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Un content creator spagnolo, Egea, dopo essersi trasferito a Brisbane ha raccontato in un video quanto si paga dal barbiere nel Paese oceanico e quali scorciatoie funzionano davvero per spendere meno. Nelle grandi città australiane il costo della vita supera leggermente quello italiano, e lo si avverte anche dal parrucchiere: tra Sydney e Melbourne i listini restano più alti che a Perth, un po’ come accade tra Milano e Palermo in Italia. Nel suo racconto Egea fissa una forbice (eheheh) chiara: 40–60 dollari australiani per un taglio standard, cioè dai 22 ai 33 euro al cambio attuale.
Lui stesso aveva ammesso di aver quasi rinunciato al barbiere per risparmiare, finché non ha trovato una soluzione: un posto dove ha speso 10 dollari (poco più di 5 euro) e, in un’altra occasione, non ha pagato affatto. Di seguito spieghiamo come funziona, dove cercare e perché i prezzi cambiano così tanto tra Paesi e metropoli.
Quanto costa davvero tagliare i capelli in Australia
Partiamo dai numeri che interessano a chi vive o viaggerà in Australia. A Brisbane, Sydney e Melbourne i barbershop di fascia media propongono spesso taglio con clipper e rifinitura a 40–60 AUD. Nelle zone centrali o nei saloni più noti, un skin fade con styling può salire oltre i 60 AUD, mentre nei quartieri più periferici o in negozi indipendenti capita di restare sotto i 40 AUD, specie nei giorni feriali.
La variazione geografica conta: Sydney e Melbourne, dove gli affitti commerciali e gli stipendi sono più alti, mostrano listini superiori a Brisbane e Perth. A incidere troviamo canoni dei locali, salari, tassazione, domanda e tipologia del servizio (lavaggio, styling, rifinitura barba). In termini italiani, parliamo di 22–33 euro per un taglio base nelle città principali, con picchi maggiori nelle zone centrali e nelle catene premium.
Egea ha sperimentato un’opzione decisamente più economica, arrivando a pagare 10 AUD e, in un caso, nulla. Il trucco non ha nulla di misterioso: serve bussare alla porta giusta.
Il trucco per risparmiare: scuole professionali per barbieri
La soluzione che permette di pagare meno che in Italia consiste nel rivolgersi a una scuola professionale per barbieri. A Brisbane Egea cita Barber Temple, realtà formativa dove gli allievi più avanzati, sotto supervisione, eseguono tagli su clienti reali per fare pratica. È normale che la seduta richieda più tempo, perché chi è in formazione lavora con maggiore cautela e riceve feedback in tempo reale.
Cosa ci si deve aspettare: al cliente viene chiesto di acconsentire alla registrazione del taglio (video didattico), utile a rivedere tecnica ed eventuali correzioni. L’esperienza di Egea suggerisce tre scenari di prezzo: gratuito in giornate speciali o per determinati moduli, 10 AUD come contributo standard, oppure i listini scuola scontati rispetto ai saloni tradizionali. Non parliamo di un caso isolato: oltre a Brisbane, istituti simili sono presenti nelle grandi città australiane e spesso pubblicano training days e student cuts sui propri canali social o siti.

Vantaggi e limiti: si spende pochissimo, si sostiene la formazione di nuovi professionisti, ci si mette nelle mani di studenti seguiti da tutor. In cambio, si accetta una durata maggiore dell’appuntamento e un risultato che, pur curato, può richiedere piccole rifiniture finali. Le forbici e la macchinetta non vengono date in mano a inesperti totali, ma a ragazzi che hanno quasi terminato il ciclo di studi.
Confronto internazionale: dove si paga di più e dove di meno
Il divario globale resta marcato. Tra i paesi più cari spiccano metropoli nordiche e alcuni hub ad alto reddito, mentre tra i più economici guidano diversi centri asiatici. Ecco le top 3 attuali per fascia di prezzo.
Paesi più costosi
- Norvegia: a Oslo un taglio maschile medio oscilla tra 64 e 77 dollari (circa 60–70 euro).
- Giappone: Tokyo figura tra le più care, con una media intorno a 56 dollari (circa 52 euro).
- Danimarca/Islanda/Svizzera: Copenaghen e Reykjavik si contendono il terzo posto con prezzi medi fra 50 e 55 euro.
Paesi più economici
- Indonesia: a Giacarta il taglio resta su circa 4,50 dollari (meno di 5 euro).
- India: a Nuova Delhi il servizio gravita attorno a 5,25 euro.
- Cina: a Pechino si paga intorno a 5,30 euro.
Queste differenze dipendono soprattutto da costo della vita, canone d’affitto dei locali, salari, tassazione e domanda locale. Nei mercati ad alto reddito i listini rispecchiano spese fisse elevate e aspettative di servizio più complesse (styling, prodotti premium, appuntamenti rapidi in orari serali), mentre in Asia e in parte dell’Africa la struttura dei costi consente tariffe molto più basse.
Come pagare meno: checklist pratica per studenti, expat e viaggiatori
Chi vive in Australia o la visita per qualche mese può ridurre il budget per il barbiere senza rinunciare a un taglio pulito. Ecco una lista operativa che ha già aiutato Egea e tanti expat.
- Cerca “barber college”, “barber academy”, “student cuts” nella tua città (Brisbane, Sydney, Melbourne, Perth). Controlla i training days e prenota in anticipo.
- Valuta giorni feriali e orari morbidi (tarda mattina o primo pomeriggio): molte botteghe propongono tariffe più basse fuori picco.
- Chiedi il prezzo per taglio semplice (clipper all-over o short back and sides) e rinuncia a servizi extra come styling complesso o shampoo se vuoi limare il conto.
- Porta una foto chiara del risultato desiderato: riduce i tempi, facilita lo studente e abbassa il rischio di ritocchi.
- Segui i canali social dei barbershop: promozioni, aperture di nuove sedi e serate di pratica vengono annunciate lì.
Se la priorità è il risparmio estremo, le scuole restano imbattibili; se invece cerchi un compromesso tra prezzo e velocità, punta su saloni indipendenti in quartieri non centrali e prenota nei turni meno affollati.
