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Il ghiaccio istantaneo è uno di quegli oggetti che chiunque ha utilizzato almeno una volta, soprattutto in ambito sportivo. Si tratta di una busta di plastica che, una volta schiacciata o agitata, si raffredda rapidamente e viene applicata su contusioni o distorsioni. Tuttavia, pochi si sono mai chiesti cosa contenga davvero quel sacchetto che sembra trasformarsi magicamente in ghiaccio. Spoiler: non c'è ghiaccio. A svelarlo è stato un ingegnere italiano molto seguito su TikTok, noto per i suoi esperimenti scientifici e divulgativi sulla pagina @ingegneriaitalia.
Il curioso esperimento dell’ingegnere su TikTok
Nel suo video, l’ingegnere ha deciso di tagliare una di queste bustine di ghiaccio istantaneo per mostrare al pubblico cosa si nasconda al suo interno. Armato di forbici e di una buona dose di curiosità, ha aperto il sacchetto e ha mostrato due elementi distinti: una busta interna argentata contenente dell’acqua e una polvere bianca composta da nitrato d’ammonio e urea. Non si tratta quindi di vero ghiaccio, ma di un insieme di sostanze che, mescolate tra loro, danno origine a una reazione chimica endotermica capace di produrre freddo istantaneamente.

Come funziona la reazione chimica del ghiaccio istantaneo
Quando l’acqua e il nitrato d’ammonio entrano in contatto, il sale si scioglie rapidamente assorbendo energia termica dall’ambiente circostante. Questo processo, chiamato dissoluzione endotermica, provoca un abbassamento della temperatura sia della miscela stessa sia dell’aria che la circonda. In termini pratici, la soluzione può raggiungere valori tra 0 e -5 gradi Celsius in pochissimi secondi.
L’ingegnere ha voluto misurare con precisione l’effetto della reazione utilizzando una termocamera. Mentre l’ambiente circostante registrava una temperatura di circa 23-24 gradi, la miscela, una volta liberata dal sacchetto, versata in una ciotola di vetro e mescolata con energia, si è raffreddata rapidamente, passando da 18 a 2-3 gradi nel giro di pochi secondi. Un risultato che conferma quanto potente e immediato sia il processo fisico che sta alla base delle borse di ghiaccio istantaneo.
Perché non bisogna mai aprire le bustine di ghiaccio istantaneo
Nonostante la curiosità sia forte, gli esperti – incluso lo stesso ingegnere autore dell’esperimento – sconsigliano fortemente di aprire o maneggiare queste buste senza le adeguate protezioni. Il nitrato d’ammonio è infatti una sostanza chimica classificata come pericolosa, utilizzata in ambito industriale e agricolo come fertilizzante, ma che richiede particolari attenzioni. L’urea, invece, pur essendo meno pericolosa, può causare irritazioni a contatto diretto con la pelle o con le mucose.
Durante l’esperimento, l’ingegnere ha indossato guanti e occhiali protettivi, sottolineando più volte che queste bustine vanno considerate rifiuti speciali e smaltite secondo le indicazioni locali sui materiali chimici. Anche se l’esperimento è affascinante, è meglio lasciarlo fare a chi ha competenze e strumenti adeguati, poiché l’esposizione diretta alle sostanze contenute potrebbe provocare danni o reazioni indesiderate. Un video realizzato da esperti basta e avanza per capire cosa c'è dentro le bustine.
Dalla scienza all’utilità quotidiana: il ruolo del ghiaccio istantaneo
Il ghiaccio istantaneo è uno strumento pratico e immediato che viene utilizzato quotidianamente da atleti, allenatori e soccorritori. La sua capacità di raffreddarsi all’istante lo rende ideale per ridurre gonfiori, contusioni e piccoli traumi durante le attività sportive. È presente in ogni kit di pronto soccorso e trova applicazione anche in contesti non sportivi, come nei viaggi o nelle gite scolastiche, dove può rappresentare un aiuto prezioso in caso di emergenza.
Sapere però che dietro a quella semplice busta si nasconde una vera reazione chimica controllata, permette di apprezzarne ancora di più l’ingegnosità. La fusione di principi di termodinamica, chimica e fisica applicata dimostra come anche un oggetto di uso comune possa nascondere un piccolo miracolo di tecnologia e scienza quotidiana.
