"Su questa famosa cattedrale ci sono graffiti di 400 anni fa", la storia è affascinante

A volte la storia si nasconde nei dettagli che passano inosservati. La Cattedrale di Siviglia, una delle più celebri d’Europa e Patrimonio dell’Umanità UNESCO, custodisce un segreto inciso nella pietra: graffiti vecchi di oltre 400 anni. Li ha riscoperti e raccontati la content creator Shelby in Sevilla, che durante una visita ha notato strani segni di colore rosso scuro sulle mura esterne dell’edificio. Non erano opere moderne, ma autentiche tracce del passato lasciate da studenti e pellegrini tra il Cinquecento e il Seicento.

I “vitores”: firme scolpite nella storia

Quei graffiti hanno un nome preciso: “vitores”. Venivano incisi dagli studenti universitari sivigliani dopo aver superato un esame importante o conseguito la laurea. All'epoca rappresentava un rito di passaggio che univa fede, orgoglio accademico e spirito cittadino. Con scalpello e pigmenti naturali, gli studenti tracciavano simboli, motti in latino e nomi propri, spesso accompagnati da croci o emblemi religiosi. Questi segni testimoniavano non solo un traguardo personale, ma anche un legame profondo con la città e la sua grande cattedrale gotica.

Alcune iscrizioni, risalenti al XVII secolo, menzionano date precise e invocazioni alla Madonna dei Re o a San Fernando, patrono di Siviglia. Altre rappresentano veri e propri stemmi universitari, scolpiti sulla pietra calcarea che ancora oggi mostra le tracce del tempo, ma non ha cancellato la voce di quei giovani.

Un fenomeno urbano e religioso unico in Europa

Tra il XVI e il XVIII secolo, Siviglia fu un crocevia di pellegrini, studiosi e commercianti provenienti da tutto l’Impero spagnolo. In quel contesto, lasciare un’incisione su un luogo sacro aveva un forte valore votivo e memoriale. Non si trattava di vandalismo, ma di un gesto di devozione e memoria, tipico dell’epoca barocca. Gli stessi graffiti si ritrovano anche lungo il Patio de los Naranjos e presso la Porta del Perdono, dove alcuni pellegrini chiedevano asilo sotto il “diritto di ritracción”, un’antica protezione giuridica concessa ai rifugiati religiosi.

Alcuni dei graffiti sui muri di Siviglia vecchi 400 anni
Alcuni dei graffiti sui muri di Siviglia vecchi 400 anni

Diversi studiosi, come gli esperti dell’Universidad de Sevilla, hanno catalogato centinaia di questi segni, considerandoli fonti primarie di storia sociale. Attraverso di essi si possono ricostruire non solo le abitudini e i linguaggi del tempo, ma anche il livello di alfabetizzazione e la diffusione della cultura tra la popolazione urbana.

Dal Patio de los Naranjos alla Giralda: dove si trovano

Le incisioni più antiche compaiono nel Patio de los Naranjos, un cortile che in origine apparteneva alla moschea almohade e che, dopo la Reconquista, venne inglobato nel complesso cristiano. Qui, lungo i corridoi che portano alla Porta del Perdono, si distinguono croci, lettere gotiche e numeri che risalgono a quattro secoli fa. Sulla Porta di San Miguel e ai piedi della Giralda si osservano invece i “vitores” più famosi, tracciati con una pasta rossa a base di sangue di toro e ocra, secondo una tradizione popolare tramandata dagli stessi studenti.

Ogni segno racconta una storia diversa: un viaggio di fede, un traguardo accademico o una semplice testimonianza di passaggio. In un’epoca in cui non esistevano diplomi ufficiali o fotografie, un’incisione sulla Cattedrale rappresentava un modo per immortalare il proprio nome nella pietra e nella memoria collettiva della città.

Conservazione e riscoperta di un patrimonio nascosto

Negli ultimi decenni, restauratori e archeologi hanno iniziato a documentare e conservare i graffiti storici della Cattedrale di Siviglia. L’erosione e gli interventi edilizi del XIX e XX secolo ne hanno cancellati molti, ma ciò che resta costituisce un archivio di emozioni e gesti di vita quotidiana. Oggi, grazie alla diffusione di contenuti su piattaforme digitali e social, figure come Shelby hanno riportato alla luce un aspetto dimenticato del patrimonio sivigliano, stimolando curiosità e rispetto per la storia materiale dei luoghi.

Per chi visita Siviglia, vale la pena fermarsi un momento davanti a quelle antiche pietre incise. Ogni linea, ogni simbolo scolpito, rappresenta una connessione diretta con l’umanità di quattro secoli fa. Come ricorda Shelby: “La prossima volta che passi di fianco alla cattedrale di Siviglia, sappi che è stata letteralmente scritta la storia sui suoi muri.”

Quei graffiti non sono soltanto un curioso dettaglio architettonico, ma una pagina viva della memoria collettiva di Siviglia e della sua identità culturale. Tra fede, sapere e orgoglio cittadino, i “vitores” raccontano come anche la pietra possa diventare parola, e come la storia, a volte, non si legga sui libri, ma si tocchi con le mani.

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