Itinerario segreto in Abruzzo tra borghi e passaggi sotterranei quasi sconosciuti

Abruzzo tra borghi autentici, rovine romane e meraviglie sotterranee: da Navelli a Bominaco, fino alle Grotte di Stiffe e al Lago di Sinizzo, un viaggio tra storia, natura e silenzi antichi.

L’Abruzzo è una terra che non smette mai di sorprendere. Spesso la si racconta per i suoi parchi naturali, le montagne imponenti e i borghi sospesi nel tempo, ma dietro le quinte di questo scenario c’è un intreccio di storie, pietre e misteri sotterranei che meritano di essere scoperti. Oggi vi porto lungo un itinerario segreto, tra antiche città romane, chiese affrescate e laghi color smeraldo: un viaggio che profuma di autenticità e di silenzio, lontano dalle rotte turistiche più battute.

Navelli, il borgo dello zafferano e delle pietre dorate

Il cammino inizia a Navelli, borgo che domina la piana dove, in autunno, sboccia lo zafferano. Quando i campi si tingono di viola, il paesaggio si trasforma in una tela viva, una meraviglia che sembra dipinta a mano. Passeggiando per le sue viuzze si scoprono palazzi nobiliari, porte medievali e un ritmo di vita lento che appartiene ad altri tempi.
Da Palazzo Santucci, elegante dimora seicentesca, la vista spazia sui monti del Gran Sasso, mentre la Chiesa di San Sebastiano e il Convento di Sant’Antonio custodiscono un fascino austero e intimo. È un borgo che profuma di terra e storia, dove ogni pietra racconta un capitolo di vita rurale e signorile insieme.

Peltuinum, la città che il tempo ha dimenticato

Poco distante, nel territorio di Prata d’Ansidonia, si apre il sito archeologico di Peltuinum, un luogo quasi dimenticato dal turismo di massa. Qui si cammina tra colonne spezzate, archi romani e resti di un teatro antico, con i monti come quinte sceniche. L’ingresso è libero, e proprio questo lo rende ancora più speciale: il silenzio, il vento che attraversa le rovine e la sensazione di trovarsi in un luogo fuori dal tempo.
È facile immaginare le voci degli antichi abitanti, i mercanti e gli attori che calpestavano queste stesse pietre. Un luogo che non mostra la sua bellezza immediatamente, ma la rivela poco a poco, come un segreto sussurrato.

Abruzzo
Tutto il fascino dell'Abruzzo nei suoi luoghi più nascosti. Fonte: Instagram

Bominaco, la “Cappella Sistina d’Abruzzo”

Il viaggio prosegue verso Bominaco, dove la spiritualità e l’arte si fondono in modo quasi mistico. La Chiesa di Santa Maria Assunta è un perfetto esempio di romanico abruzzese, ma è l’Oratorio di San Pellegrino a togliere il fiato. Sulle sue pareti si estende un ciclo di affreschi del XIII secolo, vividi e preziosi, che raccontano episodi biblici con una forza narrativa straordinaria. Non a caso viene chiamato la “Cappella Sistina d’Abruzzo”: qui la luce filtra timida, accarezzando i colori antichi, e si percepisce il respiro dei secoli.
Dall’alto del Castello di Bominaco, lo sguardo abbraccia vallate silenziose e boschi che in autunno si tingono di rame e oro.

Lago di Sinizzo, la quiete delle acque smeraldo

Scendendo verso il fondo valle, appare il Lago di Sinizzo, piccolo e perfetto, incastonato tra colline dolci. Le sue acque, color smeraldo intenso, riflettono il cielo e le montagne creando un equilibrio naturale che invita alla calma. È il luogo ideale per una pausa rilassante, per un pranzo al sacco o una passeggiata attorno alle rive. Al tramonto, quando il sole cala dietro i monti, l’intera superficie del lago si trasforma in uno specchio dorato.

Grotte di Stiffe, il cuore segreto della montagna

L’ultima tappa conduce nel sottosuolo, alle Grotte di Stiffe, uno dei luoghi più suggestivi dell’Abruzzo. All’interno scorre un fiume sotterraneo che genera cascate, pozze e sale maestose. Il percorso guidato accompagna tra luci e ombre, nel suono costante dell’acqua che rimbomba sulle pareti di pietra.
La temperatura si mantiene intorno ai 10 gradi, quindi meglio portare una felpa e scarpe con suola antiscivolo. Il biglietto costa 14 euro, ma l’esperienza vale ogni passo: si esce con la sensazione di aver attraversato un mondo nascosto, quasi magico.

Questo itinerario segreto in Abruzzo non è solo un viaggio geografico, ma un percorso dell’anima. Tra borghi dimenticati, acque cristalline e profondità misteriose, si riscopre il piacere della lentezza, della scoperta e dell’ascolto. Un Abruzzo intimo, autentico e silenzioso che resta impresso nella memoria molto più di qualsiasi meta famosa.

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