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Arrivare in Australia può essere l'inizio di un'avventura indimenticabile, ma anche in un percorso a ostacoli se non si rispettano le rigidissime regole doganali. Lo ha scoperto a sue spese l’attrice indiana Navya Nair, che dopo un lungo viaggio da Kochi con scalo a Singapore ha ricevuto una multa di quasi 2.000 dollari. Il motivo? Un gajra di gelsomini, una tradizionale ghirlanda di fiori che le era stata donata dal padre.
Il viaggio e la ghirlanda di fiori incriminata
Secondo quanto riportato dalla stampa locale, Navya Nair era partita dall’India con due ghirlande di fiori: una da indossare subito, l’altra conservata nel bagaglio a mano per poterla portare in Australia. Un gesto semplice e affettuoso, che tuttavia si è rivelato un errore costoso. Al suo arrivo al Melbourne International Airport, i funzionari della dogana hanno scoperto i fiori non dichiarati e hanno applicato immediatamente la sanzione da circa 2.000 dollari australiani, al cambio del 17 settembre oltre 1.110€.
In Australia, infatti, non è vietato portare fiori freschi, ma è obbligatorio dichiararli sull’Incoming Passenger Card. Le autorità devono verificare che non contengano parassiti, funghi o malattie in grado di minacciare l’ecosistema locale. Nel caso dell’attrice, l’omissione della dichiarazione è bastata per scatenare la pesante multa.
La legge australiana e i rischi per chi viaggia
Il Dipartimento dell’Agricoltura, della Pesca e delle Foreste (DAFF) stabilisce norme rigidissime. Un viaggiatore può portare fino a sei piccoli mazzi o scatole di fiori, ma deve sempre dichiararli per permettere agli ufficiali di biosecurity di controllarli. Se un passeggero non rispetta questa regola, rischia multe fino a 6.600 dollari australiani. Non è raro che vengano sequestrati alimenti, piante o persino scarpe sporche di terra, considerate un pericolo per la biodiversità del Paese.

Nair ha ammesso l’errore, dichiarando: “Quello che ho fatto era contro la legge. È stato un errore commesso in buona fede, ma l’ignoranza non è una scusa”. L’attrice si trovava in Australia per partecipare a un evento dedicato all’Onam, il festival del raccolto tipico dello Stato indiano del Kerala.
Gli oggetti vietati o da dichiarare in Australia
Il caso di Navya Nair non è isolato. Molti turisti europei e asiatici restano sorpresi dalla severità dei controlli. Ecco alcuni tra gli oggetti che più spesso causano problemi:
- Alimenti e vegetali: frutta e verdura fresche o secche, semi, riso crudo, piante vive, fiori freschi o essiccati.
- Prodotti animali: carne fresca o lavorata, salumi, uova e derivati, miele e prodotti dell’apicoltura.
- Oggetti contaminati: scarpe, biciclette, tende e attrezzatura sportiva con tracce di terra.
- Materiali proibiti: armi, droghe, medicinali senza prescrizione, prodotti contraffatti, animali vivi e conchiglie.
Anche un semplice snack dell’aereo avanzato può comportare conseguenze spiacevoli se non viene dichiarato. L’Australia tutela con grande rigore il proprio ecosistema, e perfino una piccola quantità di terra sotto le scarpe può portare a controlli e sanzioni.
Lezioni da imparare per i viaggiatori
Il caso dell’attrice indiana diventa un monito per chiunque voglia recarsi in Australia. Non importa se si tratta di un fiore simbolico, di una confezione di cibo portata da casa o di un oggetto apparentemente innocuo: ciò che conta è dichiarare sempre tutto al momento dell’arrivo. Questo permette alle autorità di valutare se l’articolo può entrare nel Paese senza rischi per la natura.
La multa ricevuta da Navya Nair dimostra che le regole non lasciano spazio a eccezioni. Chiunque abbia in programma un viaggio in Australia deve informarsi in anticipo e compilare con attenzione la documentazione doganale. Solo così si evitano spiacevoli sorprese e costi imprevisti.
