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Un content creator italiano residente in Svizzera, conosciuto come @matteoinswiss, ha raccontato una scoperta che ha sorpreso molti: gli iPhone costano sensibilmente meno in Svizzera rispetto all’Italia. Un fatto che sembra paradossale, considerando che la Confederazione Elvetica è uno dei paesi d’Europa e del mondo con il costo della vita più alto. Eppure, dietro questa apparente contraddizione si nascondono motivazioni economiche molto concrete.
La testimonianza diretta di Matteo: si possono risparmiare circa 200€
Nel suo video, Matteo racconta di aver acquistato un iPhone 14 Pro Max a novembre del 2023, pochi mesi dopo l’uscita del modello successivo. “L’ho pagato circa 1050 franchi, equivalenti a poco più di 1120 euro”, spiega. “In Italia, lo stesso smartphone costava almeno 1300 euro, se non di più. Dopo varie ricerche ho scoperto che non si trattava di un caso isolato: in Svizzera gli iPhone costano mediamente 200 euro in meno”.
Nei commenti al video, chi da anni vive oltre confine, afferma di aver riscontrato questa differenza non solo sugli iPhone ma anche su altri prodotti elettronici. Nel tempo, queste persone hanno compreso che il motivo principale è legato alla differente tassazione, in particolare all’IVA.
Perché gli iPhone costano meno in Svizzera
La spiegazione parte da un dato preciso: in Svizzera l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) sui beni elettronici è pari all’8,1%, mentre in Italia raggiunge il 22%. Questa differenza di praticamente 14 punti percentuali incide direttamente sul prezzo finale, rendendo molti prodotti tecnologici più accessibili.
Ma non si tratta solo di tasse. Il mercato svizzero, essendo più piccolo, favorisce una concorrenza elevata tra i rivenditori, che spesso scelgono di ridurre i margini di guadagno per attrarre clienti. Inoltre, la catena distributiva in Svizzera è più corta: meno intermediari significano costi minori lungo la filiera.

A ciò si aggiungono le strategie dei grandi marchi tecnologici, come Apple, che da alcuni anni ha abbandonato il cosiddetto “supplemento Svizzera”, una sovrattassa che in passato rendeva i prodotti più cari rispetto ad altri paesi europei. Oggi, per mantenere la competitività, Cupertino e altre aziende high-tech preferiscono mantenere prezzi più equilibrati all’interno del mercato europeo.
Prodotti che in Svizzera costano meno rispetto all’Italia
La differenza di prezzo non riguarda solo gli iPhone. In Svizzera, infatti, si trovano più convenienti numerosi articoli tecnologici e non solo:
- Elettronica di consumo: televisori, computer, console da gioco e accessori risultano spesso dal 10% al 20% più economici.
- Orologi svizzeri: i celebri Swiss Made costano meno in patria, con sconti che possono superare il 15% rispetto ai listini esteri.
- Giochi e giocattoli: grazie all’IVA ridotta, i prezzi risultano mediamente inferiori del 7% rispetto all’Italia.
- Arredamento: secondo i dati Eurostat, i mobili e gli articoli per la casa costano circa il 12% in meno rispetto alla media europea.
- Veicoli e trasporti privati: anche in questo settore i prezzi risultano più competitivi, con un risparmio medio del 4% rispetto al resto d’Europa.
Anche il sistema di pedaggio autostradale contribuisce a ridurre i costi quotidiani: con una vignetta annuale da 40 franchi, gli automobilisti svizzeri possono percorrere tutta la rete autostradale, mentre in Italia il sistema a pagamento chilometrico comporta spese molto più alte, specie per chi viaggia tanto sulle quattro (o le due) ruote.
Cosa invece costa di più in Svizzera
Se gli iPhone e l’elettronica risultano convenienti, non si può dire lo stesso per la vita quotidiana. In Svizzera, alimentari, salute, abitazioni, scuola e servizi hanno prezzi sensibilmente più alti rispetto all’Italia. In molti casi, si spende anche il doppio, compensato però da stipendi mediamente più elevati. È un equilibrio economico che da decenni caratterizza il modello elvetico.
Per chi pensa di acquistare in Svizzera, vale la pena considerare anche i limiti doganali e le eventuali tasse d’importazione al rientro in Italia. Le autorità doganali italiane permettono di portare con sé beni per un valore massimo di 300 euro senza dazi; oltre questa soglia, potrebbero essere applicate imposte aggiuntive.
Un’opportunità per chi vive vicino al confine
Il racconto di @matteoinswiss mette in luce un aspetto spesso trascurato: la Svizzera, pur essendo un paese costoso, offre occasioni di risparmio mirato per chi sa dove guardare. Chi abita nelle regioni di confine, come Lombardia o Piemonte, può trarre vantaggio da queste differenze di prezzo, soprattutto per l’acquisto di prodotti elettronici e orologi di fascia alta.
La storia di Matteo è diventata virale proprio per la sua autenticità: non un confronto teorico, ma una testimonianza concreta di quanto il mercato e la fiscalità possano incidere sulla vita quotidiana dei consumatori. E, a giudicare dalle reazioni online, non sarà l’unico a valutare un futuro acquisto tecnologico oltre confine.
