Il borgo di Marta sul Lago di Bolsena in Lazio è un angolo di paradiso da scoprire e troppo poco conosciuto.
Sulla sponda meridionale del Lago di Bolsena, nel cuore della Tuscia viterbese, sorge Marta, un borgo che pare disegnato da un pittore romantico. Le sue case di tufo, i vicoli che si arrampicano silenziosi e il riflesso dell’acqua che ne accarezza i contorni fanno pensare a un luogo sospeso, quasi galleggiante, dove il tempo sembra essersi fermato. Marta è conosciuta come il “Borgo dei Pescatori”, appellativo che racconta di una comunità antica, legata indissolubilmente al lago e ai suoi ritmi.
In autunno, quando la nebbia si posa leggera sull’acqua e le barche rientrano al porto tra i riflessi dorati del tramonto, il borgo rivela il suo volto più poetico. Qui la natura incontra la spiritualità, e ogni pietra, ogni profumo di lago, ogni voce che si leva dai vicoli sembra custodire una storia.
Tra vicoli in pietra e vedute mozzafiato da esplorare
Il cuore del paese è dominato dalla Torre dell’Orologio, alta ventuno metri, ultimo baluardo della rocca medievale voluta da Papa Urbano IV nel XIII secolo. Dalla sua sommità si apre una vista spettacolare sul lago e sulle isole Martana e Bisentina, due piccoli mondi verdi che punteggiano le acque come perle preziose.

Il centro storico di Marta è un dedalo di stradine in pietra, archi e scalinate che si snodano tra case in tufo e piccole piazze. Passeggiare qui è come attraversare un dipinto: le persiane colorate, le piante rampicanti, le reti da pesca stese ad asciugare raccontano di un passato ancora vivo.
La zona del Borgo dei Pescatori, affacciata direttamente sul lago, è forse la più suggestiva. Le casette color ocra e rosso mattone si specchiano nell’acqua, mentre le barche, ormeggiate lungo il piccolo porto, attendono la prossima uscita di pesca. È qui che Marta mostra la sua anima più autentica, semplice e sincera.
Il lungolago di Marta è un invito alla lentezza: i platani ombrosi, i ristoranti affacciati sull’acqua e i piccoli pontili da cui ammirare il tramonto creano uno scenario perfetto per chi cerca pace e bellezza. Il lago, con i suoi toni che variano dal blu profondo al verde smeraldo, sembra respirare insieme al borgo, in un equilibrio millenario.
Visualizza questo post su Instagram
Tradizioni, sapori e autenticità: un borgo da vivere lentamente
A rendere Marta ancora più speciale sono le tradizioni popolari che ne scandiscono il ritmo durante l’anno. La più celebre è la Barabbata, che si celebra ogni 14 maggio: una festa antichissima in onore della Madonna del Monte, con sfilate, carri decorati e riti che risalgono al Medioevo. È il momento in cui tutto il paese si veste di colori e suoni, trasformandosi in un grande palcoscenico di fede e folklore.
Visitare Marta significa lasciarsi avvolgere da un’atmosfera lenta, genuina e poetica. È la meta ideale per chi vuole scoprire la Tuscia più autentica, tra panorami rilassanti e cucina di lago che conquista per semplicità e sapore. Le sue acque calme, i tramonti che incendiano l’orizzonte e il profumo del pesce appena pescato rendono questo borgo un piccolo paradiso sospeso tra terra e cielo. Sedersi sul molo al calar del sole, ascoltare il rumore delle onde leggere e guardare i riflessi del tufo dorato sul lago: ecco l’essenza di Marta, il borgo che sembra galleggiare sul Lago di Bolsena e che, una volta visitato, resta nel cuore come un ricordo luminoso e pacifico.
