Stasera in tv, grande amicizia ispirata a una storia vera: ha vinto 4 Premi Oscar

Stasera in tv c'è una grande amicizia ispirata a una storia vera, tratta da alcuni ritrovamenti di diari storici: grande trionfo tra Oscar e Golden Globe.

Quando un film riesce a unire eleganza, emozione e profondità, diventa qualcosa di più di un semplice racconto: diventa un’esperienza. È il caso de “Il discorso del re”, il capolavoro diretto da Tom Hooper nel 2010 che questa sera torna in tv, pronto a conquistare ancora una volta il pubblico con la sua intensità e la sua umanità. Un film che non parla solo di un re, ma di un uomo che deve imparare a trovare la propria voce, nel momento in cui il mondo ha più bisogno di ascoltarla.

Stasera in tv, amicizia ispirata a una storia vera: grande successo mondiale

Il film va in onda stasera, 14 ottobre 2025, su Rai Movie, intorno alle ore 21.30. La storia è quella, vera e commovente, di Re Giorgio VI, interpretato magistralmente da Colin Firth, che grazie a questa interpretazione vinse l’Oscar come miglior attore protagonista. Giorgio, timido e riservato, non era destinato al trono. Il suo ruolo di secondo figlio gli permetteva di vivere lontano dai riflettori, finché la decisione del fratello Edoardo VIII (Guy Pearce) di abdicare per amore lo costringe ad assumersi la responsabilità più grande: diventare sovrano del Regno Unito alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale.

Il suo più grande nemico non è un avversario politico o un pericolo esterno, ma una grave balbuzie che gli impedisce di parlare in pubblico. Per un re, incapace di pronunciare un discorso alla nazione, questo difetto diventa una prigione. Ed è qui che entra in scena Lionel Logue (Geoffrey Rush), un logopedista australiano dai metodi anticonvenzionali, che si rivelerà per Giorgio non solo un terapista, ma anche un amico fidato.

scena film amicizia
Una scena del film in onda stasera in tv

Tra i due nasce un legame profondo e autentico, fatto di fiducia, scontri e rispetto reciproco. Attraverso esercizi improbabili, dialoghi sinceri e momenti di sconforto, il re impara a confrontarsi con le proprie paure. Il culmine arriva nel 1939, quando Giorgio VI deve parlare al suo popolo annunciando l’entrata in guerra contro la Germania. È un discorso che segna un’epoca, ma soprattutto segna la sua rinascita come uomo e come leader.

Perché vale la pena vederlo

La forza del film sta proprio nella delicatezza con cui Tom Hooper racconta questa trasformazione. Niente enfasi eccessiva, nessuna retorica: solo emozioni vere, sostenute da una regia elegante e da una fotografia che restituisce perfettamente l’atmosfera dell’Inghilterra prebellica. A completare il quadro, una straordinaria Helena Bonham Carter nei panni della moglie del re, la futura Regina Madre, sempre accanto al marito con affetto e ironia.

“Il discorso del re” è anche una riflessione sul potere delle parole, sulla paura di non essere all’altezza e sul valore del coraggio personale. Non è solo la storia di un monarca, ma quella di un uomo che scopre la propria voce nel momento in cui deve guidare milioni di persone. E proprio in questa dimensione universale risiede il suo fascino: chiunque, guardandolo, può riconoscersi nelle fragilità e nei traguardi del protagonista. Il film, scritto da David Seidler, ha una nota autobiografica: lo sceneggiatore da bambino soffriva lui stesso di balbuzie. Questo dettaglio rende la narrazione ancora più autentica, impregnata di comprensione e sensibilità.

Un grande trionfo tra Golden Globe e Oscar

Il successo è stato straordinario. “Il discorso del re” ha conquistato pubblico e critica in tutto il mondo, vincendo 4 Premi Oscar, tra cui Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attore e Miglior Sceneggiatura Originale, oltre a 7 BAFTA e un Golden Globe a Firth. Premi che confermano la qualità di un’opera curata in ogni dettaglio, dal ritmo narrativo ai costumi, fino alla colonna sonora, intensa e mai invasiva.

Oltre al trionfo tecnico e artistico, resta il messaggio umano: la forza di chi non si arrende davanti ai propri limiti. Giorgio VI, con la sua voce spezzata e poi ritrovata, diventa simbolo di dignità e determinazione, un uomo capace di parlare non solo alla sua nazione, ma anche alle generazioni future.

Questa sera, rivedere “Il discorso del re” significa tornare a credere nel valore della perseveranza e nel potere delle parole giuste al momento giusto. Un film che emoziona, ispira e ricorda che anche le fragilità possono trasformarsi in forza. Un grande classico moderno, da vedere e rivedere.

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