Indice dei contenuti
Quando si pensa a Petra, l’immagine corre subito alla Giordania, con le facciate monumentali scolpite nella roccia che hanno incantato viaggiatori e archeologi di ogni tempo, al punto da entrare nel 'club' delle 7 meraviglie del mondo moderno. Tuttavia, pochi sanno che una “Petra d’Andalusia” si trova in Spagna, a Osuna, in provincia di Siviglia, e che l’accesso senza guida turistica costa appena 4 euro. Questo sito spettacolare, conosciuto come El Coto de las Canteras, è diventato negli ultimi anni una vera attrazione turistica grazie anche alla visibilità offerta dai social, in particolare dal profilo Instagram @diana_travels_, che ha mostrato al pubblico internazionale la sua straordinaria somiglianza con la Petra giordana.
El Coto de las Canteras: la “Petra d’Andalusia”
El Coto de las Canteras è una cava di arenaria utilizzata sin dall’epoca turdetana, ben prima dell’arrivo dei Romani nella penisola iberica. Il luogo ha mantenuto un ruolo centrale per secoli: durante l’età romana, quella moresca e fino agli anni ’60 del Novecento, quando l’attività estrattiva cessò definitivamente. L’impatto visivo, con pareti scolpite e cavità monumentali, ha portato il premio Nobel Mario Vargas Llosa a esclamare nel 2008: “Sembra di trovarsi nel cuore di Petra”. Da quel momento, il soprannome “Petra d’Andalusia” ha iniziato a diffondersi rapidamente.
All’interno del sito si possono ammirare tombe rupestri di epoca romana e un eremo seicentesco dedicato alla Vía Sacra. Questi elementi, integrati con incisioni moderne realizzate negli anni 2000 per valorizzare la cava, offrono al visitatore un viaggio unico tra passato e presente.
Un patrimonio culturale tra storia e spettacolo
Nonostante le origini antichissime, El Coto de las Canteras è oggi anche uno spazio dedicato agli eventi. Un auditorium naturale alto 27 metri accoglie concerti, matrimoni e spettacoli, regalando un’atmosfera che unisce il fascino storico alla magia della musica e della scenografia. Questa commistione rende il sito diverso da Petra in Giordania, trasformandolo in un luogo in cui la storia non è solo da contemplare, ma anche da vivere attraverso esperienze contemporanee.

Gli studiosi ricordano come già la popolazione preromana degli Urso, da cui deriva il nome moderno Osuna, avesse sfruttato la cava. Non a caso, lo stemma cittadino riporta ancora oggi la figura di due orsi, testimonianza dell’antichissimo legame con il territorio.
Come visitare El Coto de las Canteras
Il sito è aperto dal mercoledì alla domenica, con orari variabili che conviene sempre verificare sui canali ufficiali prima di partire. Il biglietto d’ingresso costa 4 euro, mentre le visite guidate hanno un prezzo di 5,50 euro. I bambini sotto i 10 anni entrano gratuitamente e sono previste riduzioni per gruppi organizzati. Questo rende la visita accessibile a tutti, compresi viaggiatori curiosi e famiglie.
La visita a El Coto de las Canteras si integra perfettamente con un itinerario più ampio in Andalusia. Osuna, con il suo centro storico ricco di palazzi e chiese, rappresenta un’ottima tappa da combinare con città come Córdoba, Ronda o la stessa Siviglia. L’area, infatti, permette di alternare esperienze culturali, paesaggi naturali e sapori tipici della cucina andalusa.
Come arrivare dall’Italia
Per raggiungere la “Petra di Spagna” dall’Italia, la soluzione più comoda è volare verso Siviglia (SVQ) o Malaga (AGP), aeroporti collegati con voli diretti o con scalo dalle principali città italiane come Milano, Roma, Bologna e Napoli. Da Siviglia, Osuna si trova a circa un’ora di auto o treno, mentre da Malaga il tragitto richiede poco più di un’ora e mezza. Questa vicinanza a grandi città andaluse permette di inserire El Coto de las Canteras in un tour più ampio, rendendolo una meta facilmente raggiungibile anche per chi dispone di pochi giorni di viaggio.
