Questo è il borgo medievale meglio conservato di tutta la Spagna: sembra di stare in un'altra epoca

Passeggiare tra le strade acciottolate di Besalú, nel cuore della Garrotxa in Catalunya, significa affacciarsi su un frammento d’Europa che ha custodito intatta la propria identità medievale. La sua immagine è ormai un simbolo sui social e nelle riviste di viaggio: un ponte fortificato dell’XI secolo che domina il fiume Fluvià e introduce al centro storico più integro della Spagna, dichiarato Conjunto Histórico-Artístico Nacional già nel 1966. Qui l’atmosfera non viene ricreata artificialmente: a differenza di molti borghi turistici ricostruiti, Besalú è rimasta viva, autentica, curata nel dettaglio e abitata stabilmente tutto l’anno.

Questa combinazione di integrità architettonica, accessibilità e vita reale ne ha fatto una delle mete più fotografate della penisola iberica e un caso da manuale citato perfino nelle scuole di conservazione del patrimonio. Prima ancora di scoprire i suoi monumenti, Besalú colpisce per il modo in cui riesce a mostrare l’evoluzione naturale di una città medievale senza apparire imbalsamata o disneyficata.

Un ponte che vale da solo il viaggio: il simbolo della Catalogna medievale

L’ingresso nel borgo avviene attraverso il suo celebre ponte romanico a sette arcate, costruito originariamente nell’XI secolo e ricostruito nel Trecento dopo una piena del Fluvià. La struttura, interamente in pietra, segue un’angolazione spezzata che permetteva il controllo militare del passaggio, e ancora oggi pare proiettare il visitatore in un’altra epoca. Superato il ponte, l’antico tracciato urbano rivela piazze minute, botteghe, archi sovrastanti e muri in calcare perfettamente restaurati senza alterare la patina del tempo.

Tra gli edifici più significativi spiccano il Monastero di Sant Pere, fondato nel 977 e poi ricostruito in stile romanico nell’XI secolo, e la Chiesa di Sant Vicenç, che custodisce elementi architettonici preromanici e testimonianze uniche del culto catalano altomedievale. Molto visitato è anche il Micvé, il bagno rituale ebraico legato alla comunità giudaica che prosperò a Besalú tra XI e XIV secolo. Si tratta di uno dei pochissimi micvé perfettamente conservati in Europa, un dettaglio che vale da solo l’interesse degli storici di cultura sefardita.

Festival Medieval: quando il borgo torna a vivere nel XIV secolo

Se c’è un momento in cui Besalú diventa letteralmente un set vivente è il Festival Medieval, organizzato ogni anno tra fine agosto e inizio settembre. Per due giorni di fila il centro storico viene chiuso al traffico, le insegne moderne scompaiono e oltre 300 figuranti animano mercati, taverne, parate e rievocazioni di antichi mestieri. L’impatto è immediato: tamburi, cornamuse, combattimenti scenici, profumi di spezie e carne alla brace. Non è un evento turistico improvvisato, ma un lavoro certosino sostenuto da storici, artigiani e istituzioni culturali catalane.

Le affascinanti mura medievali.
Le affascinanti mura medievali.

Molti viaggiatori visitano Besalú proprio in quei giorni e prolungano poi il soggiorno per esplorare la Zona Vulcanica de la Garrotxa, i paesaggi naturali di Olot e i borghi rurali circostanti. La posizione permette facili escursioni a Girona, Figueres (con il Teatro-Museo Dalí) e alla costa catalana. La qualità gastronomica locale, basata sulla tradizione contadina della Garrotxa, aggiunge un ulteriore motivo per fermarsi più di poche ore.

Come arrivare a Besalú dall’Italia: la soluzione più comoda

Dall’Italia conviene atterrare all’Aeroporto di Girona–Costa Brava (GRO), che dista appena 34 km e viene servito da Ryanair con voli diretti da Pisa, Bari e Pescara, oltre che con scalo da Bergamo, Napoli e Lamezia. Una volta a Girona, basta prendere il bus Sagalés diretto, che impiega circa 50 minuti, o noleggiare un’auto per raggiungere Besalú in 35–40 minuti.

In alternativa si può arrivare su Barcellona–El Prat (BCN), collegato quotidianamente a Milano, Roma, Torino e Napoli da ITA Airways, Vueling, Ryanair ed EasyJet. Da Barcelona Nord parte un autobus sempre operato da Sagalés con fermata a Besalú: il tragitto richiede circa 2 ore e 15 minuti. In alcuni casi risulta più rapido prendere un treno fino a Girona e da lì il bus locale.

Perché visitarne uno dei borghi più autentici d’Europa adesso

Besalú continua a registrare un aumento costante di visitatori, non tanto per il turismo mordi-e-fuggi, quanto per la domanda crescente di luoghi autentici e narrativamente forti. Il suo equilibrio tra conservazione rigorosa, anima quotidiana e accessibilità logistica la colloca oggi tra le destinazioni più raccomandate per un viaggio culturale breve ma densissimo. Chi l’ha vista racconta soprattutto la sensazione di non trovare ricostruzioni, ma storia reale che abita ancora quelle strade.

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