e, per rendere la storia ancora più credibile, alcuni musei espongono modelli finti che alimentano il mito.

Il fenomeno ha avuto una diffusione così ampia che, secondo un sondaggio del 2003, circa il 33% dei turisti statunitensi credeva realmente che l’haggis fosse un animale selvatico, mentre il 23% era convinto di poterlo addirittura cacciare. Oggi, sui social network come TikTok e Reddit, continuano a circolare video e immagini che raccontano presunti avvistamenti del wild haggis, rendendo la leggenda ancora più longeva e popolare.
