Ha commosso la Spagna, ora arriva in Italia: su Netflix il film che tocca l'anima

27 notti, il film argentino che ha emozionato la Spagna, arriva ora su Netflix: la protagonista ha 83 anni, ma stupisce tutti con la sua decisione. Ispirato a una storia vera.

Arriva su Netflix un titolo che non lascia indifferenti: 27 notti, il nuovo dramma argentino diretto e interpretato da Daniel Hendler. Disponibile da oggi, 17 ottobre 2025, il film affronta con intensità e delicatezza un tema che riguarda tutti, quello della libertà nella vecchiaia e del diritto di scegliere come vivere la propria vita fino in fondo.

Il nuovo film che ha commosso la Spagna ora su Netflix: vi toccherà nel profondo

Al centro della storia c’è Martha Hoffman, interpretata magistralmente da Marilú Marini. È una donna di 83 anni, ricchissima, anticonvenzionale e piena di vita. La sua esistenza però cambia bruscamente quando le figlie decidono di farla internare in una clinica psichiatrica, convinte che soffra di demenza senile. Una decisione che apre un caso complesso, affidato al dottor Leandro Casares, interpretato dallo stesso Hendler, esperto forense chiamato a stabilire se Martha sia davvero malata o se, invece, stia semplicemente scegliendo di vivere secondo le proprie regole.

Il cuore del film sta proprio nel confronto tra questi due personaggi. Da un lato c’è la scienza, la legge, la voce della ragione rappresentata da Casares; dall’altro c’è Martha, un’anima libera che non accetta di essere rinchiusa in uno schema, né di essere definita “malata” solo perché non si comporta come gli altri si aspettano da lei. Attraverso i loro dialoghi, 27 notti scava con finezza nei confini sottili tra follia e libertà, protezione e controllo, amore e possesso.

protagonista 27 notti
La protagonista del film da vedere su Netflix

L’opera prende ispirazione dal romanzo Ventisette notti della psicoanalista Natalia Zito, a sua volta basato su un caso reale avvenuto a Buenos Aires nel 2005. All’epoca, un’artista anziana fu internata contro la propria volontà dalle figlie, convinte di proteggerla da sé stessa. Hendler trasforma questa storia in un racconto potente, dove il dramma familiare diventa il punto di partenza per una riflessione più ampia sulla società e sul modo in cui guardiamo agli anziani.

Perché vale la pena vederlo

27 notti non è solo un film sulla vecchiaia, ma sulla dignità. Parla del diritto di scegliere, anche di sbagliare, di rifiutare le regole imposte dagli altri. Lo fa con uno stile che alterna momenti di ironia e tenerezza, senza mai cadere nel patetico. Hendler, che già in passato ha mostrato una sensibilità fuori dal comune per le sfumature psicologiche dei suoi personaggi, costruisce un racconto intimo, fatto di sguardi, silenzi e piccoli gesti.

La regia è sobria, mai invasiva, e lascia spazio ai dialoghi e ai volti degli attori. Marilú Marini è straordinaria: il suo sguardo curioso e ironico restituisce un personaggio indimenticabile, fragile e potente allo stesso tempo. Hendler, nel ruolo di Casares, offre una prova misurata e profonda, capace di trasformare un’indagine clinica in un viaggio umano.

Prodotto da Santiago Mitre e Agustina Llambi Campbell, già noti per Argentina, 1985, il film ha debuttato al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián 2025, dove ha conquistato pubblico e critica per la delicatezza con cui affronta argomenti difficili. La regia pulita, la sceneggiatura raffinata e l’interpretazione impeccabile dei protagonisti rendono 27 notti un piccolo gioiello del cinema sudamericano contemporaneo.

La libertà: un tema ancora troppo nascosto

Il tema della libertà nella vecchiaia è raramente trattato con tanta lucidità. Il film mostra come la società spesso confonda indipendenza e pericolo, autonomia e follia. Martha non vuole essere protetta a tutti i costi: vuole essere rispettata. E attraverso di lei, Hendler ci invita a riflettere su quante volte, in nome dell’amore o della paura, priviamo gli altri della possibilità di scegliere.

Guardare 27 notti su Netflix significa immergersi in una storia che tocca corde universali. È un film che parla di noi, del modo in cui affrontiamo la vecchiaia, la libertà, la famiglia. Una pellicola che non giudica, ma osserva, e ci lascia con una domanda scomoda e necessaria: chi decide cosa significa vivere bene?

In definitiva, 27 notti è un dramma elegante, umano e sorprendentemente attuale. Un film da vedere per la sua capacità di emozionare e far pensare, ma anche per la bellezza con cui trasforma un caso reale in una riflessione poetica sulla vita e sulla libertà. Su Netflix, è una di quelle opere che meritano di essere scoperte e raccontate, perché ricordano che la vera follia, a volte, è voler rinchiudere la libertà in una stanza.

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