Antonio Banderas rifiutò questo ruolo: stasera in tv il film che sbancò negli anni 2000

“Ti va di ballare?”: la storia vera che dimostra come la danza può cambiare la vita con Antonio Banderas.

Stasera in tv va in onda “Ti va di ballare?”, un film del 2006 diretto da Liz Friedlander e ispirato alla storia vera di Pierre Dulaine, un ballerino e insegnante che ha saputo trasformare la danza in un potente strumento di educazione e riscatto. È un film che emoziona, coinvolge e lascia un messaggio profondo: anche nei contesti più difficili, l’arte può diventare una via per ritrovare fiducia e dignità.

Stasera in tv il film che sbancò nel 2000: Antonio Banderas insuperabile

Il film va in onda stasera, 19 ottobre 2025, su La5, intorno alle 21.10. Antonio Banderas interpreta Pierre Dulaine, un affermato maestro di ballo da sala di Manhattan. Un giorno decide di offrire volontariamente le sue lezioni in una scuola pubblica di New York, famosa per avere studenti difficili e disillusi. La sua proposta, però, non viene accolta subito con entusiasmo. La preside Augustine James (Alfre Woodard) lo guarda con scetticismo, e gli studenti lo considerano un estraneo con idee superate. Ma Pierre non si lascia scoraggiare. Con pazienza e determinazione inizia a mostrare ai ragazzi che la disciplina del ballo non è solo una questione di passi, ma di rispetto, collaborazione e fiducia.

I protagonisti della classe, Rock (Rob Brown) e LaRhette (Yaya DaCosta), sono due adolescenti segnati da esperienze dolorose e da un contesto sociale complicato. La scuola è per loro un rifugio fragile, ma grazie al ballo scoprono un linguaggio nuovo, capace di unire e di curare. Insieme iniziano a collaborare, a conoscersi e a lasciarsi alle spalle rivalità e diffidenze. La preparazione per una grande gara di danza, con in palio un premio di 5000 dollari, diventa così il simbolo di una crescita personale e collettiva.

banderas scena film
Una scena del film in onda stasera in tv

Il film si muove tra ritmi di hip hop e ballo da sala, unendo due mondi che sembrano lontanissimi ma che, grazie all’intuizione di Dulaine, trovano un punto d’incontro. La regista Liz Friedlander riesce a raccontare questo incontro di culture e generazioni con energia e sensibilità, mescolando dramma e musica in modo naturale. La danza diventa così un mezzo per parlare di rispetto, solidarietà e riscatto, temi universali che toccano il cuore del pubblico.

Antonio Banderas offre una delle sue interpretazioni più sincere. L’attore spagnolo, inizialmente titubante nel prendere parte al progetto, ha cambiato idea dopo aver incontrato il vero Pierre Dulaine. Proprio questo incontro ha dato al personaggio un realismo e un calore che traspaiono in ogni scena. Banderas riesce a trasmettere l’umanità del suo personaggio, il suo desiderio di aiutare i giovani non con prediche, ma con l’esempio e la passione per la danza.

Il successo del film e perché vale la pena vederlo

Il film è stato apprezzato per la sua capacità di raccontare una storia vera con leggerezza ma anche con profondità. Non è solo un dramma musicale, ma una riflessione su come la cultura possa diventare una via d’uscita dalla marginalità. I ragazzi di Dulaine non imparano solo a ballare: imparano a rispettarsi, a lavorare insieme, a credere nel proprio valore. È questo il cuore del film, e il motivo per cui “Ti va di ballare?” continua a essere amato dal pubblico. Uscito nel 2009, dunque, ebbe un grande successo.

Curiosamente, il vero Pierre Dulaine ha partecipato alle riprese del film, aiutando gli attori ad allenarsi per le scene di ballo. Questo dettaglio contribuisce a rendere ancora più autentica la pellicola, che riesce a trasmettere l’atmosfera delle lezioni reali condotte da Dulaine nelle scuole americane. Il successo del film fu significativo anche al botteghino: con un incasso di circa 66,5 milioni di dollari nel mondo, a fronte di un budget di 30 milioni, “Ti va di ballare?” conquistò il pubblico grazie al suo mix di ritmo, emozione e speranza. In Italia arrivò a incassare circa 4,5 milioni di euro, confermando l’interesse anche nel nostro Paese per le storie di rinascita e passione.

Guardarlo oggi significa riscoprire un messaggio sempre attuale: nessuno è destinato a restare prigioniero delle proprie condizioni. Con l’impegno, la fiducia e un pizzico di coraggio, anche la danza può diventare il simbolo di una nuova possibilità. Insomma, non è solo un film sul ballo, ma una lezione di vita che parla di libertà, rispetto e seconde occasioni.

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