Su Netflix c'è una serie tv thriller che devi iniziare assolutamente stasera: solo 6 episodi, ma molto forti e coinvolgenti, puoi vederla anche in un weekend.
“Griselda” è una di quelle serie Netflix che si guardano tutta d’un fiato. Solo sei episodi, ma intensi, curati nei dettagli e capaci di tenere lo spettatore incollato allo schermo. È una miniserie che mescola azione, dramma e tensione psicologica, ispirandosi a una storia vera tanto affascinante quanto inquietante: quella di Griselda Blanco, la donna che negli anni Settanta e Ottanta ha sconvolto il mondo del narcotraffico.
Solo 6 episodi, ma carichi di tensione: la serie tv da non perdere stasera su Netflix
A darle volto e anima è Sofía Vergara, qui in un ruolo che sorprende e affascina. L’attrice colombiana, conosciuta per ruoli più leggeri e ironici, si trasforma completamente in questa figura oscura, carismatica e pericolosa. Non solo interpreta la protagonista, ma ne è anche produttrice esecutiva, contribuendo a creare una serie dal ritmo serrato e visivamente potente. La regia è di Andrés Baiz, già legato all’universo di “Narcos”, e la mano si vede: l’atmosfera, le ambientazioni, la ricostruzione d’epoca e il modo di raccontare la violenza senza mai cadere nel gratuito ricordano proprio il mondo che Baiz aveva contribuito a costruire nella serie dedicata a Pablo Escobar.
La storia parte da Medellín, dove Griselda cresce tra miseria e criminalità, ma è a Miami che esplode la sua ascesa. Arriva negli Stati Uniti con tre figli e una valigia piena di cocaina, determinata a conquistare un posto nel mercato dominato da uomini spietati. In poco tempo, con la sua astuzia e la totale assenza di scrupoli, costruisce un impero, diventando una leggenda vivente nel sottobosco del narcotraffico americano. Ma dietro il potere c’è sempre un prezzo da pagare, e Griselda lo scopre presto sulla propria pelle. La serie riesce a mostrare con equilibrio sia la sua ferocia sia la sua vulnerabilità. È una donna che ama e odia con la stessa intensità, capace di proteggere i propri figli ma anche di distruggere chiunque ostacoli il suo cammino.

Il racconto non la giustifica mai, ma nemmeno la riduce a una semplice criminale: Griselda è il risultato di un ambiente violento, di un mondo che non lascia spazio alla debolezza, soprattutto se sei una donna. Un elemento molto interessante della serie è il confronto tra Griselda e la detective June Hawkins, una delle poche poliziotte impegnate nelle indagini. Due donne agli antipodi, ma entrambe costrette a farsi spazio in un universo maschile e ostile. La loro sfida non è solo legale, ma anche simbolica: è la lotta tra due visioni del potere, una basata sulla violenza, l’altra sulla giustizia.
Perché vale la pena vederla
L’ambientazione è un altro punto di forza. La Miami degli anni Ottanta, tra luci al neon, feste, yacht e fiumi di denaro sporco, diventa il palcoscenico perfetto per raccontare l’ascesa di Griselda. La fotografia alterna momenti di eleganza e altri di brutale realtà, come se la serie volesse ricordare costantemente che dietro il lusso e la ricchezza si nasconde sempre il sangue.
Ogni episodio si chiude lasciando il desiderio di continuare. È una storia che non si limita a raccontare il crimine, ma parla di ambizione, sopravvivenza e potere. Griselda non è un’eroina, ma una protagonista complessa che sfida lo spettatore a guardarla con occhi diversi. Sofía Vergara riesce a darle una profondità inattesa, trasformandola in un personaggio indimenticabile.
“Griselda” si guarda facilmente in un weekend, ma resta impressa molto più a lungo. La serie non cerca solo di intrattenere, ma di mostrare fino a che punto può spingersi una persona quando il desiderio di potere diventa ossessione. Il risultato è un racconto magnetico, intenso e visivamente spettacolare, che riesce a unire intrattenimento e riflessione.
