Getta il caffè nel tombino e riceve una multa salata: dov'è successo (e perché)

Versare un caffè nel tombino può costare caro, decisamente più caro della bevanda stessa. È successo a Londra, dove una donna è stata multata con una sanzione di 150 sterline (circa 173 euro) per aver gettato nel tombino un po’ di caffè avanzato. Il caso, accaduto nel quartiere di Richmond, ha fatto rapidamente il giro dei media britannici, scatenando un acceso dibattito tra chi difende la severità delle regole ambientali e chi invece parla di eccesso di zelo.

Il gesto “innocente” che le è costato caro

La protagonista della vicenda è una dona di nome Burcu Yesilyurt, che stava aspettando l’autobus quando, vedendolo arrivare, ha deciso di svuotare nel tombino il fondo del bicchiere di caffè. Un gesto rapido, forse distratto, ma sufficiente per attirare l’attenzione di tre agenti ambientali che si trovavano nei pressi della fermata. In pochi secondi, la donna è stata fermata e sanzionata per violazione della Sezione 33 del “Environmental Protection Act” del 1990, la legge britannica che vieta di smaltire rifiuti in modo tale da inquinare il suolo o le acque.

“Stava arrivando il mio bus, ho versato solo un po’ di caffè, era pochissimo”, ha raccontato Burcu ai media locali. “Mi sono girata e ho visto tre uomini in divisa correre verso di me. Non potevo crederci”. Nonostante le proteste, la multa è stata confermata: per il Consiglio di Richmond, il comportamento degli agenti è stato “professionale e oggettivo”, come dimostrato dalle immagini della body cam.

Perché gettare un caffè nel tombino è vietato

Molti londinesi si sono chiesti come pochi ml di caffè possano rappresentare un rischio ambientale. In realtà, il Environmental Protection Act è molto chiaro: qualsiasi sostanza che finisca nei tombini e che possa contaminare le acque rientra tra i comportamenti sanzionabili. I tombini, infatti, conducono spesso a sistemi di drenaggio che sfociano direttamente nei corsi d’acqua, senza passare da un impianto di depurazione.

Se visiti Londra, fai attenzione a non gettare liquidi diversi dall'acqua nei tombini.
Se visiti Londra, fai attenzione a non gettare liquidi diversi dall'acqua nei tombini.

In questo senso, anche un piccolo gesto quotidiano può avere un impatto ambientale. Gli enti locali londinesi, come il Richmond Council, da anni promuovono campagne di sensibilizzazione per mantenere pulite le acque del Tamigi e dei canali cittadini. “Nessuno ama ricevere una multa - ha dichiarato un portavoce del consiglio - ma siamo impegnati a proteggere i nostri corsi d’acqua e a mantenere la città pulita e sicura”.

Multe assurde nel mondo: dal Giappone al Molise

Il caso londinese non è l’unico episodio curioso in tema di sanzioni. Nel mondo, esistono multe che sembrano nate da sceneggiature di commedie, ma che in realtà sono perfettamente legali.

In Giappone, ad esempio, gli automobilisti rischiano una multa se, durante la stagione delle piogge, passano sopra a una pozzanghera schizzando un pedone. È considerato un gesto irrispettoso e contrario al codice della cortesia pubblica, un valore profondamente radicato nella cultura nipponica. E pensare che in Italia c'è chi si diverte a farlo, certo che 999 volte su 1000 la farà franca.

In Russia, invece, a Mosca e in molte altre città, possedere un’auto troppo sporca può costare caro. Le autorità possono sanzionare i conducenti se le targhe non sono leggibili, anche quando il resto del veicolo è pulito. La decisione è affidata alla discrezionalità dell’agente, e l’importo della multa varia da caso a caso.

In Italia, un episodio simile ha fatto discutere in Molise: una donna è stata multata mentre stava andando a pagare il biglietto del parcheggio. Nonostante avesse spiegato la situazione, l’ausiliario del traffico ha deciso di non annullare la sanzione, generando un acceso dibattito sul buonsenso nell’applicazione delle regole.

Quando la legge incontra il buon senso

Questi episodi mostrano come il rispetto delle norme possa variare notevolmente da Paese a Paese. Ciò che in un luogo sembra un’azione innocua, altrove può diventare una violazione ambientale o di decoro urbano. Tuttavia, tutti questi casi hanno un filo conduttore: la tutela degli spazi pubblici e il senso civico.

Nel caso di Londra, la sanzione contro Burcu Yesilyurt ha suscitato opinioni contrastanti. Molti la considerano una punizione sproporzionata, altri invece la vedono come un segnale importante per incoraggiare comportamenti più responsabili. Una cosa è certa: la prossima volta che qualcuno penserà di “svuotare il bicchiere” prima del bus, ci penserà due volte.

La vicenda resta un promemoria ironico ma efficace: anche il caffè, se gettato nel posto sbagliato, può lasciare un conto amaro da pagare.

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