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Tra le voci più autorevoli in quanto a consigli di viaggi spicca Zina Bencheikh, Managing Director EMEA di Intrepid Travel, azienda internazionale che dal 1989 porta piccoli gruppi di viaggiatori in destinazioni lontane dal turismo di massa. In una recente intervista rilasciata durante il World Travel and Tourism Council Summit di Roma, Zina ha rivelato quale sia, secondo lei, una delle nazioni e delle aree più sottovalutate al mondo: il Marocco, in particolare la meravigliosa Valle delle Rose, chiamata anche Rose Valley o M’Gouna.
La Valle delle Rose: un gioiello tra gli Atlante
Situata ai piedi dell’Alto Atlante, nel sud-est del Marocco, la Valle delle Rose si apre lungo il fiume M’Goun. In primavera, soprattutto ad aprile, questo paesaggio si trasforma in un tripudio di colori e profumi grazie alla fioritura delle rose damascene. È un territorio che regala un contrasto scenografico tra i monti aridi e la vegetazione rigogliosa, rendendo la zona unica e suggestiva.

Zina Bencheikh ha ricordato come la valle offra esperienze autentiche, lontane dalle mete inflazionate. Non ci sono grandi alberghi o resort, ma case locali che accolgono i viaggiatori con ospitalità genuina. Alcuni tour organizzati da Intrepid Travel, ad esempio, includono pernottamenti presso famiglie del posto e passeggiate che permettono di incontrare i nomadi berberi, custodi di tradizioni millenarie. «Ricordo ancora quando abbiamo camminato per ore fino a raggiungere famiglie che vivono isolate, con uno stile di vita immutato da secoli. È stata un’esperienza indimenticabile», ha raccontato.
Il Marocco cresce nel turismo internazionale
Il Marocco non è certo un Paese sconosciuto al turismo: nel 2024 ha accolto 17,4 milioni di visitatori. Tuttavia, rispetto a mete vicine come la Spagna o l'Egitto, non ha ancora raggiunto numeri paragonabili. Negli ultimi anni, la percezione di sicurezza e l’interesse culturale stanno però cambiando. Secondo il Ministero del Turismo marocchino, nei primi quattro mesi del 2025 il Paese ha già registrato 5,7 milioni di arrivi, con un incremento del 23% rispetto allo stesso periodo del 2024. La ministra Fatim-Zahra Ammor ha sottolineato come questo risultato derivi da politiche che puntano su un turismo sostenibile e resiliente.
Una parte dei viaggiatori continua a preferire Marrakech, con i suoi souk brulicanti, le moschee monumentali e i giardini come il celebre Jardin Majorelle, un tempo di proprietà di Yves Saint Laurent. Tuttavia, cresce la domanda per destinazioni meno battute, come le vallate montane, i villaggi berberi e le località costiere più tranquille.
Dall’Italia al Marocco: voli e collegamenti
Uno degli aspetti che rende il Marocco facilmente raggiungibile per i viaggiatori italiani è l’ampia rete di collegamenti aerei. Gli aeroporti principali collegati con l’Italia includono:
- Casablanca – Mohammed V (CMN): principale hub internazionale, servito da voli diretti da Milano e Roma.
- Marrakech – Menara (RAK): molto gettonato grazie ai collegamenti diretti da diverse città italiane, anche con compagnie low cost.
- Fès – Saïss (FEZ): raggiungibile da Milano, Roma e Bologna.
- Agadir – Al Massira (AGA): ideale per mare e surf, con collegamenti stagionali.
- Tangeri – Ibn Battuta (TNG): servito regolarmente da Milano e Roma.
- Essaouira – Mogador (ESU): più piccolo, ma perfetto per chi cerca relax e spiagge tranquille.
Questa capillarità nei voli permette di pianificare un viaggio sia verso le grandi città imperiali sia verso aree rurali, come la Valle delle Rose, che restano ancora fuori dalle rotte del turismo di massa.
Località autentiche e poco turistiche
Oltre alla Valle delle Rose, il Marocco custodisce numerose destinazioni sottovalutate. Tra le più affascinanti troviamo:
- Chefchaouen: la famosa “città blu” del Rif, con vicoli pittoreschi e atmosfera rilassata.
- Tafraoute: villaggio dell’Anti Atlante circondato da rocce rosa e perfetto per trekking.
- Mirleft: per gli amanti del surf e delle spiagge selvagge dell’Atlantico.
- Tiznit: nota per le mura rosse e l’artigianato dei gioielli berberi.
- Oualidia: località costiera ideale per birdwatching e ostriche freschissime.
- Ifrane: chiamata la “Svizzera marocchina” per la sua architettura e i boschi di cedri.
Questi luoghi rappresentano la vera anima del Paese, lontano dalle folle e più vicino alla cultura locale. Un viaggio in Marocco, dunque, non si limita a Marrakech o Casablanca, ma si apre a esperienze autentiche che lasciano un segno duraturo.
Un Paese che merita di più
Le parole di Zina Bencheikh risuonano come un invito a guardare al Marocco non solo come a una destinazione esotica, ma come a un Paese in grado di sorprendere con paesaggi, tradizioni e comunità che conservano intatta la loro autenticità. La Valle delle Rose, con i suoi profumi intensi e i panorami unici, rappresenta solo uno degli esempi di quanto ci sia ancora da scoprire in una nazione che oggi sta vivendo un rinnovato slancio turistico.
