In Spagna c'è un paesino dove si gira a cavallo e le strade non hanno asfalto: il nome

Chi visita l’Andalusia resta spesso affascinato dai suoi contrasti: città moderne accanto a villaggi che sembrano usciti da un’altra epoca. Tra questi, El Rocío, nel sud della Spagna, è un luogo che ha scelto di restare fermo nel tempo. Qui le strade non hanno asfalto, gli abitanti si muovono a cavallo o in carrozza, e persino i visitatori devono adattarsi a un ritmo di vita che ricorda il Far West. Questo villaggio della provincia di Huelva, a circa ottanta chilometri da Siviglia, è diventato un simbolo della tradizione andalusa e della spiritualità popolare.

Un angolo di Far West nel cuore dell’Andalusia

Chi arriva a El Rocío viene subito colpito da un paesaggio che sembra uscito da un film western. Le strade sono interamente ricoperte di sabbia, non ci sono semafori né marciapiedi, e le auto quasi non esistono, specialmente a ridosso del santuario. Al loro posto, si vedono cavalli legati davanti alle case, carrozze ornate di fiori e uomini vestiti con abiti da vaquero. Le abitazioni, con le loro facciate bianche e i portici in legno, evocano le scenografie dei saloon americani. Tuttavia, non si tratta di una ricostruzione turistica: questo è lo stile di vita autentico di un villaggio che ha voluto mantenere intatte le proprie radici.

La pagina Instagram “¿No es BRUTAL?” ha recentemente dedicato un video a El Rocío, descrivendolo come “un angolo di Far West nel cuore della Spagna”. Nel filmato si racconta come il paese viva ancora secondo le abitudini di secoli fa: “Le sue strade sono di sabbia e non di asfalto, quasi non esistono le auto e la maggior parte della gente si muove a piedi, a cavallo o con delle carrozze trainate da cavalli”. Un’immagine che ha fatto il giro dei social, conquistando milioni di visualizzazioni.

Tradizione, fede e identità

El Rocío non è solo un villaggio pittoresco, ma anche uno dei centri religiosi più importanti della Spagna. Ogni anno, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, si svolge la celebre Romería del Rocío, il più grande pellegrinaggio d’Europa. Migliaia di persone partono da ogni angolo dell’Andalusia, molte a cavallo o su carri trainati da buoi, per raggiungere l’eremo dove è custodita la Virgen del Rocío. Durante quei giorni, il paese si riempie di canti, preghiere e balli flamenco, in una commistione perfetta tra spiritualità e festa popolare.

Le strade di El Rocio, prive di asfalto, dove si gira a piedi, a cavallo o in carrozza.
Le strade di El Rocio, prive di asfalto, dove si gira a piedi, a cavallo o in carrozza.

Questa devozione è talmente radicata che ogni famiglia del villaggio custodisce una propria storia legata al pellegrinaggio. Le confraternite, chiamate hermandades, organizzano il viaggio con mesi di anticipo e tramandano i riti di generazione in generazione. Per gli abitanti di El Rocío, partecipare alla Romería non è solo un atto di fede, ma un modo per riaffermare la propria identità culturale.

La “Saca de las Yeguas”: i cavalli protagonisti

A fine giugno, El Rocío torna a essere il centro dell’attenzione con un’altra celebrazione: la Saca de las Yeguas. Questa tradizione, che risale a più di cinque secoli fa, vede i vaqueros delle paludi di Doñana radunare le giumente selvatiche e condurle fino al paese. Gli animali vengono benedetti davanti all’eremo e poi riportati nelle zone umide del parco. Si tratta di uno spettacolo unico, che attira ogni anno fotografi, turisti e appassionati di cultura equestre da tutta Europa.

Durante la festa, le strade sabbiose si riempiono di cavalli, uomini in abiti tradizionali e famiglie intere che partecipano alla benedizione. È un momento di profondo legame con la natura e con le radici contadine dell’Andalusia, che continua a essere uno dei luoghi dove il rapporto tra uomo e cavallo conserva un valore sacro.

Un viaggio nel tempo tra fede e autenticità

Visitare El Rocío significa fare un salto indietro nel tempo. Passeggiando tra le sue strade di sabbia, si percepisce il silenzio rotto solo dal passo dei cavalli e dal vento che soffia dal Parco Nazionale di Doñana. Qui la modernità si ferma ai confini del villaggio: non ci sono supermercati, né luci al neon, e la vita segue ancora il ritmo naturale delle stagioni e delle feste religiose.

Molti turisti scelgono di visitare El Rocío per assistere alle sue celebrazioni, ma anche chi arriva in periodi tranquilli può scoprire la bellezza discreta di un luogo dove il tempo scorre più lentamente. Alloggiare in una casa tipica, assaggiare la cucina locale e vedere la gente del posto spostarsi a cavallo sono esperienze che difficilmente si dimenticano. In un’epoca dominata dalla tecnologia e dall’asfalto, El Rocío rappresenta un raro esempio di comunità che ha scelto di preservare la propria anima.

Nel cuore dell’Andalusia, questo villaggio continua a raccontare una storia di fede, libertà e tradizione. Un luogo dove la spiritualità si intreccia alla vita quotidiana e dove ogni passo, ogni zoccolo che affonda nella sabbia, ricorda che il passato può ancora convivere con il presente.

 

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