In questo piccolo angolo d'Italia sembra di essere in una vera fiaba incantata: perché visitare l'affascinante borgo di Sappada.
C’è un angolo d’Italia dove i tetti in legno si affacciano su prati verdissimi, i balconi esplodono di fiori colorati e l’aria profuma di bosco e di burro fresco. Sappada, in provincia di Udine, ai confini tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, è uno di quei luoghi che sembrano appartenere a un’altra dimensione. Un borgo che ricorda l’Austria, ma che custodisce con orgoglio un’anima tutta italiana, un equilibrio perfetto tra natura selvaggia, tradizione montanara e bellezza autentica.
Incastonata nel cuore delle Dolomiti friulane, Sappada è un piccolo mondo sospeso nel tempo, dove ogni dettaglio racconta una storia. Camminare tra le sue borgate è come sfogliare un libro di legno e pietra, intarsiato da secoli di vita alpina. Qui, la montagna non è solo scenario, ma identità viva, cultura, memoria.
Ogni casa in legno racconta la cura e la dedizione di chi la abita. Le architetture sono costruite con la tecnica tradizionale del blockbau, una sovrapposizione di tronchi incastrati senza chiodi, che resiste al tempo e al gelo. In estate, le finestre si riempiono di gerani e petunie, creando un quadro di colori che non ha nulla da invidiare ai villaggi tirolesi più famosi.

Sappada d’inverno e d’estate: due volti della stessa bellezza
D’inverno, Sappada si trasforma in un regno di neve e silenzio. Le piste da sci si snodano dolcemente lungo la Val Sesis, perfette per chi cerca un ambiente familiare e rilassato. È il luogo ideale per praticare sci alpino, sci di fondo e ciaspolate, lontano dal caos dei grandi comprensori turistici. La neve qui sembra più bianca, più leggera, e le giornate scorrono lente tra rifugi di legno e profumo di vin brulé.
Con l’arrivo dell’estate, il paesaggio cambia volto ma non la sua meraviglia. I pascoli si riempiono di fiori selvatici e il suono dei campanacci accompagna il passo dei viandanti. Sappada è un paradiso per gli escursionisti, con sentieri che portano a cascate, laghetti e sorgenti alpine. Ogni angolo è un invito a rallentare, respirare, ascoltare.
Luoghi da scoprire e vivere in questo angolo di paradiso colorato
Tra le borgate più suggestive c’è Sappada Vecchia, o Plodn, un vero museo a cielo aperto, dove il tempo sembra essersi fermato. Le case di legno raccontano storie antiche, le decorazioni intagliate parlano di mani sapienti e di generazioni che hanno amato la loro terra. Durante il celebre Carnevale di Sappada (Plodar Vosenòcht), le vie si riempiono di maschere tradizionali, musiche e colori, in una festa che affonda le radici nei riti contadini del passato.
Poco più avanti, Cima Sappada accoglie i visitatori con la sua eleganza discreta. È una borgata curata con amore, inserita tra i Borghi più belli d’Italia, dove ogni finestra è una cornice di fiori e ogni angolo rivela un dettaglio d’altri tempi. Da non perdere le Sorgenti del Piave, luogo simbolico immerso in una natura silenziosa e potente, e le Cascatelle di Sappada, dove l’acqua danza tra le rocce creando riflessi di luce. Chi ama camminare potrà raggiungere i Laghi d’Olbe, piccoli specchi turchesi incastonati tra le cime, perfetti per una giornata di pace assoluta.
Chi visita Sappada scopre che non serve attraversare il confine per trovare l’Austria, perché qui, tra le Dolomiti friulane, esiste già un piccolo mondo di fiaba, dove la montagna vive ancora secondo i ritmi antichi e la bellezza si manifesta in ogni dettaglio. Un borgo fiorito, colorato e profondamente italiano, che sa conquistare chiunque vi metta piede, anche solo per un giorno.
