Su RaiPlay c'è un film che sta dominando la classifica: è intenso e vale la pena riscoprirlo, è stato presentato anche al Festival di Cannes nel 2021 e ora nella top 10.
Da giorni domina la classifica di RaiPlay. “Storia di mia moglie”, infatti, è stabilmente tra i titoli più visti della piattaforma e oggi occupa il quarto posto. Non è un film uscito da poco, ma una pellicola che riesce ancora a incuriosire e a far parlare di sé grazie ai temi universali che porta sullo schermo. Diretto dalla regista ungherese Ildikó Enyedi, è uscito nel 2021 ed è stato presentato in concorso al Festival di Cannes, attirando subito l’attenzione della critica internazionale.
La sua forza non sta soltanto nella cura estetica o nella fedeltà al romanzo da cui è tratto, scritto nel 1942 da Milán Füst, ma soprattutto nella capacità di raccontare con intensità un matrimonio nato per caso e segnato fin da subito da passioni contrastanti, sospetti e incomprensioni. Su RaiPlay c'è anche un film che è un'intensa e fortissima storia d'amore.
Su RaiPlay un film unico e intenso: da settimane nella top 10
La storia si apre in un bar, in un’atmosfera sospesa che anticipa il tono del film. Jakob Störr, capitano di fregata olandese, uomo metodico e riservato, accetta per gioco una scommessa: sposare la prima donna che varcherà la porta. Così entra Lizzy, giovane donna francese, elegante, carismatica e dall’indole imprevedibile. Il destino sembra già scritto. Jakob mantiene la parola e quel gesto avventato segna l’inizio di un legame tanto appassionato quanto tormentato. Il matrimonio tra i due, infatti, non si fonda su basi solide ma su un’intuizione momentanea. Lizzy è socievole, amante della vita mondana, mentre Jakob preferisce la disciplina e la stabilità. La distanza caratteriale diventa subito evidente e il loro rapporto si trasforma in un campo di battaglia emotivo.

Il cuore pulsante del film è la gelosia. Jakob, costretto spesso a viaggiare per il suo lavoro, si ritrova a interrogarsi continuamente sulla fedeltà della moglie. I suoi sospetti lo logorano e lo trascinano in una spirale di insicurezze. Lizzy, dal canto suo, sembra muoversi con naturalezza tra seduzione e mistero, senza mai chiarire del tutto le sue intenzioni. Questa dinamica alimenta un costante gioco di tensione che tiene lo spettatore incollato allo schermo. Ogni dialogo, ogni sguardo, ogni silenzio è carico di ambiguità e lascia spazio a interpretazioni diverse. La domanda centrale diventa allora: Lizzy è davvero colpevole o è soltanto il riflesso delle paure di Jakob?
Dal Festival di Cannes a RaiPlay
Dopo la presentazione a Cannes nel 2021, “Storia di mia moglie” ha diviso la critica. Alcuni lo hanno definito un film coraggioso e affascinante, altri lo hanno trovato particolarmente complesso. Eppure, a distanza di anni, il fatto che oggi sia tra i più visti su RaiPlay dimostra che continua a esercitare un forte richiamo.
Probabilmente è la combinazione di elementi classici e moderni a renderlo attuale. Da un lato, la fedeltà a un romanzo del Novecento che parla di gelosia e matrimonio. Dall’altro, una regia contemporanea che punta su psicologia, tensione e silenzi. Il risultato è un film che non lascia indifferenti.
Perché guardarlo oggi
Chi sceglie di vedere “Storia di mia moglie” non deve aspettarsi un racconto leggero o lineare. È un film che chiede allo spettatore di mettersi in gioco, di accettare i dubbi e i non detti, proprio come accade al protagonista. Ed è proprio questa la sua forza: coinvolgere emotivamente e lasciare aperte più interpretazioni. Il successo su RaiPlay conferma che il pubblico ha voglia di storie complesse e di atmosfere che restano impresse. In fondo, l’amore e la gelosia sono temi che non smettono mai di toccare corde profonde, a qualsiasi epoca appartengano.
