Su RaiPlay è già un fenomeno: il film francese che sta terrorizzando tutti

Il film horror francese che conquista RaiPlay: già al secondo posto nella classifica ed è un fenomeno, sta terrorizzando tutti gli italiani.

Sta spopolando su RaiPlay e ha già raggiunto il secondo posto tra i titoli più visti della piattaforma. The Deep Dark – Discesa nell’abisso è un horror francese firmato da Mathieu Turi che riesce a fondere paura, storia e critica sociale in un racconto teso e claustrofobico, ambientato tra i cunicoli oscuri di una miniera di carbone nel nord della Francia. Un film che, fin dai primi minuti, trascina lo spettatore in un incubo fatto di oscurità, superstizione e istinti primordiali.

Il film francese più inquietante sta dominando RaiPlay: sta terrorizzando tutti

La storia prende vita nel 1956, in un contesto segnato dal dopoguerra e dalle difficoltà economiche. Amir, giovane immigrato marocchino in cerca di lavoro e riscatto, trova impiego in una miniera ormai vicina alla chiusura. È lì che incontra Roland Neuville, caposquadra dal carattere duro ma giusto, e il professor Berthier, scienziato dai modi ambigui e dalle intenzioni tutt’altro che chiare. L’obiettivo dichiarato è quello di raccogliere campioni geologici, ma ben presto emerge che la spedizione nasconde un altro scopo, più oscuro e inquietante.

Durante una delle discese, una frana blocca il gruppo a più di mille metri di profondità. In quel labirinto di rocce e polvere, la squadra scopre una cripta rimasta sigillata per un secolo. Si tratta del luogo in cui, anni prima, un crollo aveva sepolto vivi decine di minatori. La curiosità del professor Berthier e la sete di conoscenza portano i protagonisti a violare quella tomba dimenticata, scatenando una forza ancestrale che si nutre della paura e del buio. Da quel momento in poi, la lotta per la sopravvivenza si trasforma in una discesa all’inferno, fisica e mentale.

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Una scena del film con la classifica della piattaforma di streaming

Un horror che respira storia e simbolismo

Mathieu Turi, già assistente di registi come Quentin Tarantino e Guy Ritchie, costruisce un film che va oltre i meccanismi classici del genere. The Deep Dark non si limita a spaventare, ma racconta anche una pagina di storia sociale: la dura vita dei minatori, le discriminazioni subite dagli immigrati e la tensione tra scienza e superstizione. Amir diventa così il simbolo dell’uomo comune intrappolato tra la necessità di sopravvivere e la paura di ciò che non può comprendere.

La miniera, con i suoi cunicoli angusti e la totale assenza di luce, è molto più di un semplice sfondo: è un personaggio vivo, opprimente, che amplifica il senso di impotenza e isolamento. Ogni rumore, ogni scricchiolio della roccia sembra un presagio di morte. La regia punta sul realismo, alternando momenti di silenzio assoluto a esplosioni improvvise di violenza, fino a rendere lo spettatore parte della stessa trappola.

Un successo inatteso su RaiPlay

Il trionfo di The Deep Dark su RaiPlay è la conferma che anche un horror d’autore, con ritmo lento e costruzione psicologica, può conquistare il pubblico. Il film si distingue per l’atmosfera, la cura visiva e la capacità di unire intrattenimento e riflessione. In un periodo in cui molte produzioni puntano sull’effetto immediato, l’opera di Turi ricorda che la paura più autentica nasce dal silenzio e dall’attesa. Attualmente, infatti, è al secondo posto nella classifica generale dei film più visti sulla piattaforma di streaming.

In definitiva, The Deep Dark – Discesa nell’abisso è un’esperienza cinematografica che va vissuta più che raccontata. È un film che parla di sopravvivenza, di coraggio, di umanità messa alla prova in un contesto estremo. Chi lo guarda su RaiPlay non resta indifferente: il buio che inghiotte i protagonisti finisce per risucchiare anche lo spettatore, trascinandolo in un abisso da cui è difficile riemergere.

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