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Il sogno americano continua ad affascinare milioni di persone nel mondo, ma chi lo vive davvero scopre che non tutto è come nei film. Gli Stati Uniti restano una terra di opportunità, con un’economia solida e città che brillano di energia e ambizione. Tuttavia, per chi arriva dall’Europa, l’impatto con la vita quotidiana può essere più complicato del previsto. Lo sa bene una donna britannica, conosciuta su Instagram come @brits.inthesunshinestate, che si è trasferita in Florida tre mesi fa e ha raccontato la sua esperienza, elencando le dieci cose che non le piacciono della vita americana. Nel video parla di "10" anche se, per qualche ragione, il suo elenco si ferma a nove (il punto numero 8 è saltato).
Le porte dei bagni pubblici e la mancanza di privacy
Il primo shock riguarda una delle esperienze più banali della vita quotidiana: andare in bagno. “Le porte hanno un buco notevole ai lati, si può letteralmente vedere dentro”, racconta la creator britannica. In effetti, chiunque sia entrato in un bagno pubblico americano avrà notato queste fessure. Si tratta di una caratteristica legata agli standard costruttivi locali, pensata per sicurezza e ventilazione, ma per chi è abituato ai bagni europei rappresenta una mancanza di privacy clamorosa.
WhatsApp? Qui non lo usa quasi nessuno
Altro dettaglio sorprendente: negli Stati Uniti WhatsApp non è popolare. “Usano iMessage o gli SMS, sembra di tornare indietro nel tempo”, spiega la donna. Per chi arriva dall’Europa, dove WhatsApp è il principale canale di comunicazione, questo cambio di abitudine può sembrare strano. In America, invece, gli smartphone Apple dominano e gli utenti si affidano ancora ai messaggi di testo tradizionali.

Tra guida spericolata e venditori alla porta
La lista prosegue con un classico tema da expat: la guida. “In Florida la gente guida male ed è aggressiva”, racconta. La donna ammette che si abituerà col tempo, ma per ora il traffico e la velocità la mettono a disagio. A questo si aggiungono i venditori porta a porta, un’abitudine molto americana che sorprende chi viene da Paesi in cui queste visite non sono comuni. “In tre mesi ne ho ricevuti tantissimi”, dice, spiegando di aver scoperto che si può risolvere mettendo un cartello che invita i venditori a non bussare, cosa che farà a breve.
Pompe di benzina, posta lenta e insetti ovunque
Un altro punto critico riguarda la lentezza delle pompe di benzina. “Per fare il pieno ci vuole una vita”, lamenta, pur riconoscendo che il carburante costa molto meno (la metà) rispetto al Regno Unito. Anche la posta tradizionale non la entusiasma: “Senza Amazon Prime, i pacchi e le bollette impiegano dai sette ai dieci giorni per arrivare”. In un mondo abituato alle consegne lampo, l’attesa americana può sembrare interminabile.
E poi ci sono loro: gli insetti. In Florida, tra caldo e umidità, sono ovunque. “Appena cala il sole, esci con il cane e ti ritrovi coperta di insetti”, racconta. Per chi vive vicino alla natura, non è raro dover convivere anche con un altro tipo di ospiti indesiderati.
Serpenti e sistema sanitario: le ultime “sfide” americane
“Abbiamo incontrato due serpenti in giardino”, dice, spiegando che uno era innocuo ma l’altro, un cottonmouth, è velenoso. La consapevolezza di avere rettili potenzialmente pericolosi nel proprio giardino non è esattamente rassicurante per chi è cresciuto tra i parchi inglesi. Infine, la donna cita il sistema sanitario americano: “È efficiente, ma la burocrazia è complessa e confonde”. L’assicurazione, i moduli, le tariffe variabili: tutto contribuisce a rendere difficile capire quanto si stia realmente pagando per una visita o un esame.
Una scelta che rifarebbe comunque
Nonostante le sue critiche, la britannica precisa che il trasferimento negli Stati Uniti resta la migliore decisione della sua vita. Il clima della Florida, la cordialità delle persone e le opportunità di lavoro compensano ampiamente i disagi iniziali. Il suo video, diventato virale su Instagram e TikTok, ha raccolto migliaia di commenti da parte di altri expat che confermano o smentiscono le sue impressioni.
Forse il “sogno americano” di oggi è diverso da quello raccontato nei decenni passati. Meno legato alla ricchezza e più alla ricerca di equilibrio e qualità di vita. E anche se la quotidianità può riservare qualche sorpresa spiacevole, il fascino degli Stati Uniti continua a esercitare la sua forza, attirando chi è pronto a cambiare vita, con tutte le contraddizioni che questo comporta.
