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Chiunque abbia osservato un planisfero sa bene che Roma e New York si trovano su due continenti diversi e che, tra di loro, si estende l’immenso Oceano Atlantico. L’idea di coprire questa distanza camminando appare dunque irrealizzabile. Eppure, in un percorso tanto lungo quanto estremo, esiste una possibilità concreta per non dover nuotare. La pagina TikTok @geo.meo.meo.italy lo ha mostrato in un contenuto diventato virale, stimolando la curiosità di migliaia di utenti. Non si tratta di una scorciatoia magica, ma di un itinerario che sfrutta la geografia e le condizioni climatiche più rigide del pianeta.
Un viaggio che parte dall’Italia e attraversa l’Europa
Il percorso comincia proprio a Roma. Dalla capitale, chi volesse tentare questa impresa dovrebbe dirigersi verso il nord della penisola, fino a raggiungere i confini alpini. Da qui il cammino proseguirebbe verso la Svizzera, quindi in Germania, attraversando territori densamente abitati, strade sicure e città moderne. Lasciata l’Europa centrale, la marcia condurrebbe in Polonia e poi in Bielorussia. A questo punto, la vera sfida avrebbe appena iniziato a mostrarsi.
L’infinita traversata della Russia
Per arrivare al punto decisivo, occorrerebbe percorrere l’intera Federazione Russa. Non parliamo di qualche centinaio di chilometri, ma di oltre diecimila. Zone rurali, villaggi remoti, steppe desolate, territori del tutto disabitati e temperature ostili costituirebbero la quotidianità di chi volesse intraprendere questa rotta. È stato stimato che, dal confine con la Bielorussia fino allo stretto di Bering, servirebbe circa un anno di cammino costante. Non sorprende che questa tratta venga considerata la più dura, poiché richiede resistenza fisica, attrezzatura professionale e la capacità di affrontare condizioni estreme.
Lo stretto di Bering: il passaggio cruciale
Lo stretto di Bering rappresenta il vero ostacolo naturale che separa l’Eurasia dal continente americano. Durante gran parte dell’anno è un braccio di mare che impedisce il transito a piedi. Tuttavia, nei mesi più freddi, quando le temperature precipitano fino a -50 gradi, la superficie ghiaccia.

In questo periodo limitato dell’anno, è tecnicamente possibile attraversare la distesa gelata e raggiungere l’Alaska. Non si tratta di un passaggio semplice né sicuro: il ghiaccio può spezzarsi, le condizioni meteorologiche cambiano improvvisamente e il rischio di ipotermia è costante. Eppure, questa è l’unica finestra che permetterebbe il collegamento fisico tra i due continenti senza ricorrere a imbarcazioni o voli.
Dall’Alaska a New York: l’ultimo tratto americano
Una volta raggiunta l’Alaska, il traguardo non sarebbe certo dietro l’angolo. Per arrivare a New York, servirebbero ancora mesi di cammino attraverso paesaggi totalmente diversi: montagne, foreste, praterie e grandi città. L’itinerario passerebbe per il Canada e poi scenderebbe lungo la costa orientale degli Stati Uniti. Solo dopo migliaia di chilometri si arriverebbe finalmente nella metropoli simbolo dell’America, con i suoi grattacieli e la celebre Statue of Liberty. A quel punto, l’impresa avrebbe assunto i contorni di una leggenda moderna.
Un’impresa estrema, tra mito e realtà
Dire che si può andare a piedi da Roma a New York significa descrivere un viaggio estremo, più vicino a un esperimento di sopravvivenza che a una reale possibilità turistica. Nessuno intraprenderebbe un simile percorso senza rischiare la vita. Tuttavia, la geografia e il clima rendono tecnicamente fattibile ciò che a prima vista appare impossibile. La distanza, la durata e le difficoltà logistiche lo rendono un sogno irrealizzabile per i comuni viaggiatori, ma un’idea affascinante per chi ama spingersi oltre i limiti della ragionevolezza. Da Roma a New York a piedi, dunque, si può arrivare, ma solo attraversando continenti interi, terre estreme e uno dei mari più ostili del pianeta.
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