Stasera in tv la storia di un padre che cerca disperatamente suo figlio con Mel Gibson: candidato anche ai Golden Globe oltre al grande successo al botteghino.
Torna in prima serata uno dei thriller più tesi e avvincenti degli anni ’90. Ransom – Il riscatto, diretto da Ron Howard nel 1996, è un film che riesce ancora oggi a tenere lo spettatore incollato allo schermo, grazie a una trama serrata, interpretazioni intense e un’idea narrativa che ribalta ogni aspettativa. Mel Gibson, nel ruolo di un padre disposto a tutto pur di salvare il figlio, offre una delle sue prove più convincenti, affiancato da Rene Russo e da un inquietante Gary Sinise.
Stasera in tv, la storia di un padre che cerca disperatamente suo figlio: candidato ai Golden Globe
Il film va in onda stasera, 15 ottobre 2025, su Iris, intorno alle 21.10. La storia ruota intorno a Tom Mullen, un uomo d’affari di successo che vive a New York con la moglie Kate e il figlio Sean. La sua vita perfetta si spezza in un istante quando il bambino viene rapito da una banda guidata da un poliziotto corrotto. Quello che inizia come un classico sequestro di persona si trasforma presto in una battaglia psicologica tra vittima e carnefice, dove ogni decisione può essere fatale.
Tom si affida inizialmente all’FBI, ma dopo il fallimento delle trattative decide di reagire in modo spiazzante. In diretta televisiva annuncia di non voler pagare il riscatto, ma di offrire la stessa cifra come taglia sui sequestratori. È una mossa disperata e geniale allo stesso tempo, che cambia completamente le regole del gioco. Da quel momento, la tensione cresce minuto dopo minuto, mentre i rapitori cominciano a sospettarsi l’un l’altro e l’intera città segue col fiato sospeso il dramma di quella famiglia.

Il duello tra Mel Gibson e Gary Sinise è il cuore pulsante del film. Gibson riesce a dare al suo personaggio una forza e una vulnerabilità che convivono in perfetto equilibrio. È un padre ferito, ma anche un uomo lucido, capace di usare il proprio potere mediatico per sfidare i criminali sul loro stesso terreno. Sinise, invece, incarna la freddezza e la rabbia di chi, pur essendo un uomo delle forze dell’ordine, si trasforma nel peggior nemico. La loro contrapposizione diventa una lotta morale e sociale, dove il denaro e il controllo dei media giocano un ruolo centrale.
Ron Howard e la tensione del realismo
Con Ransom – Il riscatto, Ron Howard dimostra ancora una volta la sua abilità nel combinare ritmo narrativo e profondità emotiva. La regia è asciutta, senza effetti gratuiti, e mantiene sempre il punto di vista dei protagonisti, rendendo ogni scena un concentrato di ansia e coinvolgimento. La fotografia di Piotr Sobocinski e le musiche di James Horner contribuiscono a creare un’atmosfera cupa e realistica, che amplifica la tensione del racconto.
Il film non si limita al semplice intrattenimento. Sotto la superficie del thriller, Howard esplora il tema del potere economico e dell’immagine pubblica, mostrando come i media possano trasformare il dolore privato in spettacolo. Il gesto del protagonista diventa così una denuncia contro un sistema che misura il valore umano in base al denaro e alla visibilità.
Un successo al botteghino e nella memoria del pubblico
Uscito nel 1996, Ransom – Il riscatto fu un grande successo, incassando oltre 135 milioni di dollari negli Stati Uniti. La critica apprezzò soprattutto l’intensità di Mel Gibson e la regia di Ron Howard, anche se non mancarono osservazioni su certi eccessi melodrammatici. Tuttavia, il film è rimasto un punto di riferimento nel panorama dei thriller psicologici degli anni ’90. A quasi trent’anni dall’uscita, conserva intatta la sua forza narrativa. Ogni scena è costruita per aumentare la tensione, e la storia di un padre che sfida tutto e tutti per salvare il proprio figlio resta di un’attualità disarmante.
Perché rivederlo stasera
Guardare Ransom – Il riscatto oggi significa riscoprire un cinema che unisce emozione e intelligenza, senza rinunciare al ritmo. È un film che parla di coraggio, paura e scelte impossibili, capace di interrogare lo spettatore su quanto sia disposto a sacrificare per amore. Mel Gibson regala un’interpretazione memorabile, e la regia di Howard trasforma una vicenda privata in un dramma collettivo che riflette sui limiti del potere e sul ruolo dei media. Se amate i thriller con un’anima, questo è il titolo perfetto per la vostra serata. Ancora oggi è un film che non invecchia, un classico moderno che continua a emozionare, ricordandoci che il vero riscatto, a volte, non si compra con il denaro.
